Parto.
Parto domani mattina all’alba per Varese dove frequenterò il corso ANEP per Prenatal Tutor.
È stata una decisione sofferta. Per quanto io non sia chioccia, lasciare un fine settimana al mese per dieci mesi, l’ispettore e i piccoli, non lo nego, mi crea un certo disturbo.
Ma, si sa, le passioni non si imbrigliano facilmente.
Quando, per pura curiosità, mi sono fatta inviare da un’amica il programma, ho capito subito che sarebbe stato difficile farmi desistere.
È un’abilitazione, il che significa che al termine delle lezioni ci sarà un esame. Sono 11 anni che non dò esami, mi viene un po’ da ridere. Ma tutto serve.
Già mi prefiguro le presentazioni. Ci saranno ginecologi, ostetriche, psicologi ed educatori, che facilmente incanaleranno verbalmente la scelta di diventare Prenatal Tutor.
Io sarò la sola che necessiterà di premesse, prologhi e specifiche.
Cosa ci fa una laureata in filosofia, che lavora da dieci anni nella comunicazione ad un corso per Prenatal Tutor?
Già…cosa ci faccio? Perché?
Perché, come ho scritto nell’incipit qui a lato, da quel settembre 2003 niente è più come prima.
Dal momento in cui ho saputo di essere incinta è nata una passione per tutto ciò che ruota attorno ad una pancia. Ho iniziato a leggere, studiare e scrivere forsennatamente su gravidanza e parto. Rubo i libri a mio padre, sono avida. Tra l’altro, la mia esperienza in comunicazione, apparentemente tanto distante dal mondo prenatale, non credo lo sia davvero. Alla fine penso che si parlerà anche e soprattutto di comunicazione mamma-bambino. Tutto torna.
Quando ho letto il programma del corso ho sentito che dovevo andare.
Per una donna che deve equilibrare lavoro-famiglia-bimbi- scuole-attività è quasi impossibile dedicarsi alle passioni personali. È un regalo che ho voluto fare a me stessa.
Magari questa scelta non mi porterà da nessuna parte, magari non ce la farò a frequentare sempre e non riuscirò a dare l’esame, ma avrò la possibilità di immergermi per dieci lunghi mesi in tematiche che mi fanno stare bene e imparerò cose nuove.
Non è poco.
Un grazie speciale a chi mi è stato vicino in queste concitate settimane di fibrillazione decisionale.
Saper spingere le persone dove intuisci che vogliono andare è un dono che appartiene a pochi.
Silvia dice
Agli sbocchi professionali non ho pensato. Per ora resta una passione. Ma si, c’è chi lo fa di mestiere. 😉
Igraine dice
Ciao Silvia
che figata! Ma ci sono sbocchi professionali veri e propri secondo te?
Bacioni
Igraine
Luisa dice
Ma dai! Leggo solo ora di queste belle novità.
Hai fatto bene ad iscriverti! Si sente che è qualcosa che devi provare!
monica dice
se hai tempo leggi il post di ieri sul blog. credo quello sia un pezzo dell’empatia di cui accennavi. un saluto monica
p.s. maria grazia terreni ha una formazione anche come psicomotricista, che tu sappia? thanks
monica dice
se hai tempo leggi il post di ieri sul blog. credo quello sia un pezzo dell’empatia di cui accennavi. un saluto monica
itmom dice
brava! mai rinunciare alle proprie passione, e tanto più è difficile coltivarle tante più soddisfazioni avrai. ne sono certa.
tienici informate, perchè l’argomento è interessantissimo.
Raperonzolo dice
Il mio corso è un corso a distanza strutturato in 20 moduli, equivalente ad un "A" level. Vorrei associarlo con del lavoro di volontariato alla scuola. Più avanti vorrei specializzarmi come insegnante di supporto.
Ho letto il tuo nuovo post. Sono contenta che tu sia soddisfatta. E’ bello affacciarsi su mondi inesplorati.
Rossana dice
Come stai? Com’è andata dunque?
un abbraccio.
Cristina dice
non sai quanto ti capisco… o forse lo sai?
un bacio
Cristina
silvia dice
ciao, mi spiace leggere solo ora che il weekend è finito … ti ricordi sicuramente che sono passata di qui per chiederti aiuto un po’ di tempo fa e .. per me sei già stata un po’ una tutor (3 messaggi, rapidi come la folgore, tra le 8.30 e le 9.30 di un ansioso venerdì mattina), anche se sono certa che vuoi migliorarti ancora e quindi il mio complimento ti sembrerà puerile… ma resta, e allora non posso far altro (anzi, non possiamo io e la pulce che tengo in pancia) che augurarti un enorme in bocca al lupo per tutto il tuo percorso!
buon inizio settimana!
p.s. averne incontrate persone con il dono che descrivi (saper spingere le persone dove intuisci che vogliono andare…)!!!
