Le tappe obbligate: prima dell’anno gli tolgo il cuccio, prima dei due il pannolino, prima dei 5 le rotelle. Sono sottrazioni su cui ciascuna madre credo abbia almeno una volta riflettuto.
Io sono stata fortunata: Matteo ha fatto sempre tutto da solo. A 11 mesi ha tolto il seno, a 2 anni il ciuccio, a 2 anni e mezzo il pannolino di giorno.
Io avevo in mente altri tempi, sia più dilatati, sia più contratti, ma, vedendo che faceva tutto lui, ho deciso di fidarmi di questo piccolo duenne così coscienzioso.
Credevo di non essere ossessionata da queste tappe a causa proprio del fatto che ho un bambino che si è autostettato e autospannolinato da solo, ma in realtà, l’esperienza con Niccolò (che invece è ben lontano dal voler fare tutto da solo) mi sta mostrando che non sono ossessionata dalle tappe e basta. Indipendentemente dal bambino.
Ho sempre sostenuto che non si è ancora visto un bambino di 10 anni con ciuccio, biberon e pannolino. Prima o poi arriva per tutti.
Matteo, ad esempio, non porta più il pannolo notturno da qualche mese (ha 4 ann). Il tentativo di quest’inverno (sempre suggerito da lui) era andato male: a giorni alterni per 20 giorni l’ha fatta a letto fino a quando non ho desistito. Due mesi fa, di nuovo, è stato lui a chiedere di riprovare e stavolta è andata meglio. Per alcuni può suonare curioso che abbia portato il pannolo notturno fino ai 4 anni. Per me no. Cioè magari sarà anche strano, ma insomma, ero fiduciosa che prima o poi l’avrebbe tolto, senza ansie.
Certo, quando sento di duenni spannolinati già anche di notte, un po’ fibrillo anche io. Ma non per il fatto che “loro si e i miei no”, quanto per il fatto che quella mamma ha già scollinato da quella fatica. Perché spesso a ben guardare, anziché tappe di crescita finiscono per diventare, per noi adulti, dei problemi e delle fatiche.
E invece no. Sono tappe anche quelle, come l’acquisizione della posizione eretta e del linguaggio.
Nessuno si sognerebbe mai di forzarli a camminare immagino, però ciuccio e pannolino devono essere sottratti entro i due anni, anche senza un motivo ben preciso, anche se il bambino va al nido e del ciuccio ha ancora bisogno (perchè al nido fa le veci della madre che non vede per 8 ore), anche se ancora non parla bene e quindi non potrà mai avvisarti che gli scappa la pipì. Anche se non sono pronti certe cose si DEVONO fare. Perché?
- Perché tua madre rompe che tu a 12 mesi pisciavi già nel cesso
- Perché la suocera idem
- Perché i figli delle amiche sono già spannolinati e sciucciati
- Perché a scuola materna è l’unico che ce l’ha
- Perché TU ti sei rotta di vederlo con il ciuccio
- Perché TU non ne puoi più di comprare pannolini.
Insomma, ora va di moda l’attachment parenting e mi sta bene. Mi sta bene il co-sleeping(nonostante io non l’abbia praticato poichè loro hanno dormito per un anno nella culla accanto al nostro letto e poi siano stati trasferiti direttamente in camera loro), mi sta bene il “portare i bimbi“, ovviamente l’allattamento prolungato (e con sorpresa leggo che chi lo pratica non è un talebano dell’allattamento al seno, dato che si parla anche di “bottle nursing“) ma…mi piacerebbe sapere se l’attachment prevede anche mosse più rispettose di spannolinamento (l’Elimination Communication fa parte di questa filosofia?), sciucciamento e quant’altro. Se qualcuna che lo pratica vorrà darmi delucidazioni (non mi sono letta proprio tutto a riguardo) io sono tuttorecchie!
E poi una domanda mi preme: passati i primi anni come si declina l’attachment parentig?
