Un approdo durato 22 ore, intense e indimenticabili.
Due amici. Un invito al Carlo Felice di Genova per la Bohème di Puccini.
Un caffè al volo, prima che lui si infili in buca.
Un esperienza nuova ed emozionante, l’opera.
Un aperitivo come all’università.
Una cena, senza bambini. Solo noi quattro.
Chiacchiere, quelle buone, intense, profonde, colte, spensierate.
Una passeggiata per i vicoli sotto una pioggia incessante.
Nessun imbarazzo, nessun artificio.
Ognuno con la sua ricchezza da condividere.
Oggi già restano i ricordi e la nostalgia di sintonie rare.
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DI VITA E NOSTALGIA – MATTEO
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Dolore, epidurale e libertà
Dolore, epidurale e libertà
avevo intuito fosse un week end speciale, si capiva da tutto. Posso immaginare quello che avete condiviso, sono momenti che tutti dovrebbero ricercare, a tratti, nonostante figli, responsabilità, incombenze… è un diritto poter lasciare tutto alle spalle e godere della propria profonda libertà…
Belli questi momenti, anche io conservo il ricordo di piacevoli serate di questo tipo, con gli amici di sempre, o amici ritrovati…
Già Cri…
"ognuno con la sua ricchezza da condividere"…
basta saperla cogliere. E’ vero?
Alla gran faccia di Benoit:
"Timido in gioventù,
ora me ne ripago… È uno svago
qualche donnetta allegra… e… un po’…
(accenna a forme accentuate)
Non dico una balena,
o un mappamondo,
o un Viso tondo
da luna piena,
ma magra, proprio magra, no e poi no!
Le donne magre sono grattacapi!"
(Bohème, I atto)
Melanconicamente vi tengo stretti in un ricordo lieve e profondo. Alla prossima, miei cari.
Appena arriviamo a Milano non vedo l’ora di passare una serata del genere….tra amici, serena, a bere e scherzare e come dici tu" un aperitivo come all’università"!