Cara Silvia,
ho bisogno di sfogarmi.
Mio figlio ha sempre avuto problemi di sonno, te ne avevo già accennato, ad intervalli risolti (Fate le nanna, Nopron…) ma poi tornati più prepotenti di prima. Per farla breve abbiamo superato l’anno di notti insonni, non sono più riuscita a dormire per due notti di fila, con punte di 15 risvegli a notte.
Queste notti le ho affrontate sempre da sola. Mio marito è un insonne cronico, mi sentivo in dovere di lasciarlo riposare. E poi devo dire che lui, con la scusa che la mamma è sempre la mamma, non si è mai dato tanto da fare (parlo anche di cose pratiche tipo fargli il bagnetto piuttosto che lavare i piatti) forse convinto che me la cavassi egregiamente da sola.
Di solito succede che dopo l’ottavo risveglio sono molto divisa tra la voglia di buttarmi giù dalla finestra e la voglia di buttare loro due dalla finestra. Poi quando l’alba sorge e la luce del giorno assomiglia più ad una luce di speranza ritorno in me e la mia parte razionale si impossessa di nuovo della mia mente.
Tutto bene fino a domenica.
Domenica, dopo non aver dormito per una settimana di fila, la parte razionale non è riuscita ad avere la meglio.
Tuttora non ci riesce.
Domenica sono rimasta a casa da sola tutto il giorno, con mio figlio che mi seguiva per tutta la casa piagnucolante e stanco, che faceva i capricci per qualsiasi cosa, che neanche dopo pranzo è riuscito a chiudere occhio per cinque minuti.
La gravissima conseguenza di questo risveglio anomalo (e la molla che mi ha spinto a scriverti) è che non sono più riuscita a sopportare mio figlio.
Dio quanto male mi fa male scrivere questa cosa. Credevo succedesse solo agli altri!
Volevo solo chiudere gli occhi e lui non la smetteva di piangere.
L’ho strattonato, e gli urlato contro con una tale veemenza che ancora mi chiedo come mai i vicini non siano venuti a bussare…
Lui era disperato ed io talmente piena di rabbia da non riuscire a pentirmi e a provare pena per lui.
Appena mio marito è rientrato, sono andata via per due ore. Avevo un bisogno immenso di stare da sola, non riuscivo a credere di averlo trattato così, non mi riconoscevo. Sono andata in un po’ posto che di solito mi aiuta ma questa volta no.
Oggi è martedì e sto ancora così. Con i nervi a fior di pelle, con una rabbia neanche troppo latente verso tutto e verso tutti, con il lavoro a tempo pieno (parto alle otto e ritorno alle otto), con una marea di cose da fare.
Oggi è martedì ed ancora non riesco a sorridere a mio figlio, a gioire delle sue piccole conquiste, a giocare e divertirmi con lui.
Mi faccio paura. Che razza di madre sono?
Io non mi sono mai posta la domanda finora. Affronto sempre tutti e tutto positivamente, non conosco la tristezza, la vita per me è meravigliosa, non ho sofferto di baby blues neanche per mezzo secondo, ho sempre incastrato tutto alla perfezione.
Ora sono sfinita fisicamente e mentalmente. Non vedo la luce in fondo al tunnel.
Non so come finire questa lettera. Con la speranza di un ”è solo un momentaccio, passerà” ?
Ma passerà?
Francesca
Ele dice
Cara Francesca, e’ passato parecchio empo da quella lettera ma il mio interesse mi ha portata a te solo ora!
Spero che la tua situazione nel frattempo sia migliorata.
Poco tempo, poche parole.
Le tue parole mi hanno fatta capire che sono normale. Nessuno mai e’ riuscito a farmelo capire. Nessuno mai.
Tu, si!
Per questo sono qui per ringraziarti.
Mi hai fatto capire che non sono l’unica ad inciampare nel cammino di mamma, ( quando ti confronti tutte son cosi convinte e sicure)
Mi hai fatto capire che non e’ giusto nascondersi dietro alle ns debolezze, quando vogliamo dimstrare agli altri quello che ci piacerebbe essere.
Mi piacerebbe averti conosciuta n quel momento per aver potuto esserti di supporto. Condividere con chi non ti conosce a volte e’ piu facile.
Per cui grazie di cuore.
Un abbraccio forte.
Ele
DANIELA dice
Auguri per la nuova arrivata e complimenti per aver affrontato una nuova gravidanza e nascita con i problemi di sonno che è fondamentale per esser sereni durante il giorno, davvero complimenti e auguri per la forza dimostrata e la nuova vita messa al mondo.
Un abbraccio
Laura dice
Ciao Francesca!!! La tua piccola è nata il mio stesso giorno! Sono contenta che il bimbo grande dorma. E per Anna Sofia è troppo presto disperarsi!! Un abbraccio grande grande
Mamma Imperfetta dice
Ti ringrazio di essere tornata qui a raccontarci come procede la tua vita.
Sono proprio felice. E’ vero che niente come la maternità è capace di stravolgere di più le convinzioni.
Un abbraccio.
francesca dice
E’ passato un anno da quando ho scritto questa lettera…mi sembra ieri.
Il 18 Luglio è nata Anna Sofia, una bambina splendida e sana che dorme poco esattamente come suo fratello. La fortuna è che il birbante da Giugno ha finalmente cominciato a dormire tutta la notte (o solo 1/2 risvegli). Da Gennaio l’avevamo portato in camera con noi, nel suo lettino. Anche la piccola dorme in camera con noi nella sua culla.
4 in una camera. Prima di avere questi bimbi meravigliosi non l’avrei detto…anzi quasi criticavo chi dormiva assieme ai figli.
Il bello di diventare madre è anche questo: arrivare a comprendere e, soprattutto, cambiare idea.
Ancora grazie a tutte voi.
Francesca
Agnese dice
Ho letto la tua storia con le lacrime agli occhi.
In questo periodo sono impaziente, cattiva con lui, gli dico cose di cui me ne pento, e il mio tono di voce spesso non è sbrigativo, non amorevole. Ma quando finalmente dorme io piango. E gli sussurro scusa per come sono, per come sono stata anche oggi. Io lo amo immensamente. Allora perchè? Io sognavo di essere una brava mamma, invece sono una sciagurata. Ma ho capito dalle tue righe che a volte la stanchezza, la responsabilità, il cercare di riparare a tutto sembrando una super donna ci fa crollare. Spero di poter riparare tutto. Sapessi come “tornare normale” come ero prima. Un abbraccio. Agnese…..e grazie davvero
francesca dice
Ciao Laura!
