Oggi è la volta di Rubina e del suo bimbo arrivato all’improvviso.
È la volta dei racconti terrorizzanti sul parto. È la volta dei consigli che tutti si sentono di darti quando aspetti un bambino.
È la volta di una “dolce attesa” che, per ora, di dolce ha ben poco, ma che -sono certa- lo diventerà.
Perché ogni attesa è dolce o amara a suo modo. E soprattutto, non è mai solo dolce o solo amara.
Mi chiamo Rubina e sono capitata sul tuo blog poche volte, ma l’ho trovato molto interessante, in molte ti scrivono: chi non è mamma, chi lo è, chi ha avuto l’esperienza dell’aborto, tutte persone che comunque si danno una grande forza e sono davvero da ammirare.
Io sono incinta di 14 settimane proprio oggi, ho 25 anni e, nonostante alcuni alti e bassi, sto con lo stesso ragazzo da ormai 9 anni, dai tempi della scuola.
Quest’anno dopo aver insistito come non mai negli ultimi due anni, abbiamo deciso di andare a convivere,e arrivata al punto di aver insistito tanto mi sono guardata intorno e ho scoperto che ora è lui quello più felice ed in trepidazione di andare a vivere insieme.
Poi a marzo la rivelazione…la gravidanza! Assolutamente non desiderata, lo ammetto senza tanti problemi, sono una ragazza che ama ancora divertirsi, uscire con gli amici spendere e spandere, quindi andare a vivere con il mio ragazzo mi bastava e mi avanzava, almeno per iniziare; ne ho sentite così tante su persone che stanno insieme una vita, si sposano o vanno a convivere e dopo due mesi a stretto contatto si mollano che ero (e sono) un po’ spaventata.
Ho deciso di tenere questo bambino per molti motivi, amo i bambini da sempre, mi piace stare con loro, la casa dove vivere anche se un po’ stretta c’è, abbiamo entrambi un lavoro, ci amiamo molto, quindi tutti i presupposti per avere un bimbo anche se all’improvviso sono a nostro favore.
Da lì però c’è stato un crollo: oltre a leggere libri e riviste per conoscere questo”nuovo mondo” mi sono resa conto che questa dolce attesa è tutto fuorché “dolce”: non mangiare questo, non bere questo, fai movimento, curati, segui il tuo corpo…i capelli poi ti cadranno a ciocche…se non avrai un cesareo comunque ti faranno un taglietto…
Tutte cose che mi hanno a dir poco terrorizzato.
Abituata com’ero a fregarmene di tutto, a dimenticarmi perennemente medicine o esami da fare mi sono ritrovata con mille responsabilità davanti, e questa volta non erano neanche per me, ma per il “bagigio”(come lo chiamo io) che porto in grembo.
Vi sento un sacco parlare di quanto è bello un figlio, che non c’è cosa migliore al mondo, ma il mio problema è che non riesco ancora a rendermene conto. Forse è perchè non sento ancora nulla, non lo sento muoversi, avverto solo dei leggeri fastidi nel basso ventre a volte a destra e a volte a sinistra ma nient’altro.
Ti ho contattato perchè magari ti sarai trovata davanti a persone come me che avevano difficoltà a rendersi conto di questa situazione, quindi sono alla ricerca di due parole, di conforto, di consiglio, di critiche, di quello che ti viene.
Spero che questa mail non sia stata troppo lunga o pensate per te.
Attendo con ansia una risposta, appena ti sarà possibile, perchè comunque so che tra blog, figli e famiglia il tempo è quello che è.
Grazie ancora
A presto
Rubina
Isa dice
Ciao Rubina,
mi ha colpito molto la tua lettera e mi è venuto spontaneo scriverti subito.
