Matteo ha iniziato la piscina con la scuola. È richiesta la presenza di 5 mamme/papà/nonne per l’aiuto negli spogliatoi.
Lunedì pomeriggio mi sono venute incontro, in momenti differenti, tre mamme e la maestra.
Il succo delle loro comunicazioni è stato che Matteo negli spogliatoi si è arrangiato da solo: si è svestito e rivestito.
Io, che evidentemente ho qualche paranoia esclusivamente personale perché lo vedo sempre troppo imbranato rispetto a quello che vorrei, sono restata di stucco. Nemmeno mi avessero detto che ha imparato a leggere e scrivere sarei stata così contenta.
E questo perché sulla sua autonomia sono anni che lavoriamo. Per necessità (quando è nato Niccolò lui aveva appena 25 mesi) e per virtù (amo i bambini che si sanno arrangiare da soli).
Abbiamo iniziato molto presto a fargli togliere e infilare le scarpine, ad andare in bagno da solo, a infilarsi le mutande e, per gradi di difficoltà, i pantaloni e la maglia. In questi giorni ha iniziato anche a lavarsi da solo: bidet, viso e mani.
Io, che sono priva di pazienza, in questi frangenti la raschio con foga da fondo del mio esiguo barile e sono capace di aspettare 25 minuti davanti alla cena che si raffredda pur di vederlo felice di esseresi messo da solo il piagiama.
Ho detto felice, perché, prima di me è felice lui.
Corre in cucina con l’occhio brillante e la bocca allargata: "guarda, mamma, ho fatto tutto da solo".
Che soddisfazione sapersi gestire! Ieri mattina era tanta l’euforia per essersi lavato e vestito che ha persino infilato le calzine a suo fratello.
Questo post glielo dovevo, perché voglio che resti scritto che sono orgogliosa di lui, almeno quanto lui è orgoglioso di se stesso.
Si di discuteva in questi giorni tra amiche, su Facebook e altrove, proprio di questo, delle autonomie dei figli.
Ieri una mamma mi ha detto: "ho visto tuo figlio allacciarsi i bottoni del cardigan! Mio figlio ha 8 anni e ancora non lo sa fare. Sono caratteri".
Ma davvero sono caratteri? Matteo è un pigro. No, io non penso che sia questione di carattere. Cosa c’entra il carattere? È abitudine. Matteo sa che non mi deve chiedere di slacciarsi o allacciarsi la maglia, sa che lo deve fare da solo, anzi, è abituato a farlo da solo.
Sa che deve chiedere se non ci riesce, ma solo dopo averci provato.
Oppure quando ha voglia di una coccola lo dice: "mamma, non ho molta voglia oggi, mi aiuti?". E ci mancherebbe altro.
L’importante per me è che lui lo sappia fare, non che lo faccia sempre.
Perché non si ritrovi a piangere nello spogliatoio della piscina in preda la panico e all’umiliazine di non sapersi nemmeno sfilare le scarpe, come è successo quel giorno a qualche bambino, abituato ad essere accudito come se avesse 9 mesi.
Tutto questo non per bearmi di meriti che non ho, ma per sottolineare che i figli si prendono le autonomie che noi concediamo loro.
E per togliermi i meriti di dosso…Niccolò, a cui non stiamo concedendo nessuna autonomia in quanto "piccolo" di casa, è ancora qui, a 2 anni e 7 mesi, con il suo ciuccio notturno, il suo biberon, il suo pannolino.
Per fortuna, non potendo contare su di noi, ha deciso di appoggiarsi all’esempio del fratello e così stamattina l’ho trovato in bagno che si toglieva tuta e pannolo per fare pipì nel vasino…come dire, a volte, chi fa da sé fa per tre.
Silvia dice
Grazie Laura. Un abbraccio.
Laura dice
Ogni giorno scopro un pezzo nuovo e sorprendentemente fantastico del tuo blog! Michela, che ha tre anni, va in bagno da sola, si mette le scarpe da sola, a volte si veste e si sveste da sola. Penso che sia merito suo, delle maestre del nido e di noi genitori che la spingiamo ad essere autonoma. Ma, come dici tu, quando capita di sentirsi piccola, la aiutiamo volentieri, sicuri che sia solo una cosa momentanea e soprattutto nei momenti di gelosia verso il fratellino di quasi undici mesi. Brava Silvia, continua così! Un bacio grosso
francesca dice
Vorra dire che mi rivolgerò a te per avere dei consigli su come fare quando nasceranno i miei gemellini !!!
Silvia dice
Anche io Beba in alcuni contesti mi sento davvero sollevata.
beba dice
a volte è bello restare chioccia quanto è bello sapere anche che se la sanno cavare da soli. nei giorni che stavo male sapere che alessio sapeva mettersi le scarpe da solo, andare in bagno, sistemarsi la canottiera nelle mutande ( by consigli della nonna da non contraddire… ah ah ah) tirarsi su i calzoni, chiudere la tavoletta e tirare l’acqua spegnere la luce e chiudere la porta era per me un sollievo.
a tre anni e mezzo credo di poter essere contenta anche se è un gran pigrone in fatto di autonomia non posso lamentarmi.
Silvia dice
Minni, riesco a proiettarmi, mi piace questa immagine che descrivi.
Rossana, sarà anche vero che "ogni bimbo ha i suoi tempi", ma è pur vero che anche ogni mamma li ha.