Aspetto una bambina! Troppo felice! Dovrebbe nascere a metà Luglio ma se gli piace stare nel pancione come al primo nascerà parecchio dopo!!! Io sono nata il 25, magari avremo due compleanni da festeggiare…se fosse così avremo una famiglia composta da due maschi Gemelli e da due donne Leone. Roarrrrrr!
GABRY81 dice
ciao francesca la speranza e’ l’ ultima a morire quando sei tranquilla chuidi gli occhi e sogna che quel momento si sta per avvicinare anche se resta solo un’illusuone ma e’ un’illusione piacevole devi prenderti cura piu di te stessa non pensare che sei indistruttibile la corda se continui a tirarla si spezza e’ quello che capitera a te se continui in questo modo ok adesso ti saluto e sperando che nel tuo prossimo commento ci siano parole positive a presto
Laura dice
Ciao Francesca, che piacere risentirti! Quando nascerà il/la secondo/a? Spesso penso a te (e a tutti i genitori che non dormono). E’ dura durante il giorno se non si dorme la notte. Io mi dico sempre che fino a quando non saranno spuntati tutti i dentini, ci saranno notti facili e altre… da dimenticare!
francesca dice
Cara Gabry,
la speranza che non vada sempre così male è sempre presente.
A volte mi sembra che vada meglio e poi succede che, come queste ultime 3 notti, riesco a dormire a malapena 1 ora e vedo tutto abbastanza negativo…mio figlio ha 22 mesi. 22 mesi che non dormo due notti di fila.
Sfogarmi mi ha aiutato, mio marito mi aiuta di più e per fortuna ci sono i miei genitori così almeno una sera a settimana dorme da loro e noi riusciamo a recuperare.
Ma rimane sempre una situazione molto dura da affrontare.
Continuo a sognare (ad occhi aperti!!!) il giorno in cui potrò dire: ”Ora finalmente ha cominciato a dormire”
GABRY81 dice
ciao francesca mi aggiungo anch’io nel darti un mio parere e raccontarti un po cosa accade a me…mia figlia e’ molto raro che dorme tutta la notte di fila.si sveglia piangendo e non vuole neanche che la sdraio su di me x dormire vuole che sto in piedi e la dondolo(che bei vizi ma pur di dormire un po sono disposta anche a farlo)ci sono stati dei periodi che non riusciva ad avere il sonno pesante appena facevo il gesto di metterla giu si svegliava capivo che aveva disturbi dicevo poverina porto pazienza…va avanti da circa 4 mesi.quando la stanchezza iniziava a farsi sentire su di me e’ stata dura piu che altro e’ perche iniziavo ad avere dei disturbi fisici anche forti sto tutt’ora combattendo con il mio forte mal di stomaco che una sera di febbraio mi ha letteralmente buttato a terra non riuscivo neanche a stare in piedi dal dolore,e’ venuta la guardia medica a farmi 2 punture,avevo anche altri sintomi non belli ma dovevo farmi tanta forza.mi ricordo bene lei piangeva,piangeva neanche l’abbraccio del papa’ la consolava voleva ME.dovevo appoggiarmi al lettino x farmi forza sulle gambe mi ricordo che mi girava la stanza e l’unico pensiero era riuscire a sdraiarmi ma non potevo.contro parere medico ho dovuto rinunciare all’aspedale x il bene della bambina xe avrei scommesso che avrebbe pianto tutta la notte.anche ultimamente sto avendo altri attacchi che x mia fortuna sono piu lievi.non sono riuscita a farmi fare un controllo generale dico,domani…domani..ma quel domani non so quando verra.x il loro bene mi trascuro io sempre di corsa..casa famiglia penso sempre arrivera il giorno tutto x me..sono sempre giu di morale xe sono veramente stanca di giorno se capita che lei dorme non posso concedermi un riposino xe devo tirare avanti la casa.adesso ti saluto dicendoti di portare ancora un pochino di pazienza non ci andra sempre male!no?baci
MIRIAM dice
:happy: Grazie a voi per il consiglio, quando ho scritto il messaggio avevo già chiesto scusa al mio bimbo, non posso pretendere molto da lui, adesso ha compiuto il 6° anno, rimurginando in me stessa, ho fatto un pò di chiarezza nel mio inconscio, non venendo capita e soprattutto compresa da mio marito, volevo che almeno qualcuno mi capisse e ascoltasse e lo pretendevo da mio figlio, ho capito che non è così,ho tentato di parlare con mio marito e fargli capire che una mano mi serve da lui, ma mi risponde come al solito, non capisce che sono stanca soprattutto i gemelli mi stancano, non dimagrita tantissimo non so che cosa fare.
francesca dice
🙂
Mamma Imperfetta dice
Ma che bella notizia, Francesca!
Un abbraccio. :kissing:
francesca dice
Ah, dimenticavo.
Aggiornamento per Silvia e tutte le mamme fantastiche che hanno risposto alla mia lettera: gli errori, i sensi di colpa e, soprattutto, le notti insonni non ci hanno impedito ( o forse ci hanno spronato??? Non dormendo per uno, tanto vale non dormire per due…) di pensare al secondo bambino.
Sono al 5° mese!
francesca dice
Sono d’accordo con Silvia, la violenza non è mai la soluzione.
Quando io ho perso il controllo con mio figlio, sono stata male per giorni. Ancora adesso, quando ci penso, non riesco a perdonarmelo.
Ma anche le mamme sono esseri umani (esseri umani a volte moooooolto stanchi). Commettiamo errori, l’importante è riconoscerli e non ripeterli. Io da allora non ho più usato quel tono e quel modo con mio figlio (che tutt’ora continua a non dormire!!!).
Il fatto di sentirsi in colpa è un sentimento comune a tutte le mamme, credo. Io lo provo praticamente tutti i giorni. I bambini piccoli hanno bisogno di stare con la mamma. La mamma ha bisogno di lavorare, a volte non solo per i soldi. La soluzione perfetta non esiste, esiste il compromesso.