Se volete saperne di più sull’AP qui trovate un buon articolo.
Qual è il momento giusto per togliere il pannolino?
Dicono gli specialisti che il bambino è pronto a togliere il pannolino quando è in grado di compiere alcune azioni che mostrano un adeguato livello di maturazione del sistema nervoso centrale:
E cioè quando:
- sa pronunciare in modo corretto alcune parole e ne capisce il significato
- sa salire e scendere le scale senza appoggiarsi alla ringhiera
- maneggia con abilità gli oggetti e si concentra su un gioco per almeno dieci minuti (in tal caso a Matteo ancora non avrei dovuto toglierlo, non parliamo di Niccolò ).
Una volta acquisite queste funzioni il bimbo è pronto (in teoria, lo specifico sempre…che male non fa!) per passare dal pannolino al vasino (o, se sono come i miei, direttamente al water). Questo di solito non accade prima dei 2 anni.
Non mi soffermo sulle modalità (non forzarlo, scegliere con lui il vasino e il luogo adatto alle sue “produzioni”, elogiarlo se ci riesce, non dirgli che deve farlo perchè è grande, eccetera) perché credo che siano conosciute da tutte le mamme, in caso contrario…il Web ne è pieno.
Qualche numero
2 e 3 anni
Il 70% dei bambini è pronto per l’uso del vasino.
4 anni
Il 30% dei bimbi non riesce ancora a tenere la pipì tutta la notte.
5 anni
La percentuale scende al 15%
6 anni
il 10% non la trattiene ancora tutta notte.
Il ritardo nell’acquisizione dell’autonomia completa non è una malattia, può essere dovuto a uno sviluppo più lento.
Vedete che vostro figlio non è l’unico?
Ergobaby dice
Hai ragione, sono i famosi dubbi amletici che ho avuto anche io con il primo figlio. Avrei potuto scrivere io il tuo stesso articolo. Brava!
mammantonella dice
Io ho una bimba di 26 mesi e quest’estate ho provato a togliere il pannolino, ma niente sono stati 2 mesi difficili per me che dovevo raccogliere pipi ovunque e per lei che si sentiva un pò mortificata quando si bagnava…dal 1 settembre ho rimesso il pannolino e non so adesso quando riproverò…penso che adesso aspetto lei che è così indipendente su tutto. MI è dispiaciuto ma credevo che fosse pronta…ci abbiamo provato e ci riproveremo più in là.
Chiara dice
Un articolo interessante, grazie
olivia dice
LEGGENDO L’ELENCO DELLE CAPACITA’ CHE IL BAMBINO DEVE AVER ACQUISITO PER ESSERE PRONTO AL VASINO PENSO CHE CON MIO FIGLIO DI DUE ANNI SONO MOLTO LONTANA…DICE POCHISSIME PAROLE PERO’ CAPISCE IL SIGNIFICATO DI TUTTE LE PAROLE CHE GLI VENGONO RIVOLTE, DICIAMO CHE C’E’ UN BLACK OUT DEI MESSAGGI IN USCITA E NON IN ENTRATA…NON SCENDE E SALE LE SCALE DA SOLO MA FORSE PERCHE’ NOI NON GLIELO CONSENTIAMO PER L’ECCESSO DI PREMURA…E’ MOLTO INDIPENDENTE NEL GIOCO ED E’ CAPACE DI CONCENTRARSI AD OSSERVARE IL MOVIMENTO DI UNA RUOTA DI UNA SUA MACCHININA PER UN TEMPO LUNGHISSIMO MA SO CHE NON E’ ASSOLUTAMENTE PRONTO PER IL VASINO…NON HO ALCUNA FRETTA ED ANSIA A RIGUARDO…QUANDO SARA’ PRONTO ME LO FARA’ CAPIRE LUI……:)
Bruskamente famiglia dice
Questo post mi fa ritornare alla realtà! Grazie
Mammaimperfetta dice
Silvia, il post ha un anno ma noi siamo sempre qui. 😉
Intanto penso davvero che dovresti calmarti. 😉 Nel senso che non è un dramma.