Io ho avuto un bimbo l’anno scorso, il 4 giugno farà un anno, e posso solo dirti che ogni giorno ringrazio Dio di avermelo mandato. Io sono molto più vecchia di te, però ti capisco benissimo. Fino a poco tempo fa non ne volevo sapere di fare bambini, anzi quasi mi infastidivano, dopo tutto ad un tratto ho sentito che dovevo diventare madre ed ero certa che sarebbe arrivato Tommaso. Sono stata fortunata, è arrivato subito ed è andato tutto per il meglio.
Sicuramente quando ti accorgi di aspettare un bambino ti vengono i brividi (almeno per me è stato così), la testa incomincia ad andare a mille, pensi a un sacco di cose, passi dalla felicità ed onnipotenza di poter dare la vita ad un’altra persona alla paura ed allo sconforto davanti alle mille cose che cambiano nella tua vita. I prima mesi di gravidanza sono stati duri, avevo nausea continua, però poi sono stata bene e vedere quel pancione che diventava sempre più grande è stato meraviglioso. Ti consiglio di gustarti questo periodo della tua vita, resterà sempre impressa nella tua mente, cerca di ricordarti le sensazioni e fanne tesoro.
Un’altra cosa, non avere paura del parto. Io ho avuto un travaglio lungo ma quando quel corpicino si è posato sopra il mio e quegli occhioni mi hanno fissato come per dirmi "Ah sei tu quella che mi parlava tutto il giorno!?!?" la mia vita è cambiata di colpo ed ho conosciuto il vero amore.
Ti mando un abbraccio e tantissimi auguri a te ed al tuo bambino.
Rubina dice
ci tengo veramente un sacco a ringrazia re Silvia per aver messo nella sua bacheca la mia email, e ringrazio tantissimo tutte voi che mi avete portato le vostre esperienze e i vostri consigli….siete state tutte carinissime e soprattutto "tranquillissime"….grazie grazie e ancora grazie
MammaTuttoFare dice
Il mio primo figlio l’ho desiderato e cercato per un po’, eppure una volta scoperto di essere incinta ho avuto un’attimo di smarrimento, anch’io mi vedevo limitata, invece la mia ginecologa, che è anche mia zia mi ha detto "non cambia niente, fai quello che ti senti di fare e ascolta il tuo corpo". Ho continuato ad andare al lavoro in bici fino al nono mese, ho fatto palestra fino a 5 mesi, a 7 mesi e mezzo sono andata all’addio al nubilato di mia sorella rincasando alle 7 di mattina dopo una serata in discoteca. Questo per dirti che se stai bene non c’e’ nulla che ti sia precluso, salvo le raccomandazioni mediche sull’alimentazione, ma anche lì è questione di pochi mesi.
Io non mi sono commossa quando ho sentito il battito del cuore della mia bimba, nè quando la vedevo in ecografia, nemmeno quando è nata, però adesso i miei figli sono diventati il mio ossigeno.
Dicono che un figlio è come un marito, c’è chi ha il colpo di fulmine e chi invece si innamora un po’ alla volta.
Auguri, cara Rubina, datti tempo e abbi fiducia in te stessa.
roby76 dice
Ciao Rubina,io non ho figli,né sono incinta però capisco quando dici di essere terrorizzata all’idea che arrivi il bimbo,perchè lo sono anch’io,ragion per cui non mi decido dopo tre anni di matrimonio .Non che comunque mio marito mi incoraggi all’idea anzi!!!comunque almeno per me é così causa di questi timori sono parenti e amici che raccontano delle loro esperienze solo i lati peggiori o ingigantendo le situazioni.Prendi coraggio ,non ascoltare nessuno e vai avanti!!!! Io cercherò di fare ugualmente !Buona Fortuna!
Arianna dice
Rubina, se può esserti di qualche conforto, nessuno dei miei tre figli è stato programmato, neanche lontanamente! Anche io avevo 25 anni quando sono rimasta incinta. E fino al giorno in cui sono nati, non ho mai provato un briciolo di quello che viene chiamato "istinto materno". Sono sensazioni che mi sono scattate in modo travolgente solo in un secondo momento, quando li ho sentiti piangere, tutti e tre.