So che può non essere d’aiuto ma…non sei sola.
Mammaimperfetta dice
Miriam,
non so che dire. Nel senso che io sono sempre per l’essere indulgenti con se stessi, per il sapersi perdonare le imperfezioni.
Però la violenza non è mai giustificabile.
Anche a me ogni tanto scappa qualche buffetto o pacca nel sedere ma, appunto, poi mi sento male, ma così male che non oso immaginare come mi potrei sentire dopo due schiaffi.
Non c’è niente che mi faccia stare così male come il perdere il controllo con i miei figli.
Non è così che si educa, lo sappiamo.
Per cui, quello che posso dirti è che (forse) può capitare che possano partire due schiaffi ma è fondamentale poi chiedere scusa ai figli, spiegare loro che la mamma ha sbagliato, che la violenza non è giustificabile, che la stanchezza però è tanta, eccetera, insomma parlarci.
MIRIAM dice
:dizzy: ciao
MIRIAM dice
Ho letto i vostri messaggi, mi vergogno tanto, una un bambino di sei anni, e due gemmelle di un anno, lavoro tutto il giorno, esco alle nove la mattina torno per l’ora di pranzo e alle 3 vado di nuovo a lavoro, le domeniche che sono a casa mi dedico ai compiti di mio figlio, è capitato una sola volta che non comprendeva quello che gli spiegavo e gli ho dato due schiaffi, poi mi sono pentita ed è da allora che ho sempre un rimorso e piango perche forse non sono una buona madre, mio marito se ne frega, non mi sfogo con nessuno per poter essere giudicata ditemi voi qualcosa.
Kaliroi dice
e perchè, quando cominceranno ad uscire la sera secondo voi si dormirà?! io ho paura che nel momento stesso in cui ti nasce un figlio non dormirai più come prima.. forse forse almeno fino a quando non avrà 40 anni, avrà messo la testa a posto e saremo certe che sta a casa a dormire!!! :oups:
Laura dice
Grazie Francesca per averci di nuovo scritto. Sono sicura che prima o poi dormiremo tutta la notte. Fino a quando però ci sono i denti di mezzo o altri piccoli malanni, sarà dura… Oggi, sono sveglia dalle 4.20!!! Grazie mio piccolo Alberto! :o:
francesca dice
Silvia, grazie ancora a te per aver pubblicato la lettera ed aver permesso il mio sfogo.
Mi sono resa conto scrivendoli che ho letto 5 libri in un mese. Avevo sete di sapere, di capire.
Il libro di Marilde è il primo che ho letto, non mi è servito per il sonno ma al mio processo di ‘perdono’, a capire, come dice Elena, che essere mamma non vuol sempre dire felicità assoluta. C’è un capitolo che mi ha fatto sorridere, non ricordo esattamente il passaggio ma, dopo aver elencato tutte le cose belle dell’essere mamma, conclude dicendo (più o meno): ‘Però a volte che palle essere mamma!’. Insomma, è lecito essere stanche, aver bisogno di riposo, desiderare i ‘vecchi’ ritmi.
Besame mucho è un libro che mi sento di consigliare veramente a tutti i genitori, l’ho ‘passato’ anche a mio marito.
Fammi sapere cosa pensi del libro della Balsamo!
Grazie ancora a tutte.
Francesca
P.S. lo dico sottovoce…la notte scorsa mio figlio ha dormito dalle 21 alle 5 e poi ancora fino alle 7.30…
Mamma Imperfetta dice
Francesca, grazie di questo aggiornamento!
Sono felice che pian piano tu e il tuo bambino vi stiate compenetrando.
Quei risvegli ogni mezzora sono terribili. Ricordo che una notte li contai…arrivata a 33 ho smesso. :S
Geazie anche per i giudizi sui libri.
Il libro di Marilde, forse, non è tanto utile per il sonno ma per tutto ciò che ruota attorno alla donna durante la maternità e dopo il parto, io l’ho trovato molto bello.
Besame mucho è stupendo.
Quello della Balsamo l’ho ordinato da poco.
francesca dice
Laura, avevo proprio intenzione di aggiornarvi un po’!!!
I risvegli di mio figlio sono un po’ diminuiti, la settimana scorsa per 3 notti consecutive non si è svegliato fino alle cinque! Mi sembrava di sognare!!! Poi per 4 notti si è svegliato ogni mezz’ora e questo m’ha buttato un po’ giù…ma ho scoperto che gli stanno spuntando due denti, ha le gengive gonfie come zampogne, poverino! Comunque non ho più avuto scatti di rabbia e di nervosismo!
Il mio percorso è stato più o meno questo (aiutata molto, devo dire, anche dalle vostre parole):
-mi sono perdonata per quell’episodio. La stanchezza e la mancanza di sonno fanno perdere la ragione. Non avrei mai trattato così mio figlio se non fossi arrivata al limite.
-ho chiesto aiuto a mio marito. Qualche volta si alza anche lui e a me non sembra vero!
-ho chiesto aiuto ai miei genitori. Una sera la settimana mio figlio dorme da loro. Sono strafelici di coccolarselo fino a farlo addormentare!
-ho letto diversi libri. Ve li elenco e ci aggiungo un piccolo giudizio per farvi capire quali mi hanno aiutato di più e quali di meno. In ordine:
>’La solitudine delle madri’ Trinchero +
>’Facciamo la nanna’ Honegger +/-
>’Besame mucho’ Gonzalez +++
>’Fai la nanna senza lacrime’ Paintley +
>’Sono qui con te’ Balsamo ++
Ho ordinato anche ‘Genitori di giorno e di notte’, mi deve arrivare.
-ho capito che mio figlio non si sveglia per ‘farmi un dispetto’ o per mandarmi al manicomio. Possono essere tante la ragioni, ha comunque bisogno che qualcuno lo consoli e non di essere lasciato lì ad urlare.
-Beauty farm non sono ancora andata ma resta un obiettivo!
Siamo ancora ben lontani da una notte intera di sonno ma qualche miglioramento c’è stato ed io sono più serena.
Comunque resta sempre la speranza di potervi scrivere prestoche questo periodo è finito e che finalmente si dorme!!!