Anna dice
Silvia, scusa, leggo solo oggi… Sì è la dottoressa che hai nominato.
Vedo che il primo commento che hai lasciato è positivo. Ora sono curiosa di leggere le tue prossime riflessioni, quando sarai riuscita a rielaborarle e rimetterle in fila
Per ora buon rientro a casa!
mammalisa dice
Che bello Silvia, complimenti!!
Non sai quanto ti capisco. Anch’io non sono affatto ‘del settore’, ma sento che darei l’anima per poter lavorare in questi ambiti, di sostegno alla genitorialità, diciamo, in senso ampio. Ci sarebbe così tanto da fare, da cambiare… E’ tutto troppo frammentario, così com’è adesso. Si può avere la fortuna di fare un buon corso di preparazione al parto, ma un pessimo parto. Oppure un parto naturale ma non avere supporto nei mesi successivi. Manca un percorso organico, chiaro, per tutti, quindi il più possibile pubblico o comunque altamente accessibile (ticket). In un futuro che sogno dovrebbe esserci un solo modo ‘normale’ di affrontare la nascita, così come vent’anni fa (e spesso ancora oggi) era considerato normale un parto altamente medicalizzato e rigorosamente in ospedale. L’esperienza olandese che trapela dal commento di mammamsterdam dimostra che qualcosa di diverso si potrebbe fare, che la strada giusta è in quella direzione. Perchè non pensare a delle Case Maternità, strutture presso le quali frequentare corsi di preparazione al parto, andare a partorire (seguendo la lezione di Léboyer, Odent e simili per parti senza complicazioni, e con la possibilità di avere, ovviamente, il massimo dell’efficenza operativa in caso di problemi, anche con un reparto di terapia intensiva neonatale), tornare nei mesi successivi, per pesare il bambino, partecipare a gruppi di altre mamme, anche in riferimento all’allattamento, per chi lo desidera (gruppi della LLL, per esempio, o comunque presenza di consulenti IBCLC). Sogno lo so, ma nulla mi leva dalla testa che l’unione fa la forza, quindi chissà, un semino alla volta…
In bocca al lupo per questa bella esperienza! Leggerò con attenzione le tue considerazioni, come sempre 🙂
Marge dice
Ciao! Sono un’aspirante ginecologa, e trovo la tua scelta veramente bellissima. Io mi sono appassionata "alle pance" quando ho dato l’esame di Embriologia…un viaggio bellissimo! Credo che ciò che farai sia davvero bellissimo, e con una passione così grande…sicuramente ci riuscirai. Un grandissimo inboccallupo!!
Silvia dice
Sono qui.
Non credo di essere in grado, per ora di riassumere anche solo una parte di tutto quello ascoltato oggi.
Una cosa però la percepisco già molto forte: la definizione "corso" è riduttiva.
E’ un’educazione, un per-corso, una scuola.
E’ stata una giornata emotivamente molto forte perchè ha smosso livelli profondi e toccato corde che quando vibrano fanno sentire musica ma anche stridore.
E’ stato bellissimo.
Paola dice
Ciao Silvia,
abito in provincia di Como. Qui da noi ci sono vari tipi di corsi prenatali. Io, per la mia gravidanza, ne ho seguito uno realizzato da un’associazione privata di ostetriche. Il percorso, che prevedeva per ogni incontro la presenza anche del futuro-papà, è stato interessante e coinvolgente, ma a mio parere troppo focalizzato sull’aspetto "medico", trascurando quello psicologico ed emotivo. Proprio su questi 2 aspetti intendevo puntare nel percorso che sto organizzando. Vedremo come andrà…
Mi piacerebbe molto sentire della tua esperienza formativa, spero ci terrai aggiornate…
Buon lavoro
Mammamsterdam dice
Ma sei splendida, fai benissimo e anche la nostalgia dei maschi, non ti dico che si attenua con il tempo, ma che ti rende più bello il rientro a casa e dà loro un pelo di autonomia e l’occasione di fare insieme, appunto cose da maschi.
Insomma, fai bene a seguire le tue pasisoni, ti invidio, io dopo il parto volevo diventare almeno assistente ostetrica o puericultrice, la figura che qui segue le famiglie a casa la prima settimana (si partorisce in casa, o se vai in ospedale e va tutto bene, il tempo di metterti i punti, fare il primo bagnetto e la prima poppata, una blla doccia e via, ti dimettono, a me anche 2 ore e mezzo dopo. Poi vai a casa nel tuo letto e nel tuo ambiente e otto ore al giorno ti vengono le puericultrici a farti da mamma ti fanno la spesa, portano i grandi a scuola, fanno bucati, riordinano, cucinano e fanno il caffé agli ospiti.)
Invece, alla fine, da ex-astemia, ho fatto il corso da sommelier.
Silvia dice
No, non necessita di specializzazioni particolari.