Silvia dice
Ecco anche me.
Vedi, Rubina, credo che tu ti sia un po’ distratta perchè quando dici "vi sento un sacco parlare di quanto è bello un figlio…" dimentichi l’altro lato, l’altra faccia di questo blog che è quella di cui io vado più fiera.
E’ la faccia di chi, pur amando i propri figli più di ogni altra cosa, ammette senza censure socialmente imposte, che, insomma, questa maternità a volte può essere davvero faticosa.
E io amo queste donne che, come te, si guardano in faccia, queste donne che non hanno paura di ammettere che la favola non esiste, che la perfezione è un utopia, che sanno attraversare le proprie emozioni e mostrarle senza timore.
Perchè guardarsi in faccia è diversi che piangersi addosso.
Guardarsi in faccia è segno di maturità, è desiderio di cambiare o umiltà di accettarsi.
E’ il primo passo verso una consapevolezza che è la vera pietra angolare della maternità.
Quando vuoi sono, siamo qui.
Un abbraccio.
Elisabetta dice
Cara Rubina, come dico io scherzosamente sei entrata del tunnel del non ritorno…nella vita tutto si ppuò cambiare ma questo no. Sono mamma di due bellissime bambine di 5 e 2 anni e da quando è nata la prima mi sono resa conto che cambia la prospettiva quando diventi mamma il tuo bambino è il tuo primo pensiero e tu passerai in secondo piano…hai tutta la gravidanza per abituarti all’idea: esami per lui, controlli, dieta, ecografie, preoccupazioni, ansie…e quando nascerà ti basterà guardarlo negli occhi per renderti conto che tutti i sacrifici che farai nella vita e che hai fatto saranno ripagati da un suo sorriso.
In bocca al lupo.
Ondaluna dice
Cara Rubina,
condivido la tua esperienza di smarrimento, e ci tengo a sottolinearti che spesso non è una questione di età, o di scelte. C’è qualcosa, in una gravidanza (e te lo dico per esperienza personale) che ti mette seriamente in discussione, e che in alcuni casi ti fa sentire estremamente impreparata, se non inadeguata.
Se hai voglia di parlare con me "di quello che non ti dicono", di lamentarti, di sfogarti (nella consapevolezza che questo aspetto è importante quanto le gioie della gravidanza) prego Silvia di metterci in contatto. Sono a tua disposizione. Condividere e non sentirsi sole, anche nei pensieri "socialmente meno accettati" dà una grande forza, tanto sostegno, ed ha il gran potere dell’integrazione.
Ti aspetto.
Rebecca dice
Ciao, è la prima volta che scrivo in un forum, leggendo i vostri post mi sono un po rincuorata per il brutto periodo che sto attraversando e volevo condividere con voi il mio malessee.
Sono alla 7 settimana di gravidanza, sapevamo che ci potesse essere il rischio di rimanere incinta visto che non abbiamo mai usato precauzioni ma quando ho visto il risultato sul test mi è presa una paura allucinante. Premetto che non sono sposata . Conosco il mio ragazzo da dicembre, e tra di noi è scattato subito qualcosa di forte , abbiaml bruciato tutte le tappe. Ci siamo fatti fidanzati immediatamente, abbiamo conosciuto i genitori dopo due settimane. Ci vedevamo ognj giorno insomma non potevamo stare lontani . Poi questa notizia . Il terrore di dirlo ai miei, che si aspettavano un matrimonio o che cmq facessimo le cose in maniera graduale. Ed ovviamente la convivenza. Convivo con lui da tre giorni ma da quando mi sono trasferita a casa sua improvvisamente ho sentito una tristezza allucinante, forse il distacco dai miei, ma mi pesa piu la.convivenza che la gravidanza, mi sento come arrivata, non mi pr3ndo piu cura di me. Sono diventata apatica e svogliata, sto bene solo a casa dei miei. E la cosa comincia a preoccuparmi. Scusate lo sfogo . Mi piacerebbe sentire un vostro parere
Chiara dice
Così, di primo acchito, mi verrebbe da dirti: ehi ragazza, sei solo di 14 settimane, datti tempo! E smetti di leggere tutto ciò che riguarda gravidanza e figli, leggi qualcosa di più interessante tipo romanzi, fumetti, riviste di moda o di attualità. Non focalizzarti troppo sul fatto che stai per diventare mamma: quella sarà solo una parte di te, importante quanto si vuole, ma non deve prendere tutto il tuo essere.