Mamma Imperfetta dice
Laura, è anche la mia speranza questa…
Laura dice
Cara Francesca, è passato quasi un mese dal tuo ultimo commento. Come sta andando? Mi piacere pensare che attraverso questo blog, si siano create delle amicizie..
Elena dice
Sai, forse, cosa sbagliamo noi mamme in qualche modo? E’ che quando diventiamo mamme “dimentichiamo”, almeno per qualche tempo, tutto il resto, ci facciamo assorbire dall’essere mamma con tutte noi stesse per poi arrivare al momento in cui la nostra identità di donna e moglie solleticata dalla stanchezza e dalle insicurezze che l’essere mamma comportano, in qualche modo esplodono e ci fanno in qualche modo “rivoltare” contro la/le creature che ci hanno fino a quel momento completamente impegnate fisicamente e mentalmente.
Forse se riuscissimo, sin dall’inizio a moderare l’essere mamma e sapessimo da subito che essere mamma non vuol dire essere perfetta, anzi; che NON è vero che una mamma deve per forza arrivare dappertutto; che essere mamma NON vuol dire felicità assoluta, sempre…FORSE, allora non arriveremmo al punto di stordire di urla quei poveri, inconsapevoli piccoli…
francesca dice
Hai ragione Laura. Non volevo dire che i consigli non sono utili, anzi! E’ che a volte a me hanno creato molta confusione.
Bisognerebbe che io fossi stata in grado di ascoltare tutte le opinioni e di leggere vari libri per poi scegliere quelli più adatti per me ed il mio bambino. Ma la mia insicurezza non me l’ha permesso.
Credo, sì, di essere più serena adesso proprio perchè meno confusa…
Laura dice
Ieri non sono riuscita a leggere gli ultimi post e proprio ieri sera pensavo a te, al tuo bimbo e a tuo marito. E’ verissimo tutto quello che scrivi, soprattutto riguardo ai consigli, però credo sia normale che chi ha già vissuto l’esperienza che descrivi voglia aiutarti dicendoti come fare. Sono contenta delle riflessioni che scrivi, perché rispetto alla lettera che avevi mandato a Silvia appari decisamente più serena. I libri aiutano, basta scoprire quello che fa per te. Guarda Silvia quanto legge! Buon proseguimento e continua ad aggiornarci! Un abbraccio.
francesca dice
Vi scrivo per mettervi al corrente di alcune novità. Davide continua a svegliarsi di notte ma ho preso consapevolezza di alcune cose(e leggendo il post sull’allattamento di ieri ancor di più):
-al giorno d’oggi riusciamo a reperire un sacco di informazioni (da internet, dai libri…)a volte molto contradditorie con il risultato che siamo ancora più confuse
-tutti vogliono dare il consiglio giusto, tutti sanno cosa è meglio per noi perchè loro hanno fatto ‘così’ quindo ‘così’ è meglio Peccato che a volte ci vengono date informazioni completamente opposte
-una madre SA cosa è meglio per il proprio figlio
-avevo dei dubbi riguardo Estivill, sono diventate certezze. Quello non è il metodo giusto per mio figlio. Ho letto due libri Facciamo la nanna di Grazia Honneger Fresco e Besame mucho di Carlos Gonzalez (Letizia, avevo già ordinato anche il libro della Paintley, lo sto aspettando, non vedo l’ora che arrivi). Il primo ha cominciato ad aprirmi gli occhi anche se alcuni in alcuni punti mi ha irritato, nel secondo ho trovato esattamente le risposte che IO cercavo.
-Il legame di una madre con il proprio figlio è genetico , innato, indissolubile. Mio figlio non piange perchè è viziato, perchè è abituato male, perchè vuole darmi fastidio. Piange perchè vuole ME.
Sono pensieri banali, lo so, e alcuni li aveva già espressi molto bene Silvia ma finchè non si accende la nostra personale lampadina non ci arrivano.
Questa maggiore consapevolezza ha aiutato ME, non è detto che sia d’aiuto ad altre madri. Non dirò mai a nessuna mamma ‘Fai così, così è giusto’. Ogni mamma è diversa, ogni figlio è diverso.
Per il resto…beauty farm spostata a novembre, non vedo l’ora!:)
Francesca
Kaliroi dice
Volevo solo dire una piccola cosa che mi è successa ieri con la bimba. sono uscita a fare la spesa e passando da un negozio di giochi ho trovato le famose stelline fluorescenti che quando spegni la luce la notte si illuminano tutte. le ho comprate al volo e appiccicate tutte al soffitto della camera di bimba, sforzandomi anche di dare un certo effetto cielo stellato di agosto… sinceramente avevo paura che mia figlia fosse ancora troppo piccola per notarle.. invece al momento di andare a nanna con mio enorme stupore ha iniziato a fissarle tutta contenta ed indicarle.. ora non so se sia stata questa distrazione, fatto sta che si è sdraiata nel suo lettino tranquilla osservando il suo cielo personale.. e forse questa cosa l’ha calmata e le ha fatto pensare un pochino di meno alla mamma, al papà e al fatto che stava sola nella sua cameretta!
Letizia dice
Ciao Francesca,
vedo che ti hanno risposto in tante…menomale!!! Io sono circondata solo di donne che non fanno che dirmi che i loro figli hanno dormito per tutta la notte da quando sono usciti dall’ospedale…con i risultato che io, con piccola insonne di ormai 14 mesi, mi sono sentita sempre più sola. Per ragioni professionali e personali sono contraria al metodo “Fate la nanna” , nonostante non dorma da più di un anno. Ora, in un momento in cui ho deciso di riprendermi la mia vita, ho trovato questo altro libro “Fai la nanna senza lacrime”. Non so che dirti, sarà che ti fa anche sentire meno sola, comunque con noi qualche piccolo risultato lo sta ottenendo (da 4/5 risvegli medi a 1/2). Vedi tu. Mi sembra che l’autrice si chiami Pantley. Abbracci molto solidali
ElenaB. dice
Sono davvero contenta, Francesca, che tu abbia imboccato questa strada di ripresa! Sarà un bel percorso e la parte più importante e significativa è stata la prima: quella in cui ti sei decisa a chiedere aiuto! Con un po’ di invidia 😉 ti immagino nella beauty farm…
Posso dire un’altra cosa? A me Fate la Nanna non piace per niente, so che per qualche famiglia ha funzionato e rispetto questa esperienza, ma a me(ed al mio bimbo più grande che ne ha subito le tecniche..)ha fatto un gran brutto effetto! Oltre a questo sono stati scritti fiumi di parole contro la teoria che questo libro sostiene ed autorevoli personaggi, fra cui medici e psicologi, hanno preso le distanze. Non mi soffermo su quanto l’autore di questo libro sia considerato persona senza scrupoli, ma concedimi un pensiero: i nostri figli, per quanto ci facciano dannare e si approfittino, meriteranno lo stesso un po’ di ascolto e rispetto, o no?!.. Credo di aver imparato, fra primo e secondo figlio, che tutti i disturbi del sonno dei nostri piccoli hanno una causa da scoprire oppure sono aggiustamenti destinati a risolversi crescendo: i miei due hanno fatto baldoria notturna fino ai due anni circa, colpa dei denti o della gastrite da reflusso(!), oppure non si sa…; ora che le cose stanno cambiando ci guardiamo indietro e non siamo pentiti di avere accolto i loro disagi.
