Inutile ribadire quanto, la gravidanza prima e i bambini poi, abbiano la capacità di stravolgere e convertire le nostre sicurezze e le nostre certezze.
Penso spesso a ciò che sostenevo prima di rimanere incinta e a come, poi, tutto si sia trasfigurato.
Farò 5 figli, tutti vicini.
Come no! Dopo due (con 25 mesi di differenza) sono ancora stravolta dall’onda anomala che mi ha investito…se mai ci sarà un terzo…sarà quando questi due saranno AUTONOMI, ma forse, per allora, io sarò già in preda a vampate premenopusali.
Lavorerò fino all’ottavo mese.
Arrivata al sesto, ho passato un mese a contare letteralmente i giorni e a fare croci, cerchietti e zig-zag su ogni calendario mi passasse sottomano.
Chiederò il cesareo.
Nessun ricordo è più bello e potente di quello della nascita. Tuttora mi capita di ripercorrere quegli attimi intensi e brucianti come fossero un film, con una certa nostalgia.
Rientrerò in ufficio appena possibile.
Ho fatto tutta l’obbligatoria, tutta la facoltativa e 1 mese di aspettativa, riprendendo entrambe le volte quando loro avevano 10 mesi.
Baby blues? Io mai!
E invece…
Prima mi dimettono, meglio è.
Non avrei mai voluto lasciare l’ospedale, il primo trauma sono state proprio le dimissioni.
Li metterò a dormire in camera loro fin da subito.
Sono stati entrambi nella culletta accanto al nostro letto fino all’anno.
Se l’allattamento diventa impegnativo passerò all’artificiale senza alcuna remora.
Ragadi terribili, mastite indimenticabile, reflusso atroce che rendeva le poppate un inferno. Ma, fino a quando non si sono girati dall’altra parte (Matteo 11 mesi e Niccolò 7 mesi) non ho voluto mollare. Però è una convinzione questa che mi è rimasta per un eventuale terzo giro.
Pappe fatte in casa? Fossi matta!
Eppure…
Niente nido. Staranno con i nonni.
A poco più di un anno erano al nido e ce li manderei ancora e ancora.
Mi fermo ma potrei elencare a oltranza.
Diciamo che più che cambiare idea io, sono stati loro a cambiare me. Non sono cambiate le idee. Sono cambiata io. Mi sono dovuta misurare sui bambini reali che avevo tra le mani e così, come i salici piangenti, mi sono naturalmente incurvata verso le loro esigenze.
Mi aspettavo bambini dormiglioni, invece Matteo si è svegliato fino a 16 mesi e Niccolò fino a 24.
Mi aspettavo bambini tranquilli invece Niccolò è un uragano.
Mi aspettavo bambini chiacchieroni, invece Niccolò fino a due mesi fa non proferiva parola.
Mi aspettavo fratelli affettuosi, invece è stato un rapporto faticoso che ha ingranato la prima, dopo quasi due anni dalla nascita di Niccolò.
Mi aspettavo un secondo figlio vagamente simile al primo, invece me li sono ritrovati inequivocabilmente differenti sia fisicamente sia caratterialmente.
È bello scoprirsi a 34 anni ancora capaci di cambiare. È uno dei doni pieni e gratuiti della maternità.
Quelli di cui non ti priverà più nessuno.
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Nel trasferimento dal vecchio blog a questo sono andati persi i commenti a questo post, che riporto qui sotto.
COMMENTI
theitalianmom
ah ah ah. quanto hai ragione! quante inutili previsioni facevo prima di diventare mamma, quasi nessuna si è avverata. pensavo fosse una passeggiata, vedevo amiche che facevano figli e pensavo fosse una cosa facile, che ci vuole?, invece è stato difficilissimo, soprattutto le gravidanze, nulla era facile, e quando ti ritrovi 2 figli nati per miracolo, capisci quanto poco contano tutte le altre cose.
pensavo al biberon come una cosa naturale , e invece i miei sono stati allattati all’infinito, pensavo che avrei avuto aiuto, e invece l’aiuto l’ho ricevuto dal nido, il solo posto dove li lasciavo tranquilla…. sono troppe le cose da raccontare, ma come te, cara silvia, sono cambiata, eccome se sono cambiata! e temo che le trasformazioni sono solo all’inizio!