E non pensare che avere un figlio sia la fine di tutto: noi continuiamo a divertirci, uscire, vedere amici, fare spettacoli e avere i nostri interessi. A volte con i bambini, altre volte lasciandoli a qualcuno (sempre più raramente).
In più, il fatto di avere un figlio ti rende più sicura di te e dei tuoi diritti, ti può aiutare a vedere più chiaramente ciò che vuoi fare e a progettare il tuo futuro, può far affiorare talenti inaspettati.
Insomma, al di là delle sciocchezze sentimentali (che aborro), avere un figlio può essere davvero un’esperienza bellissima, formativa per tutti e piacevole per tutti. Basta viverla a modo proprio, senza farsi troppe paranoie e cercando di non farsi troppo influenzare dalle persone sbagliate (ovvero quelle che ci caricano di ansia).
Un abbraccio!
ziacris dice
Potreebbe non essere una "dolce attesa", ma il risultato finbale non cambia, dopo sarà tutto dolcemente meraviglioso
Barbara dice
Ho imparato ad amare mio figlio giorno dopo giorno. Quando ancora era nella mia pancia non ho mai provato quella "cosa" totalizzante che ho provato DOPO, come se avessi bisogno di vederlo davanti, di toccarlo, di annusarmelo e stringermelo addosso. Di prendergli le misure, imparando a conoscerlo fino all’adorazione assoluta, un crescendo meraviglioso. Questo per dirti che davanti al mio pancione che cresceva non avevo quel trasporto empatico che moltissime altre mamme avevano. Io mi sentivo un po’ come San Tommaso, che "non ci crede finché non c’ha messo il naso". Quando mio figlio era nella mia pancia eravamo un’unica cosa, era la mia stessa pancia, uniti in un unico abbraccio in un’entità indistinta. Scinderci dopo il parto è stato (ed è!) la cosa più emozionante che esista.
Vedrai.
g. dice
quando sono rimasta incinta avevo 10 anni + di te ed era un figlio desiderato, almeno un po’. però le sensazioni sono le stesse. posso diriti solo di ignorare tuto quello che dicono tutti gli altri tranne il dottore di cui ti fidi. io mi sentivo brutta, grassa, goffa, odiavo dover sempre pensare a quello ke mangiavo, avere la nausea, fare poco sport.. e incontrare donne secche come chiodi e con un bel bicchierone di alcolico tra le mani ke mi dicevano "che bello essere incinta" "la forma rotonda è la + bella per una donna" . Sono passati quasi due anni, sono felicissima della mia bambina, come vedrai ke sarai felicissima anche tu.. ma ti confermo che ci sono tante donne (come me) a cui semplicemente non piace essere incinte. Di buono per me c’è solo che.. non è una malattia, ma anzi porta un BAMBINO … e poi soprattutto che passa… tra qualche mese, un anno al massimo sarai di nuovo perfettamente in forma e, vedrai, tanto tanto felice perché nella tua vita – ke da come la racconti è già molto bella così – ci sarà qualcosa.. anzi qualcuno.. in più a darti gioia e forza. Per la vita quotidiana col bebè poi ci si organizza, non preoccuparti. Anche il parto, che ora ti sembra una montagna (io ero terorizzata da tagli e taglietti), non te lo ricorderai neanche più.. quindi cerca di non angosciarti (e se qualcuno prova a raccontarti qualcosa, digli che non vuoi senitre nulla.. a me ad una cena hanno raccontato 5 DICO 5 parti.. la gente non si regola.. e in + normalmente fa terrorismo). In bocca al lupo a te ed al tuo bimbo/a. g.