Credo che la cosa migliore sia ascoltare il proprio istinto!
Ancora abbracci
francesca dice
Grazie grazie ed ancora grazie.
Non avevo veramente idea di quanto potesse aiutare il condividere queste ansie con chi c’è già passato.
Michela e Kaliroi, mi avete fatto riflettere perchè a volte si cercano risposte complicatissime nel rapporto con la madre e magari la soluzione è più semplice…Proprio l’altro giorno sono andata da un kinesiologa (quando dico che le sto provando tutte…)e mi dato alcuni consigli su come disporre il lettino. Per ora non è cambiato nulla (anzi mio figlio l’altra notte ha pianto dalle 2.30 alle 5.00) ma tentar non nuoce.
Ad Ilaria, Michela, Daniela, ElenaB e a tutte le altre che mi hanno suggerito di lasciarlo dai nonni e di riposare: ho già parlato con i miei genitori, felicissimi di tenerlo qualche giorno, e con mio marito sto organizzando due giorni in beauty farm. Ritorneremo rigenerati, spero!
Laura, da ieri sto ritentando con Fate la nanna ma devo dire che non mi pare funzioni come la prima volta, forse per la mia minor convinzione o per la maggior stanchezza ma ti saprò dire!
Bebe, magnifiche le tue parole, non vedo l’ora di potermi lustrare le ali anch’io…
Grazie anche a Biancaneve, ‘un essere umano non una madre sbagliata’ è una frase che mi ripeterò spesso.
Vi rileggerò tutte. Nei momenti di maggiore sconforto (e ce ne saranno ancora parecchi…) mi sarete indispensabili.
Infinitamente grazie.
Francesca
biancaneve dice
Francesca cara, anch’io direi… come qualcuna qui spra… perdona te stessa prima di tutto… non hai fatto nulla di grave. Io ho due bimbi di 4 e 2 anni. Il primo ha sofferto e soffre di reflusso in modo grave. Il non capirlo e le lotte per farlo mangiare mi hanno portato a una lunga crisi “depressiva” (non ho sofferto neppure io di baby blues). Mi sto curando, solo ora. PErché i miei atteggiamenti stavano rovinando tutto. Eppur mi perdono. Perché mai e dico mai ho dubitato dell’amore che provo per lui, nonostante schiaffi, sculacciate, strattonate e anche brutte parole.
Passiamo al secondo. A differenza del prim è un gran mangione, non ha problemi di salute, ha un gran bel carattere da buffone ma… NON ha dormito fino ai due anni e due mesi risvegliandosi spesso anche 5 o 6 volte per notte. Mio marito si è sempre alzato, ho avuto molta collaborazione TUTTAVIA… la stanchezza e l’ansia per il grande e la PRIVAZIONE di sonno dovuta al piccolo, mi hanno portato a una stanchezza cronica, un malumore cronico e un’irritabilità cronica. Ho provato anche il NOPROM, pentendomi subito perché ha funzionato troppo bene all’inizio e male dopo. Mi sono sentita uno schifo per questi 4 anni… quando ai sintoi psichici si sono aggiunti quelli fisici (somatizzazioni da ansia) ho deciso di andare da uno psicoterapeuta che mi ha fatto capire che non sono una madre sbagliata, ma un essere umano. In soli due mesi ho ripreso fiducia nelle mie capacità.. fallo anche tu, ce la puoi fare, anche da sola. E non sentirti sola, siamo in tante, siamo qui. La soluzione c’è a tutto, specie se c’è una creatura che ami. E sul fatto che l’ami non dubito… scrivici, scrivici ancora… anche in privato se vuoi, sono qui.
chiara
Daniela dice
rettifico, coppie SENZA figli.
Daniela dice
Carissima Francesca, il mio primogenito non ha più dormito dal terzo mese, e in più a 10 mesi sono iniziate le crii di pavor notturno, con crisi di pianto irrefrenabili e urla di paura, tutte le notti dalle 1 alle 4, tutte le notti, tutte le notti bisognava alzarsi e tenerlo/contenerlo perchè si dimenava e cercava di liberarsi di me e del papà (santo uomo), tutte le notti tenere in braccio questo cucciolo di 12 chili, enorme, pesantissimo! Anche noi lo abbiamo odiato, anche noi non avevamo nessuno che ce lo tenesse un pochino per concederci un pò di riposo, perchè non dormiva neanche di giorno. L’ho odiato anche 2 giorni fa, ha 3 anni e talvolta si comporta da cretino, specialmente di fronte a coppie con figli, che non hanno idea di come può comportarsi un piccolo mostro(!), si comporta apposta da imbecille, sfidando le ire mie e di mio marito. Poi passa, a lui e a noi. Credo sia normale provare sentimenti ambivalenti, anche per il proprio figlio, penso che faccia parte della vita. Per favore, non massacrarti. Un abbraccio
Bebe dice
Siamo esseri umani. Donne che non hanno ancora impresso nel DNA il doversela cavare da sole in una miriade di faccende diverse: lavoro, famiglia, supermercato, cura dei parenti, problemi vari da risolvere. Fino a poco tempo fa le famiglie erano tuttuno, compatte. Nasceva un pupo, c’erano nonne, zie, cugine e sorelle pronte a darti una mano, perchè questa era la normalità. Non sto dicendo che fosse meglio. Io ho lottato per stare sola con mio marito e le mie bimbe. Genitori in un’altra città e fratello pure. Nessun parente vicino. Ma quanta fatica! E sembra sempre che gli altri se la cavino meglio, che siano più forti di te. Sembra sempre che se perdi le staffe tu sia un mostro…anzichè una donna che non ricorda più d’esserlo. Non a tutti è dato capirlo. Posso solo dire che passa, come tutto. Anzi si trasforma come ogni cosa. Si trova un equilibrio, perchè è quello per cui siamo nate. Dal tunnel ci si esce, e si esce come da un bozzolo pronte a diventare farfalle. Io non ho ancora spiccato il volo, ma mi sto lustrando le ali…e sono pronta, finalmente. Mamma, donna, persona migliore.