Mondopapy
Anzitutto…bellissimo post!
Io però vado controcorrente….la mia Fragolina è uscita dalla nostra camera più veloce del lampo…a 6 mesi dormiva con la sorella grande….esperienza di bimba in camera vissuta e non apprezzata…eh eh!
Per il resto mi pare di sentire mia moglie…oltre ai vari dolori subiti nell’ultimo anno….si aggiunge il cesareo d’urgenza che difficilmente le permetterà altri parti naturali. Il primo senza anestesia….e lo rifarebbe…io uscito dalla sala operatoria ho detto: “se fossi una donna col cavolo che partorirei!”
Per l’allattamento la mia dolce donna, come te, si è cuccata ragadi e assimilati…ma non smette….No che non smette!
Secondo me devi fare il terzo! Noi ci proviamo tra qualche mese….che fai allora?
Grazie per essere passata sei sempre molto dolce!
PS.Ti fai o no un profilo splinder???? Puoi asociare questo blog!
valentina
Silvia, bellissimo questo post, anche se sono controcorrente anch’io. E’ vero che ho cercato (e cerco) di andare verso i miei piccoli interpretando la loro natura, ma ci sono alcune cose su cui mi sono mantenuta salda prima e dopo la gravidanza a prescindere da tutto. Così l’allattamento, in cui credo fermamente e che è andato avanti con Mattia per un anno e con i gemelli, pur con mille difficoltà, anche ora,. Così la nanna, quanto più possibile in una stanza che non sia la nostra (Mattia dal secondo giorno è andato nella sua stanza- ora con noi è rimasto Ricky, ma presto raggiungerà i fratelli di là). Insomma, ho cercato di portare avanti certe mie convinzioni, maturate però dopo letture specifiche (tra cui la mitica Tracy Hogg), anche dopo la nascita, e in parte ci sono riuscita. Forse questo ora mi sta salvando, e mi sta permettendo di rimanere integra e di vivere abbastanza serenamente una quotidianeità per nulla semplice.
wwm
Verissimo! Sento molte amiche senza figli che ripetono le stesse cose che dicevo e pensavo io, le dicono anche guardandomi con un’aria un po’ di superiorità (io mica farò come te che stai sempre con tuo figlio! io continuerò ad uscire di sera, ad andare 4 volte in palestra, ad avere la mia vita!). Ma chi non è madre non lo può sapere…
Silvia
Itmom, io lo spero che i cambiamenti siano solo all’inizio. Non c’è niente di più bello.
Lisa, se avessi scelto il cesareo sono certa che ne sarei strafelice. Però sono contenta di aver tentato il parto naturale. Io l’ho vissuto, oltre che come un accompagnamento alla vita, anche come una prova personale. Mi immaginavo chissà cosa, non che sia una passeggiata ma non è nemmeno un dolore insopportabile. O per lo meno, io l’ho vissuto così.
Certo, la giusta via di mezzo sarebbe la solita epidurale…che da me non è contemplata.
Papi, davvero partite per il terzo? Ehehe, io so che (forse e se Dio vorrà -en non lo dico per retorica-) un terzo lo avremo anche noi. Sento che il nostro cerchio è ancora aperto. Ma NON ora, per carità…(Le ultime parole famose ).
Il profilo splinder in che senso? Il blog su Splinder? Ma io qui mi trovo benissimo…!
Vale, io devo dire che non ho tenuto ferma nemmeno una convinzione. Se non quella che, in caso di parto naturale, non avrei nè urlato nè mi sarei fatta sentire per il reparto con urla e strepiti. E così è stato.
Io avevo molta paura della Sids e la dimensione “bimbi nella stessa stanza ma non nello stesso letto” è la più consigliata anche come prevenzione. Oltre ad essere stata, con il senno di poi, davvero il massimo della comodità (per l’allattamento senza doversi alzare e per i risvegli notturni).