Avrà i suoi buoni motivi per non regalare la cacca al wc pubblico il tuo bimbo. Lo sa solo lui il perchè.
Se ti può consolare, Matteo ha 6 anni appena compiuti e riempie ancora i pannolini notturni.
Io non ci posso fare nulla, se non stare calma e non farglielo pesare.
Insomma, ha 3 anni, è piccolino ancora. Pazienza.
silviab dice
vedo che questo tread è vecchio di un anno e chissà dove sarete voi tutte adesso.. io sono una mamma in pensiero per il suo piccolo tre-enne che fa parecchi incidenti pipilatori diurni (uno ogni 2 gg più o meno) ma soporattutto rifiuta totalmente di fare la cacca in luoghi socialmente utili… 🙁 per cuio gli dò il suo pannolo o si sporca le mutandine… e io invece di stare lì tranquilla a rispettare i suoi tempi mi sto agitando e lo sto facendo agitare anche a lui… insomma un disastro! dovrei darmi una calmata vero? grazie all’autrice di questo splendido post e alle donne che vi hanno scritto sotto.. lo rileggerò pe calmarmi!
si accettano consigli anche via email..
Silvia dice
Matteo ancora lo porta di notte a ha quasi 5 anni, :-/
Di toglierlo a Niccolò non ho ancora avuto voglia, ci penserò tra qualche mese.
micol dice
ho letto molto velocemente il tuo post per cui confesso, non ho capito bene il taglio..voglio dire dal tono sembri un po’ critica verso alcune scelte ma forse è mpressione.Se la domanda è seria, dunque, rispondo.Sì generalmente chi porta in fascia. allatta a richiesta alloggia i bimbi nel letto di famiglia, sì in genere pratica anche l’EC.poichè in fondo si tratta non di più pratiche ma di una sola:ascoltare i bisogni del bambino dando per scontato che lui/lei sa di cosa ha bisogno e lo sa comunicare.non si tratta di spannolinamento, seppur visto in manieera r ispettosa, nè di anticipare le tappe.si tratta di imparare a leggere messaggi non verbali che ci avvisano che arriva una pipì. a nessuno piace farsela addosso nemmeno a un cucciolo di due giorni; siamo noi che diamo per scontato il contrario e , ignorando i segnali, facciamo perdere l’abitudine a segnalare e in generale la consapevolezza delle proprie sensazioni.Così prima insegnamo a non badarci, poi insegnamo a spannolinarsi e usare il vasino…allora è dura…
spero di essere stata chiara…
in generale mi sono accorta che siamo talmente adultocentrici che non rileviamo molte intrusioni nei loro ritmi da considerare spontanei molti atteggiamenti che di fatto sono indotti dall’ambiente che gli creiamo intorno (fisico, emotivo ecc.ecc.)
ciao e complimenti per gli splendidi bimbi!!!
Silvia dice
E perchè dovrei inorridire? Ho scritto giusto il contrario…
L’importante è che cammini e non vada in passeggino…ahahhaha!
Rossana dice
Non sono una fanatica dei tempi standard.
Mi piacciono le cose ragionate, le cose condivise, le cose assorbite piano piano. Mi piace che mia figlia prenda le sue decisioni – e questo comporta ovviamente una responsabilizzazione da parte mia, ma meno autorevole di un comando, o più leggera di una decisione imposta da me.
Luna a 4 anni indossa ancora il pannolino di notte. Spesso bagna il pannolino ancora di giorno, nel riposino diurno. Se urlassi, credo le verrebbe una cistite come minimo 🙂 e poi l’odio per me. Da poco abbiamo abbandonato il biberon -so che inorridirai- ma lo abbiamo sostituito con una più comoda tazza con beccuccio. Che ogni bimbo sano e sereno inizia a prendere a un anno. Lei no, non l’ha mai voluta. Si è piegata alla sua esistenza da poco. Il ciuccio le tiene ancora compagnia di notte.