Kaliroi dice
Cara Francesca,
ho letto entrambi i tuoi post e mi associo a tutte le altre mamme nel dirti di non abbatterti e di non sentirti disumana se hai queste reazioni. Io i primi mesi di vita della bimba quando mio marito arrivava a casa la sera gliela buttavo letteralmente in braccio e mi chiudevo in camera perchè mi sembrava di andare fuori di testa. Comunque mi sembra che questa prima fase l’hai passata. Confermo che è ESSENZIALE che tuo marito divida con te la fatica. Dovete assolutamente fare “un piano di battaglia”. Fate una notte a testa. Riposati si ragiona meglio. Non conosco la tua situazione ma immagino che sia tu ad occuparti di quasi tutto, decidi insieme a tuo marito una cosa che lui deve fare ed è delegata a lui la sera quando tornate a casa: potrebbe essere il bagnetto e cambio pigiamino, oppure dargli la pappa oppure metterlo a letto, insomma, tuo marito deve incaricarsi di una incombenza e quella diventa sua, sempre, vedrai che già questo ti farà prendere il respiro. Per quanto riguarda il senso di colpa, tu stessa nel tuo post dici che una mamma isterica è peggio per il proprio figlio. Allora prova a lasciare il pupo a dormire dalla nonna il sabato sera, così resta a dormire dalla nonna dopo una giornata passata con voi e tu non ti senti in colpa, tu e tuo marito vi dedicate una serata e una meritata notte di sonno e un sereno risveglio il mattino dopo e anche per il piccolo è una bella esperienza quella di passare la notte con i nonni.. ti assicuro che è superbenefico. Anche mia figlia ha 16 mesi e ancora ha difficoltà di sonno, ma devo ammettere che non sono mai arrivata a darle farmaci per farla dormire, anzi, ti dirò che un pò mi spaventano. Mi domando alcune cose banali.. anzichè mettere in dubbio te stessa, il tuo rapporto con il pupo.. ti sei domandata cose più banali, tipo se il luogo dove dorme va bene? se è coperto abbastanza o è troppo coperto? se il lettino è comodo/scomodo,magari vuole il cuscino o quello che ha gli da fastidio, c’è troppa luce/troppo buio nella stanza? spifferi? insomma, prima di andare a vedere chissà quali strane cose non può semplicemente essere qualche altra condizione più banale? può anche essere che vada a nanna oltre il momento in cui gli viene sonno e passato il momento poi diventa tutto più difficile.. usa il ciuccio? quando si risveglia spiagnucola o si mette proprio a strillare? insomma, ci sono mille condizioni che determinano il sonno disturbato. noi per esempio abbiamo notato che quando non stiamo a casa nostra e quindi la bambina dorme in stanza con noi è più disturbata perchè probabilmente sente la nostra presenza, i movimenti, il rumore che facciamo, la disturbano. Prova a buttare giù una sorta di diario del sonno, partendo dal posto dove dorme il tuo nanetto, a come lo vesti per dormire, all’orario in cui va a dormire, a cosa fa quando si sveglia (piange, si lamenta, si tira su e ti chiama o sta solo seduto ad occhi chiusi), forse così viene fuori qualcosa dalla quale partire per darti qualche consiglio più mirato! 😉 Forza!
Laura dice
Ciao Francesca. Ho già messo un mio commento. Volevo dirti che con tutti e due i miei bimbi ho adottatto il metodo Fate la nanna. Con la prima è stato facilissimo, con il secondo molto più complicato. Io non credo che si debba lasciarli piangere per ore e ore. Ho capito che bisogna capire i limiti del nostro bimbo. Sapessi quante notti ho passato di fianco al suo lettino, dicendogli mamma è qui, mettiti giù e fai la nanna. E poi sicuramente quando sono malati, è tutta un’altra storia. Anche in quei momenti, se si può, si cerca un modo per farli riposare: quando Alberto è raffreddato riesce a dormire meglio con un cuscino alto sotto la testa (secondo me è scomodo, ma se a lui va bene, va benessimo anche a me).
Prima di iniziare però qualunque metodo, anch’io ti consiglio di lasciarlo per qualche notte dalla nonna.
Facci sapere come va! Un abbraccio forte
Ilaria dice
Cara Francesca, condivido quanto già detto dalle altre. Nella tua risposta hai scritto che tua madre si offre spesso di tenere il bambino con lei una notte ogni tanto. Non rifiutare! Il bambino starà con la nonna (non con un’estranea) e tu avrai un’intera notte di sonno per ricaricarti e spezzare il ritmo delle notti insonni. Fatti aiutare da tuo marito. E non vederlo come una debolezza, in effetti il termine “aiuto” non è corretto, si tratta di “condivisione”. Se tu riuscirai a essere un po’ più riposata, anche il tuo bambino percepirà più serenità da parte tua. Ti abbraccio 🙂
alessandra bortolotti dice
Cara Francesca sono una psicologa che si occupa di fisiologia del periodo perinatale cioè intorno alla nascita. Lavoro moltissimo che le mamme che hanno problemi di sonno dei bambini, se lo desideri puoi contattarmi attraverso il mio sito dove svolgo consulenze gratuite on-line scrivi a:
consulenza@psicologiaperinatale.it
Ti aspetto, coraggio!