Anna, ci torneremo. Sicuramente.
piattinicinesi dice
l’indipendenza e l’autonomia devono essere gli obiettivi perseguiti.
sono d’accordo con rape che è anche una questione di carattere. ma basta perseguire un obiettivo non avendo fretta di raggiungerlo subito. magari saranno autonomi a 20 anni, ma meglio tardi che mai!
e comunque noto che l’autonomia dei bambini si misura in varie forme. c’è chi è più bravo nelle cose pratiche e chi magari nella vita sociale.
ma non essere sempre mamma chioccia li fa sentire sicuramente più sicuri. credo che sia un argomento importante su cui ritornare
Marina dice
Penso che il trucco sia proprio la pazienza di cui parli. Senza quella, il bambino non può acquisire la sua indipendenza. Quando facevo la babysitter, da universitaria, spesso le mamme mi chiedevano esplicitamente (perché loro stesse facevano così quando erano con i loro figli) di fare al posto dei bambini cose che avrebbero potuto fare da soli , come appunto vestirsi, magari per gradi, infilarsi e/o sfilarsi le scarpine, andare in bagno, lavarsi le mani ecc. Questo pur di non sentirli piangere o pur di non perdere tempo… quindi insomma, per farla breve, penso tu faccia benissimo a far raffreddare la minestra! 🙂
Marina
Silvia dice
Le paroline storpiate, mai usate con Matteo (che a 18 mesi parlava già benissimo), con Niccolò le uso anche io. E’ come un linguaggio nostro. Ci capiamo solo noi. 🙂
paola dice
Anche il Bebone e` un po` pigrotto, ma ci sono alcune cose che inizia a fare da solo, tipo togliersi il giacchetto. E` iniziato tutto dal notare che amava tirarsi giu` le zip e noi abbiam preso la palla a l balzo. Comunque io trovo molto difficile trattenermi dall’aiutarlo nelle piccole cose, e` un po` una piccola violenza che faccio su me stessa, un po` come cercare di non usare le sue paroline storpiate….difficilissimo, ma ci sto riuscendo!
Rossana dice
Come al solito io arrivo ultima: quella che lascia ancora il ciuccio, quella che veste la bambina, che le tira su gli stivali, che le infila la maglia. Lei vorrebbe anche fare da sola (quando ne ha voglia, non di certo la mattina…) ma io sono troppo mollacciona. Mi piace farlo. 😀
Diciamo che però a scuola, la maestra è molto felice di come si gestisce Luna: ha imparato a scrivere da sola, inizia a leggiucchiare qualcosa, non ha bisogno che le si spieghi a lungo le cose che già inizia il lavoro, e così via. Però è molto pigra. Proprio come me. 🙂
bstevens dice
anche io faccio sempre fare esperimenti, a Pik. mi diverto io, è soddisfatto lui… brave, siamo, altrocheno ; )
minni69 dice
Vedrai l’orgoglio quando a 11 anni si scalderanno la pizza da soli in attesa del tuo rientro e saranno sconvolti dei genitori dei loro compagni che fanno i compiti accanto a loro o gli scelgono i vestiti. Io di figli ne ho tre…pur con tempi, modi, risultati e caratteristiche diverse sono tutti parecchio autonomi e noi molto felici e sollevati. Certo è un lavoro lungo, di pazienza e talvolta anche rischioso (…sentirai quanti commenti sul fatto che tornano da scuola da soli…) ma sono convinta che sia .."tutta salute"! Complimenti per il blog e ciao.
Silvia dice
E la tua pazienza Rape? Io sclererei! 😀
Raperonzolo dice
Ciao Silvia, in questo non sono del tutto d’accordo. E’ proprio questione di carattere e natura del bambino al di là delle abitudini. Figlio-uno a 7 anni ce la mette tutta con i bottoni ma proprio non ci riesce. Le zip ha imparato ad unirle e tirarle su adesso e quanto a vestirsi, solo ora riusciamo a raggiungere i limiti della decenza. I lacci delle scarpe spero che impari entro l’adolescenza… Vive su un altro pianeta e le cose "tecniche" che richiedono abilità manuale e attenzione non sono per lui. Figlio-due, d’altra parte, che ha 3 anni da poco, si lava da solo da un anno, si sa mettere le scarpe, sa allacciare le zip e – con un minimo d’aiuto – sa vestirsi da solo. Ecco, le abitudini sono le stesse, ma i bambini no! ciao 🙂
giuliana dice
hahaha rido perchè sono fantastici questi bimbi, anche Ale si sveste e si veste da sola e devo dire che i corsi di nuoto hanno aiutato molto anche noi, pare essere uscita fuori la voglia di autonomia oltre al far vedere agli altri che sono bravi, la cosa carina è che a casa mia alcune volte al mattino è Chiara che mette le calze ad Alessia, perchè lei è piccina ma si sa mettere maglie pantaloni e giacche calze e scarpe da sola, oltre ad allacciarsi la zip dei Pile…. ha molta manualità in confronto ad Ale molto più cerebrale! meno male che si completano … e si mettono le scarpe prima di uscire! evviva i progressi !!!!
Luca dice
la penso esattamente come te e così ci stiamo comportando con la ns più grande
Athina dice
Meraviglioso questo post.
Concordo con il tuo pensiero, totalmente, e sorrido per Niccoló.
Sai che alle elementari infatti, le maestre lamentano che i bimbi ancora non sanno togliersi la giacca. Impensabile, per me.