Perché? Perché ama ciucciare.
Sono una mamma molto permissiva. Chiunque potrebbe dire che è solo un vizio. Di contro, lei è una bambina estremamente sicura di sé, decisa, affascinante. Non sarà certo un gesto da piccoli a sminuirla.
Lei è ancora piccola.
Silvia dice
Diciamolo!
Mondopapy dice
E così bello lo vogliamo dire?
Gli stessi tempi della mia Fragola grande!
Silvia dice
Mi viene l’ansia It!!!
theitalianmom dice
quel bruscamente ha significato nottti in bianco con piccolopargolo che urlava, come un tossico senza la sua dose. per me è stata dura, perchè non era così che avevo tolto il seno al grande, ma con molta più dolcezza.
Slim dice
Noi siamo alla soglia dei due anni e Isabella non sembra avere la minima intenzione di annunciarmi l’arrivo dei suoi bisognini.
A me a dire il vero non e’ neanche venuto in mente di spannolinarla perche’ come dici tu, lei non e’ pronta, non mi da’ segni.
E poi leggevo che fare i bisogni in maniera spontanea e non controllata e’ uno dei loro piu’ grandi piaceri. Io la lascio "piccola" ancora per un po’ 😛
Raperonzolo dice
Silvia, Figlio-due ha quasi tre anni. In effetti non c’è niente di strano per la pupù nel pannolino, tanto che alla pre-school, nessuno dei bambini della sua età è completamente spannolinato. Non ero molto preparata perché con il primo era stato tutto molto semplice. Il fatto è che una mamma impara continuamente. Ogni figlio è diverso, e l’esperienza a volte è solo un’illusione. Per me tutto, ma proprio tutto, è stato più difficile con il secondo.
Silvia dice
Più che altro mi ha colpito il "bruscamente".
Non penso che a 2 anni fosse sempre attaccato alla tetta, quindi si trattava magari di spiegargli che andava tolta, così come si fa quando a due anni si toglie il ciuccio. "Bruscamente" cosa ha significato nel vostro stettamento?
theitalianmom dice
ti spiego, non è che mi sia rivolta a una psicologa. è che l’asilo nido dove andava piccolopargolo era diretto da una psicologa, tra l’altro una donna che ammiro molto e in gambissima, con piccolopargolo è stata sensibilissima. quando ha compiuto 2 anni piccolo pargolo ha iniziato ad avere delle crisi di pianto e di capriccio quando andavo a prenderlo all’asilo. e lei sosteneva che il legame del seno doveva terminare, era troppo 2 anni di allattamento. io non sapevo cosa fare e l’ho ascoltata, è stata dura perchè non eravamo pronti, ma le pressioni esterne (compreso mio marito) erano tante e io ho ceduto. le crisi isteriche e di capriccio sono continuate per mesi, per un nonnulla, lui ha un carattere molto permaloso: se un bambino gli prende un gioco, lui tace, e poi quando io vado a prenderlo all’asilo sfoga la sua rabbia in questo modo. l’ho intuito e poi ho avuto la conferma da quando parla bene e mi spiega le cose. la situazione è molto migliorata, ma nulla mi toglie dalla mente che se avessi rispettato i miei tempi tutto sarebbe andato meglio.
Silvia dice
Rape, mi pare che il tuo piccolo abbia 2 anni e mezzo o poco più giusto?
Sai che questa della cacca è più normale di quel che si pensi? Ne ho sentiti tanti di bimbi che per farla vogliono il pannolino.
In effetti, se ci pensiamo, l’atto di lasciandare la cacca per il bimbo significa lasciare andare un parte de sè…non è così semplice.
www, ti ricordi che io ti scrissi qualche tempo fa: ma perchè lo stai facendo? Poi ho visto che ti sei resa conto da sola che era una forzatura e ne sono stata ben contenta.