Alessandra
Daniela dice
Ciao Francesca, ho visto che ti hanno già risposto in molte ma voglio aggiungermi anche io. Voglio dirti anche io che E’ NORMALE!!! Agli occhi degli altri può sembrare disumano MA E’ NORMALE sentirsi come te. Qualcuno ha detto che il sonno è vitale… e questa è l’unica e grande verità. Non è possibile fare la wonderwoman quando perdi tante preziosissime notti di sonno. Io l’ho vissuto, anche se ora, dopo il tuo racconto, la mia esperienza paragonata alla tua è una passeggiata!!! Sicuramene se hai la possibilità di farti aiutare da qualcuno per la notte…. FALLO….. non sentirti in colpa…….. devi preservare la tua salute fisica e mentale per te e tuo figlio. Soprattutto devi preservarti da quei gesti estremi che poi non riusciresti più a perdonarti.
Spero che tu possa trovare presto un pò di sollievo.
Un abbraccio
Michela dice
Io non credo che se un bambino non dorme la causa sia per forza la mamma con problemi non risolti.
Non può essere che il bambino sia fatto così, che abbia solo bisogno di più tempo per maturare il distacco ( nel senso del sonno) dalla mamma. Non può essere un bambino più sensibile ai nostri nervosismi,isterismi, sensi di colpa e che “elabori” tutti questi sentimenti come un ” la mamma non mi vuole” con il risvolto che cerca maggiormente la conferma della presenza materna specialmente di notte?
Stefania dice
Ciao Francesca,
ti capisco perfettamente, il limite è stato toccato anche da me come da altre mamme, e sottoscrivo pienamente il consiglio di farti aiutare, anche io ero una di quelle che per non pesare sugli altri “dovevo” fare tuto io, ma poi ho visto che questo atteggiamento oltre a rovinare me, innervosiva anche chi viveva intorno a me, bimbi compresi! Alla fine ho deciso: il secondo bimbo di due mesi è stato 4 giorni
di fila dai miei genitori, che oltre ad avergli dato la buona abitudine di addormentarsi da solo, se lo sono goduto alla grandissima…qualche senso di colpa c’è stato ma almeno ho evitato una depressione e forse gesti più pericolosi.
Devo dire che adesso sto meglio, certo la stanchezza c’è, il primo bimbo di 3 anni non è proprio un dormiglione,ma avere dormito qualche ora mi ha rilassato i nervi.
Essere mamme perfette non vuole dire fare tutto da sole, la mamma perfetta è quella che accetta i suoi limiti e li condivide, soprattutto con il marito, che spesso è più in gamba di quanto crediamo, altrimenti non lo avremmo scelto per fare dei figli!!! 🙂
Ti sono vicina vicina, un abbraccio
francesca dice
Grazie a tutti.
Mi sono resa leggendovi (chiaramente con le lacrime agli occhi) che avevo veramente bisogno che la mia lettera venisse pubblicata. Avevo estremo bisogno di consigli e, soprattutto, di comprensione.
Come dice ElenaB ”toccare il fondo della disperazione serve” . Condividerlo con qualcuno che c’è già passato forse ancora di più.
Ho preso un foglio ed ho sintetizzato tutte le vostre risposte. In quasi tutte c’è il consiglio di farsi aiutare, di delegare. A mio marito in primis.
Mi dispiace anche farlo passare per un insensibile /indifferente perchè non lo è ma a volte ha bisogno di una ”scrollata” per aprire gli occhi.
In effetti abbiamo parlato (si è preoccupato molto quando domenica mi ha vista così sconvolta), gli ho detto che sono arrivata al mio limite e che non ce la faccio più. Ha capito e per la prima volta ha ”fatto la notte”. Mi è sembrato un sogno! ”Non ero più sola” come dice Michela.
Io faccio comunque fatica a chiedere aiuto agli altri. Ho imparato a cavarmela da sola. Le mie amiche mi chiamano wonderwoman…Solo che la superdonna la puoi fare quando non devi render conto a nessun altro oltre a te stessa.
Mia madre tiene mio figlio tutti i pomeriggi (al mattino va all’asilo), più di una volta mi ha chiesto di lasciarlo lì a dormire. Io ho sempre detto di no per non pesare troppo su di lei e per il perenne senso di colpa nei confronti di mio figlio che mi vede poco. Ma è ben peggio se quando stiamo insieme sono una mamma isterica….
Con la pediatra ne avevo già parlato più volte un anno fa. Lei mi ha consigliato il libro Fate la nanna ed il Nopron.
Il Nopron, per rispondere a Caia Coconi, ha fatto effetto per una quindicina di giorni e poi basta. L’ho sospeso ed ho riprovato qualche tempo dopo ma niente, peggio della camomilla. Fate la nanna ha avuto successo per un mese e mezzo poi mio figlio ha cominciato ad andare al nido e ad ammalarsi una settimana sì ed una settimana no (anche con 40° di febbre) sconvolgendo completamente i suoi (ed i miei) equilibri. Potrei riprovare con questo metodo ma mi chiedo se a 16 mesi non sia più dannoso che altro (anche per i vicini visto che ora la sua capacità polmonare è decisamente aumentata e non perde occasione per farlo notare…).
C’è anche un altro dubbio che mi perseguita. Più di qualcuno mi ha detto che forse sono io che gli trasmetto inconsciamente qualche ansia ed insicurezza, che c’è qualcosa nel nostro rapporto di non ”risolto”. Può essere così? Posso essere io la causa?
L’idea dello psicologo mi era balenata qualche tempo fa, il fatto che me l’abbiate consigliato anche voi mi ha convinto a provare.
Ho frequentato un corso di yoga quattro anni fa e l’avevo trovato noioso, ero lì e pensavo a tutte le cose che avrei dovuto fare appena finito il corso ( e non avevo ancora un figlio!!!)). Forse non era il momento, o l’insegnante, giusto. Posso riprovare.
Intanto grazie ancora. Mi avete permesso di sentirmi meno sola.
