“Il tuo blog mi piace davvero tanto. Scrivi cose semplici ma con tanto sentimento, mi fa davvero piacere leggere ogni tanto le vostre avventure, perché in fondo, sono anche le mie e di tutte coloro che hanno figli.”
“Stai facendo un lavoro grandioso. Per te ma soprattutto per loro. sai che ricchezza ritrovarsi bambini nelle parole della mamma?”
“Mi sono ritrovata a pensare, oggi, al tuo blog che cresce e si innalza nell’oceano dell’improvvisazione imperante e il tuo lavoro che subisce un sussulto. Non credo che ci sia un nesso evidente, ma sotterraneo forse sì. Il riconoscimento di saper fare bene le cose, oltre la media, in un modo personale eppure divulgativo e diretto accresce l’autostima-ritrovarsi davanti a ignoranti che danno la tua bravura e le tue capacità per scontate non poteva non lasciare il segno.”
Parto da questi messaggi ricevuti negli ultimi due giorni e posto qui perché sulla tagboard non riesco ad inserire il fiume che da ieri notte preme sulla diga e so che se aspetto ancora un po’ poi non posterò.
Ho iniziato questa esperienza così per necessità mie di raccogliere in un solo “luogo” tutto quello che ho scritto in questi anni, per me, per gli altri, per i miei figli e per bisogno di non lasciar scivolare via giorni che spesso sembrano più faticosi che divertenti. Non avevo bisogno di un palcoscenico mio personale perché, da anni io scrivo per il Web e non era il mezzo in sé, dunque, a rappresentare una novità. Mi è semplicemente sembrato un bel regalo. Per me e per loro.
Ho sempre sentito il blog come un mondo un po’ estraneo. Frequento forum dal 2003 e credevo che quella fosse la mia dimensione più consona.
Invece questa del blog si sta rivelando un’esperienza stravolgente. Sempre più persone arrivano qui ogni giorno e questo, ovviamente, non può che far piacere, ma soprattutto si stanno consolidando rapporti con belle teste (mamme e non), scambi interessanti, qui e altrove, approfondimenti stimolanti sulla vita un po’ complicata di chi è mamma ma ha piena coscienza di non essere solo quello e sui racconti, ironici e non, di donne che conoscono le loro “imperfezioni” così tanto da saperne sorridere.
Ho scoperto in me una vena che sui forum non era mai uscita e che mi piace, ho scoperto, attraverso gli altri blog, un approccio alla maternità (di cui ho già parlato qui) che mi appartiene e mi coinvolge, come da sempre mi coinvolgono le belle teste pensanti, quelle che si guardano un po’ dentro, con sincerità.
Ho aperto questo blog pensando che magari mi sarei stancata presto…invece più passano i giorni e più divento ansiosa di sostare qui, di leggere le tracce di chi è passato e ha voluto regalarmi un segnale di questa “camminata” tra le mie parole.
Tutto questo solo per dire GRAZIE.
Schiaccio “salva” e pubblico. È un post forse un po’ pesante ma sentito (e dovuto).
Click.
Federica dice
Grazie a te per scrivere e condividere con noi.
ToXiCSuGaR dice
A Reggio mi sono trovata un amore, e spero di tornarci un giorno =) anche se ormai ho posto il cuore qui a Napoli.. pero’ chissa’!
Lalaura dice
In effetti è un gran bel blog 🙂
ciao!
barbara dice
A te.
federica dice
anch’io!
Silvia dice
@ Marika: penso a tua madre qui con una bimba di 2 anni e un’latra figlia nei pensieri e spero che vi siate trovati bene. Io so che i reggiani sono tra le persone più accoglienti d’Italia.
@ Fede: vi leggo,vi leggo. Non mollo le vite di chi amo, però, ad esempio, vedo che tramite questo blog io e te ci siamo incontrate più che in anni di forum. E ne sono felice.
federica dice
Silvie’ te lo meriti tutto tutto. Sono onesta e ammetto che sul forum manchi e si sente. Però stai facendo davvero un gran bel lavoro, e si vede che ti piace. E a noi piace leggerti
un bacio
ToXiCSuGaR dice
Continua sempre a scrivere, Silvia. Cio’ che racconti tra queste righe, la vita tua con i tuoi bambini, i loro cambiamenti e progressi, e i momenti che rendono speciali i tuoi giorni con loro sono qualcosa di prezioso che conserverai nel tempo in questo blog, per loro. Ed e’ tra le cose piu’ belle.
Rispondendo al commento del post precedente: io sono nata a Napoli, ma mi sono trasferita a 2 anni a Reggio Emilia per via del lavoro di mio padre (ispettore di polizia penitenziaria). A Reggio appunto è nata mia sorella, quando avevo 6 anni. Verso i 9 anni sono tornata a Napoli, dunque a Reggio ci sono stata per 7 anni =)
Beh, poi non mi sono fermata a Napoli… diciamo che la mia vita e’ un continuo viaggiare da un posto all’altro…