Laura dice
Ciao Rubina. E’ proprio vero quello dici. All’inizio non ti rendi conto dell’esserino in te. Anche a me è successo così per la prima gravidanza. Te ne renderai conto quando alla prima ecografia vedrai il suo cuoricino battere forte. Per me e mio marito è stato emozionante. Io sono scoppiata a piangere. Davvero c’era qualcuno, anzi qualcuna nella mia pancia. Poco alla volta arriveranno nuove sensazioni dovute agli sbalzi di umore o alle voglie improvvise o ai suoi primi calci o al seno che cresce o alla pancia che si modifica… Mi sento di darti questo consiglio: cerca di vivere in pienezza questi mesi tra i vari alti e bassi che ci saranno. Un abbraccio forte. Laura
MousyMousy dice
Nelle tue parole c\’è tutta la gravidanza, nella sua naturale ambivalenza, con i suoi rigurgiti tensivi.
E\’ vero, non tutte le mamme”progettano” un bambino, a volte arriva prepotente un evento; irrompe nel tranquillo menage e lo sconquassa.
La donna si sente un po\’ stiracchiata tra il suo volere tenere il bambino e le paure che si affollano e punzecchiano.
Il “codice gravidico” parla, è vero, di dolce attesa, di meravigliosi nove mesi. A me piace pensare che sia un viaggio, un viaggio avventuroso.
Immaginiamoci un passaggio in una foresta vergine, bellissima con meravigliosi frutti, ma assolutamente non nota; quali belve si annideranno tra i rami?
Le paure sono per noi come il dolore, un campanello di allarme. Ci dicono dell\’attenzione che ci deve essere rispetto ad una gravidanza, un evento che senza dubbio cambia radicalmente il nostro essere.
Il passaggio iniziatico del divenire genitori è e deve essere anche preoccupante, non leggero, perché un figlio è davvero importante.
In tutto ciò la prima parola che mi viene è accettazione. Di te stessa e dei tuoi momenti terribili e spaventosi, ma anche di quelli belli che ti hanno fatto dire si a questa nuova vita.
Un abbraccio caldo e spero rassicurante, almeno un po\’…
Cristina
Paola dice
Cara Rubina,
hai ragione, al giorno d’ oggi vivere una gravidanza è tutt’ altro che semplice. Mille esami, ansie, controlli, ecografie.
Ti dico solo che io sono nata 32 anni fa, quando ancora non si usava fare ecografie. Mia madre era piena di fibromi ma non si è mai accorta di nulla, stava benissimo. Sicuramente, se avessero fatto un’ ecografia, avrebbero interrotto la gravidanza perchè è stato molto rischioso. Ma non è stata fatta, io sono nata sana e la storia è andata a lieto fine. Ma se il finale non fosse stato questo?
Oggi, grazie all ‘evoluzione della medicina, molte vite sono state salvate e molte madri rassicurate.
Da tutta questa prevenzione devi sentirti protetta. Ma senza farti influenzare troppo. Immagino che, come molte donne in gravidanza, tu non possa mangiare tutto per via della possibilità di prendere alcune malattie. Beh, in fondo si tratta pochi mesi, un piccolo sacrificio per il bene del tuo bambino. Credimi, è solo il primo di tanti. Ma ti verranno tutti dal cuore, come ciò che stai facendo ora per lui e come la lettera che hai scritto.