Io, infatti, sarò un pesce fuor d’acqua. 😀
Mi porto il PC, se c’è il collegamento in camera vi aggiorno domani sera. 😉
Marina dice
Ciao, alla fine mi hai incuriosita e ho dato un’occhiata ai link che hai inserito. Mi è rimasto un unico dubbio: il prenatal tutor può essere una professione a se stante o è necessario l’"abbinamento" a una professione già legata al tema della nascita? (medico, ostetrica, psicologo…).
Comunque in bocca al lupo per domani e mi raccomando, aspettiamo il resoconto della prima giornata! 🙂
Silvia dice
Me lo prendo tutto. E mi fa un gran bene.
GRAZIE.
wwm dice
Sei davvero grande. Capisco la difficoltà nel lasciare i bimbi…ma è un we al mese ed hai preso una decisione importante.
Sei un grande stimolo anche per me e spero un giorno di avere il coraggio di rimettermi in pista…
IN BOCCA AL LUPO SILVIA! SEI GRANDE!
Marina dice
ma che brava! hai fatto benissimo! non è mai tardi per scoprire e seguire nuove passioni, nuovi stimoli!
Paola dice
Ciao Silvia,
ho trovato il tuo blog per caso e ne sono rimasta folgorata. Sono mamma e pedagogista e da anni mi sto adoperando per organizzare corsi prenatali di supporto e confronto per futuri genitori. Finalmente, dopo tanto promuovere e tante delusioni, ho trovato tra i miei colleghi una psicologa "illuminata" che inizierà con me il primo percorso sperimentale
Leggere di te e di questa tua "avventura" mi ha riempita ancora di più di entusiasmo. Grazie mille: è proprio quello di cui avevo bisogno in questo momento!
Complimenti per la tua scelta e buono "percorso"
Silvia dice
Ti saprò dire, spero solo cose belle…intanto, domani mattina presto pensami…
valentina dice
Silvia, ma che cosa bella è… Quest’anno non avrei comunque potuto, ma il prossimo, se la tua esperienza è positiva, ci provo anch’io…
Silvia dice
Rapè, non sapevo. In bocca al lupo anche a te. Quando cominci? Com’è strutturato?
Tanaka, non sarai madre, ma un po’ già lo sei. 😉 E’ una consapevolezza adulta e tutta materna la tua. Osservazioni acute. Mi lasci un bello spunto. Grazie.
tanaka dice
Non sono mamma e probabilmente non lo sarò ancora per qualche anno, ma inizia a esserlo qualche mia amica e, leggendo vari blog di mamme, inizio a rendermi conto di come sia importante la "consapevolezza" quando si tratta di mettere al mondo un figlio. Anche per questo trovo interessante e utile (oltre che simpatico!) leggervi: anche se ancora non condivido le vostre esperienze, leggerle mi aiuta a crearmi una consapevolezza per il futuro. Comunque, tornando al tema del post, credo che corsi simili come tematiche a quello che frequenterai dovrebbero essere resi obbligatori per tutte le coppie che aspettano un figlio… In fondo, per un oggetto come l’auto ci vuole la patente, perché non saperla guidare potrebbe mettere in pericolo delle vite… giusto, ma un figlio non è forse una vita?!
Raperonzolo dice
Brava, hai fatto bene. Io ho preso recentemente una decisione affine e da gennaio frequenterò un corso in psicologia infantile. Neanch’io so dove mi porterà ma di sicuro mi sarà utile. 🙂
Silvia dice
Grazie ragazze.
La Dott.ssa Terreni Anna?
Sei già la seconda che mi dice che mi piacerà molto questa donna.
Ora sono curiosa davvero.
Anna dice
Silvia, non te ne pentirai!
Io sono in cura, per la gravidanza, dalla ginecologa che è presidentessa dell’ANEP Varese, é una persona fantastica.
Rossana dice
Silvia…bravissima. Hai fatto una scelta importante e giusta e sono compiaciutissima nel leggerle queste righe.
Per uno strano caso, non saremo lontane: questo weekend lo passerò a Gallarate, ti penserò. Un abbraccio.
barbara dice
Come già ti dissi, non credo ci sia una persona più motivata, seria e predisposta per questo lavoro. Il destino lancia strani segnali, a te l’abilità di coglierli e trasformarli. Buona avventura.
Silvia dice
Ciao Monica.
Qui puoi trovare notizie più specifiche sul PT.
Le Doule le conosco, si. E non escludo in futuro di mettermici in contatto. Però ho voluto cominciare dall’Anep perchè credo che mi potranno dare basi più solide da un punto di vista teorico.
monica dice
ciao silvia, fermo restando che guarderò sul sito anep per il corso, ma tu cosa mi dici?
ossia il prenatal tutor cos’è?
occorrono titoli specifici?
hai mai sentito parlare delle doula americane
ciao monica