Però insomma adesso non farti troppi sensi di colpa. Alla fine a noi degli anni 70 ci OBBLIGAVANO e non è che siamo poi cresciuti con chissà quale trauma!
Itmom, io con il secondo sono diventata di gomma a tutto quello che mi dicono. Anche troppo a dire il vero. Ad esempio sull’impetigine, mia suocera è andata a vanti giorni dicendo che non erano normali escoriazioni e io, di gomma, mi sono fatta rimbalzare tutto addosso: aveva ragione
Ma perchè la psicologa ti ha consigliato di interrompere "bruscamente" l’allattamento?
Silvia dice
Barbara, io pensavo di dover passare direttamente ai Linidor!
anna dice
@ raperonzolo: conosco almeno 3 bambini che a 4 anni chiedono il pannolino per la cacca anche se son due anni di pipi’ in vasino. come vedi, tutto normale!
theitalianmom dice
le tappe vengono da sè, troppe mamme le vivono con angoscia e di conseguenza questa angoscia la trasmettono ai figli. Se si vive con naturalezza, tutto va di conseguenza. Il problema è che intorno ci sono sempre cosigli di madri, suocere, nonne, che là dove non ci sono problemi talvolta li creano. io accetto consigli da chi è preparato: pediatri, maestre, ma non da amiche che si vantano perchè il loro frugoletto a 1 anno già andava al bagno da solo… insomma non facciamoci influenzare troppo dagli altri! per quanto riguarda l’allattamento, come sai, io ho allattato anni e anni. ma ho fatto malissimo a seguire il consiglio di una psicologa che mi ha caldamente consigliato di interrompere bruscamente l’allattamento di piccolo pargolo. per mesi ho subito i pianti e i capricci incontrollati del piccolo, e ho vissuto anche io malissimo il distacco. quindi mai più chiederò consigli se non per le cose che ritengo importanti.
wwm dice
Guarda ti ringrazio per questo tuo post. Io a volte mi sento "oppressa" dalle tappe. Quelle tappe di cui tu parli dettate dalle nonne, suocere, amiche e tutti i fattori esterni. E così ho commesso il grande errore di forzare SuperT con lo spannolinamento a 20 mesi. Ora mi ritrovo con un bambino che rifiuta di avvicinarsi al vasino e tanti tanti sensi di colpa.
E ogni volta mi ripeto che devo veramente credere un po’ più in me stessa come madre e fidarmi del mio istinto perchè alla fine sono io che vivo 24/7 con mio figlio!!!
COmunque tappe a parte io quella dell’AP non l’ho capita molto bene. L’empatia mi è sempre apparsa una cosa naturale nel rapporto genitore-figlio… Non credo nell’allattamento prolungato, non credo nel co-sleeping, non credo nel tenersi attaccati i figli il più possibile. Poi magari mi sbaglio…
Raperonzolo dice
Vero, ogni bambino è un caso a sé. Nessuno dei miei ha mai voluto il ciuccio, quindi è una tappa che non ho mai dovuto affrontare. Figlio-uno a due anni e mezzo era spannolinato di giorno. A poco più di tre anche la notte. Figlio-due ha ora due anni e dieci mesi: fa la pipì nel vasino abitualmente, ma la pupù proprio ancora non ne vuole sapere. Se lo tengo nudo la trattiene, se gli metto le mutandine cerca di trattenerla e va avanti a piccole dosi tutto il giorno, tanto che non faccio altro che lavare, per cui sono tornata al pannolino per non forzarlo e dannarmi la vita. Mah! prima o poi si deciderà. 🙂
romina dice
ciao, il mio bimbo ha dei seri problemi di dipendenza del ciuccio. Riesce a non tenerlo in bocca per poche ore al giorno. Si calma molto avendolo in bocca, e alla sola domanda di toglierlo si lamenta e piange. Il pediatra mi dice che il ciuccio, in alcuni casi, è come una droga per il drogato. avete qualche consiglio da mamma che potete darmi ?