Quando si è persone profonde, i dubbi sono normali. Sarebbe strano se tu non li avessi, saresti una persona che vive in modo superficiale questo momento estremamente importante che cambierà per sempre la tua vita. Tutte noi abbiamo avuto, credo, dubbi, ansie, paure, incertezze ( se hai voglia vai a leggere un post che ho scritto nel mio blog, in cui parlo appunto delle ansie che investono ogni madre( http://lamargheritaeillappio.blogspot.com/2009/04/dirsi-ti-amo.html ). non voglio farmi "pubblicità", eh? è solo per farti capire che è tutto nella norma, che nessuna di noi probabilmente si sente forte e sicura in tutto quello che fa)
E vedrai che quando nascerà tutti questi sentimenti si moltiplicheranno.
Non voglio spaventarti, voglio solo dirti che è NORMALE.
Ma voglio anche dirti che man mano andrai avanti avvertirai delle sensazioni che nemmeno pensavi di poter avere. Ti sentirai più ricca ogni giorno di più. Ti sentirai mamma e ti posso assicurare che è la cosa più bella che poteva succederti.
E poi io ho un sacco di amiche che hanno una vita sociale molto intensa, spesso portano i loro bambini agli aperitivi, escono a cena con gli amici …
insomma, cerca di stare tranquilla. e aspetta il giorno meraviglioso in cui sentirai un piccolo piedino che ti bussa da dentro la pancia.
Un grande abbraccio, mamma.
paola
p.s. Linda, sei una bella persona. Ti auguro ogni bene, anche se in effetti ti conosco solo da questi pochi messaggi.
Renata dice
Non ho scoperto di essere in attesa che avevo 25 anni e la mia storia è molto diversa ma sono mamma. Ti stai accorgendo che la vita cambia, è vero innegabile. C’è un prima e un dopo e tra qualche mese il dopo sarà completamente diverso da quel prima, almeno per un po’. Non è facile e te ne stai rendendo conto già ora ma inspiegabilmente troverai la forza per affrontare tutto. Perchè succede. E’ normale, umano avere paura di un cambiamento così profondo ma tra poco sentirai il piccolo/a muoversi e sarà splendido. Io ti consiglio solo di stare serena e di parlare delle tue paure e delle tue ansie come hai fatto ora, perchè il confronto aiuta sempre. Magari evita di dar retta a chi ti terrorizza dicendo che i capelli cadranno, o il taglietto e il cesareo: la gravidanza non è una malattia e ameno di particolari patologie tue, puoi fare tutto quello che vuoi, magari con un po’ di attenzione in più.
Linda dice
Ciao Rubina,
come ti capisco quando parli di una gravidanza inaspettata e improvvisa!
La mia "storia" magari l’hai letta qualche gg fa in una lettera che avevo scritto a Silvia. Capisco tutti i tuoi problemi e sicuramente non è facile entrare in questa nuova dimensione.. no quello no l’altro…
ero abituata anche io ad una vita completamente diversa da quello che ora sto facendo, ma ora ci sono un sacco di buoni motivi per alzarsi la mattina con il sorriso.. per affrontare tutte quelle responsabilità che ti sembrano enormi.. per te che hai 25 anni… che hai solo 25 anni!
Io ho scoperto di essere incinta che di anni ne avevo 23 e ho desiderato di ritornare bambina per non affrontare tutte queste responsabilità, poi io ho anche scelto di farlo da sola.. non sono forte anzi. Ogni giorno penso a come potrei essere se il mio cucciolo non ci fosse o se fossero andate diversamente le cose anche con suo padre… e per quanto stanca e per quanto difficile è, ogni giorno tutto ma proprio tutto è bellissimo. Non c’è più la Linda di prima, non c’è più una vita senza di lui.
Fa quello che ti senti in questa gravidanza, non dare troppo peso a chi deve dirti sempre qualcosa su cosa fare e come fare e come sarà. Perchè ogni esperienza è unica.
E te e il tuo bagigio riuscirete a creare quel legame che ti farà superare tutte queste legittime paure. Lui/lei è lì che ti sta già dando la forza di affrontarle, di buttarle fuori!
Ti auguro un sacco di belle cose.
Con affetto
Linda