Rape, grazie. Anche io. Stento davvero. E non sono mai stata una con tanti grilli per la testa. Però ora di grilli per la testa ne ho solo due, anzi tre
Www, ho una collega, qualche anno più di me e vita da coppia, che ogni giorno deposita sulla mia scrivania una delle sue perle sui bambini…dovrei farci un libro.
Mammafelice
Cambiare è bellissimo… ho sempre avuto un po’ ‘timore’ di quelli che mi dicevano ‘io sono coerente’. Troppa coerenza non irrigidisce?
A me è andata molto bene, con Dafne.
Trovo di essere stata fortunatissima e di essermi anche applicata molto ad ascoltarla… come dici tu, è un dono della maternità: se ci mettiamo davvero in ascolto, secondo me i bambini sanno dirci come fare e come farlo al meglio.
La mia fortuna è stata che… non avevo aspettative.
Non avevo progettato nulla su di lei, se non fosse per le cose ‘pratiche’: che tipo di pannolini, arredamento della stanzetta, ecc…
L’ho presa così come è arrivata, ho cercato di insegnarle certi ritmi (soprattutto dormire e mangiare… su quello sì, sono ferrea), ma poi non mi son fatta aspettative. E lei mi ha premiata… un Amore!
Mondopapy
NO! Non un blog!
Se ti registri su splinder come utente non sei obbligata ad aprire un blog, mentre puoi associare questo blog al tuo profilo splinder in maniera che quando lasci i commenti sei raggiungibile a questo blog….spero di essermi spiegato! Ti faccio un esempio, guarda il blog di questa amica
Lei ha il blog su blog su blogspot e il prifilo di splinder con associata l’home page del suo blog…tu puoi fare lo stesso, così se qualcuno che vieni a visitare vuole mandarti un msg privato può farlo, e quando lasci commenti sei riconoscibile e raggiungibile al blog….
Silvia
solita
la cosa più bella che mi sia successa nella vita è farmi distruggere da mio figlio e ritrovarmi nuova e migliore.
“quando avro’ un figlio faro’ tutta la maternità possibile e immaginabile”
son sclerata male a casa e sono rientrata quando il topo aveva 7 mesi
“mai nel letto con noi”
al secondo risveglio notturno…trac, nel lettone! che comodità!
(e poi, se qualcuno leggesse e temesse il peggio, a 10 mesi dormiva nel suo letto tutta la notte)
“se non fa come dico lo lascero’ piangere fin che impara”
ecco guarda questa per me è la meglio!
non l’ho fatto e non lo faro’ mai, ho cambiato idea su tutta la linea!
devo dire pero’ che certe cose per me importanti le ho fatte. Le ho dovute fare, diciamo, perchè non ne sarei uscita viva.
Alle 21 a nanna, da subito, da sempre e per sempre.
Non allattamento prolugato, ma poppate gradualmente eliminate con lo svezzamento, latte finito, tetta schifata, nessun pianto, nessuno strazio finale. A 10 mesi era tutto finito.
Silvia
Elenakiwi
molte cose vere e condivisibili!
Aggiungo i miei pensieri di quando, ancora senza figlie, andavo in un ristorante, una pizzeria, un qualunque luogo pubblico e se vedevo bambini urlanti o impegnati in multipli giri attorno a tavoli e sedie pensavo che sicuramente erano figli di genitori incapaci di educare o totalmente assenti.
Ora che le mie fanno assolutamente lo stesso e giuro che non mi ritengo incapace di educare, mi rendo conto di quanto sia difficile essere genitori e di quanto sia stupido giudicare dall’esterno.
Silvia
Elena, uh a ristorante!
Io quando vedo bambini seduti ore (e ne ho visti anche di recente), mi domando con quali strumenti i genitori ottengano questi risultati. I miei sono mangioni, per cui stanno volentieri a tavola ma a MANGIARE, poi basta.
Papy, anche i miei, uguale uguale. Io devo anche un po’ vivere…
bstevens
si cambia eccome. ed “è bello” anche ritrovarsi in molti dei punti che hai toccato…
Silvia
Ciao “strega” (quanto ho amato quel telefilm non si può capire!), benvenuta!
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