Un po’ post, un po’ twitter.
Tra due ore accompagnerò Niccolò alla merenda organizzata al nido prima della ripresa effettiva delle attività. Avrà 10 compagni nuovi, 2 educatrici diverse e una sezione tutta nuova e un po’ meno accogliente di quella morbida e tenera dello scorso settembre.
È stata una lunga estate, per molti versi calda. La tanto agognata ripresa delle scuole è qui, dietro l’angolo di un weekend. Ne avevo bisogno. Ne avevamo bisogno.
Eppure, come dicevo a Rape, nonostante la fortuna di avere le scuole “migliori del mondo” (definizione rubata al Newsweek), nonostante loro ci siano sempre andati volentieri, non chiedetemi di accompagnarli a scuola con gioia perchè non ci riesco.
Dividere questi due fratelli che si sono appena incontrati, che ora si cercano, si parlano, si rincorrono, mi toglie un po’ il fiato.
Tra poco lo sveglierò, lo vestirò per bene, poggerò la spazzola su quel caschetto selvaggio e ce ne andremo al nido, ognuno con le sue piccole frustrazioni.
Lo farò sorridendo, promesso.
Silvia dice
I miei hanno iniziato a 15 e a 14 mesi.
Laura dice
Come Silvia sa, la mia esperienza con il nido è stata con la prima figlia fantastica, con il secondo di 11 mesi si sta rivelando un disastro. Sono arrivata alla conclusione che si dovrebbe tenerli a casa almeno fino all’anno.
Silvia dice
Eh lo so, Lisa. Ma se lavori non hai alternative…
lisa2007 dice
io non ce la farei. Ho avuto la fortuna che mia figlia non ha mai pianto al nido nè alla scuola materna, e quindi bene. Ma vederli tristi mi metterebbe in serissima difficoltà, perchè credo che non si debba avere fretta di lasciarli ‘andare’: ci sarà tutta la vita.Ora vogliono la mamma, perchè negargliela?
Silvia dice
Ha preso il meglio! Di sicuro non sono come i miei! 😀
lucia dice
ma gli occhi di Niccolò sono come quelli della zia????????
Silvia dice
Un po’ Barbara, però sono graffi che si rimarginano mel giro di pochi giorni.
Le mamme imparano dai figli a gestire le frustrazioni. Loro, in effetti, sono più bravi.
theitalianmom dice
si, silvia, anche a me ha fatto male. inutile dire che pi ero felicissima della loro indipendenza, ma al momento il distacco fa male a entrambi. sooprattutto perchè arriva dopo mesi di totale simbiosi estiva, e per me l’inserimento dura mesi. poi vedi tali progressi nella loro autonomia che ne sei orgogliosa.
barbara dice
Fa male, vero? E non è una domanda retorica. Non lo so ancora, ma sento già che fa male. Mi fa bene leggervi, e mi specchio completamente nella tua "promessa" finale.
Valentina dice
Per me è stato un trauma quando sono andata alla prima festa al nido. Vedere Mattia (che ora ha due anni e sette mesi, per rispondere alla tua domanda) nel suo mondo, che per la prima volta non era il mio, mi ha fatto venire una fitta al cuore. Da quel momento, dopo qualche lacrimuccia, sono felice di accompagnarlo e vedere quanto è contento di condividere giochi, gioie e dolori con gli altri bambini.
p.s. i tuoi bambini sono davvero bellissimi, complimenti!
Silvia dice
A Reggio Emilia le scuole. 😀
Grazie per i complimenti…oggi me li prendo tutti e ci aggiungo un bacio.
wwm dice
Senti…ma quanto siete belli?!? Tu sei una bellissima donna e i tuoi figli sono uno spettacolo…Tuo marito ha la stessa pettinatura del mio invece…
wwm dice
Davvero abbiamo le migliori scuole del mondo? Buono a sapersi…
Non sono ancora arrivata al momento dell’asilo…ma credo anche io che ho un po’ soffrirò…
Silvia: SMILE!!!
Raperonzolo dice
Ecco vedi, io invece a scuola li ho sempre accompagnati volentieri. E’ il momento in cui vanno per la loro strada, in luoghi familiari e collaudati, dove sono a loro agio e si divertono. Io invece tiro un attimo di respiro. Ci si rivede dopo, tutti ricaricati, felici di ritrovarsi, ognuno con le proprie storie da raccontare. Difficile per me è quando loro non sono contenti. E’ lì che viene l’ansia. Insistere finché non gli passa o cercare di andargli incontro? L’eterno dilemma della mamma.