Francesca
mammadicorsa dice
Ti sono state dette tante cose, io non posso che unirmi. Vorrei solo dirti una cosa: AMATI DI PIù in questo momento, accettati con la tua stanchezza e debolezza, accetta di non essere perfetta, solare, positiva come sei sempre. Nella vita esistono momenti tristi, momenti di sconforto, ma non per questo sei inferiore o meno degli altri. Non siamo degli automi! Io, che in passato ho sofferto, adesso mi rendo conto che le persone migliori e più ricche sono quelle che hanno sofferto e che dalle loro sofferenze hanno imparato e sono cresciute! Vedrai che quando tutto questo finirà ti accorgerai di quante cose hai imparato su di te che non sapevi! Hai onosciuto i tuoi limiti e in questo non c’è nulla di sbagliato. Se senti di non farcela da sola, fatti aiutare da uno psicologo, se trovi quello giusto può fare molto. In bocca al lupo!!!
Mariacristina dice
Cara Francesca,
non riuscire a dormire è tremendo! Io quando ero incinta del terzo figlio ero continuamente svegliata, circa ogni 15 minuti, dal secondo che aveva 6 mesi. Fino a 2 anni ha continuato così, mi sentivo impazzire e una notte se non ci fosse stato mio marito a togliermelo di mano l’avrei lanciato contro il muro, non ne potevo più. Ha iniziato ad aiutarmi nei limiti delle sue possibilità, alla mattina doveva pur andare a lavorare. Poi improvvisamente a 2 anni da un giorno all’altro non si è più svegliato. Il 3 si è sempre svegliato 1 volte a notte fino a 11 anni, esattamente alle 3 tutte le notti, ma poi si riaddormentava subito. Non sentirti in colpa, quando vedi che non ne puoi più cerca di staccare un attimo, forse una nonna può aiutare? un abbraccio
Mariacristina
ElenaB. dice
Cara Francesca,
ti abbraccio forte. Ti abbraccio perché quando succede a me quello che tu descrivi, dentro di me grido nella disperazione “Ho bisogno di qualcuno che mi voglia bene!” perchè sono disperatamente stanca e sola e tutti mi guardano come se fossi un marziano. Devi assolutamente trovare un sistema per staccare un minimo, il minimo indispensabile per rigenerarti, per ritornare una persona, per smettere di essere la larva che sei ora e si trascina in casa, al lavoro, dovunque. Anche il tuo bimbo ha bisogno di staccare un po’ da te e dopo vi ritroverete con amore rinnovato, trova il modo di spiegargli questo e diglielo e poi riprenditi. Togliere il sonno è la peggiore delle torture ed è il comune denominatore in tutti i problemi di mamme sfinite, che improvvisamente si fanno paura da sole…
Mio marito non è insonne, ha il sonno pesante e questa è stata la sua scusa di sempre per non svegliarsi, ma una brutta notte è scattato qualcosa in me che mi ha fatto accendere tutte le luci,urlare che sono anch’io una persona e non ne posso più, credo di avere svegliato anche i vicini: pazienza. Da allora sveglio mio marito tutte le volte che mi sembra il caso, non importa se ci impiego un quarto d’ora, alla fine si sveglia e si “diverte” un po’ anche lui nel cuore della notte, così capisce la proporzione del problema ed i guai dei suoi figli sono anche un po’ suoi, oltre che miei.
Capisco il tuo dolore di questo momento, ma prova a pensare che sia un passaggio verso un modo diverso di vivere, una lezione su come volersi un po’ più bene, per volerne agli altri, a volte toccare il fondo della disperazione serve.
Ti abbraccio forte forte
Elena
Michela dice
Ciao Francesca,
ti capisco benissimo, non ho risolto il problema e non ho soluzioni da darti. Ma mi sono rassenerata molto quando ho coinvolto anche mio marito nei risvegli notturni. Non ero più sola. Un po’ io e un po’lui e ne abbiamo beneficiato tutti nella serenità, e le notti con i suoi risvegli sono diventati meno pesanti.
un abbraccio
AngelaC2 dice
Cara Francesca,
ti capisco, eccome se ti capisco! Sono reduce da una settimana tremenda, con il mio piccolo di un’anno e mezzo ammalato, nervoso, irritabile, sempre in braccio, di giorno e di notte. Stavo per esplodere, avevo la testa confusa, il cuore che mi batteva fortissimo, i nervi a pezzi. La mente non era lucida, non capivo quello che mi si diceva, non riuscivo a connettere. Non ho nonni a cui chiedere aiuto, ma venerdì, nel pieno della mia crisi, appena è arrivata la signora che mi aiuta in casa, sono uscita, sono praticamente scappata, ho lasciato lì tutto e via, fuori dalla porta. Matteo piangeva e Pietro (il grande di 5 anni) mi guardava confuso, ma non mi interessava. Non ne potevo più. Ho respirato, ho camminato velocemente, mi sono andata a comprare un gelato. E mi sono ripresa. E sono tornata a casa con un sorriso.
Francesca succede! Succede di urlare per stanchezza, NON SENTIRTI IN COLPA e non pensare MAI di non essere una buona madre, SEI LA MADRE MIGLIORE PER TUO FIGLIO!
E succede di essere arrabbiata! MA DEVI FARE QUALCOSA. NON è NORMALE CHE TUO FIGLIO NON DORMA! Affronta la questione con il pediatra!!!!!!!!!!
Un abbraccio grandissimo
Angela
CRISTINA dice
Ti capisco perche’ è successo a me. Ero talmente disperata perche’ Greta a 5 mesi invece di ridurre i risvegli da tre a uno continuava imperterrita e mi accorgevo che chiedeva il seno per riaddormentarsi e non per fame.
Ricordo ancora il giorno in cui andai in libreria ……..era una giornata di neve e faceva un freddo cane. Mi sono ricordata che al corso pre parto una mamma parlava di un libro di cui non ricordavo bene il titolo….NANNA…FAI NANNA ….LA NANNA.
Ho pronunciato queste tre parole e in libreria mi hanno portato davanti ad un tavolino dove ci saranno state 50 copie di fate la nanna. L’ho applicato alla lettera e da allora Greta ha imparato a dormire.Tengo ancora il libro sul comodino di fianco a me.Per me è stato l’ancora di salvezza ma per altri no…..
Dovrai trovare un sistema
in bocca al lupo!!!!!
Anna dice
E’ naturale che non riuscendo a dormire bene, prima o poi si crolli. Anche mio figlio ha avuto qualche problemino di sonno, sino ad un anno e qualcosa si svegliava ogni due ore. Ricordo le colleghe a lavorare che mi vedevano stanca e mi portavano il caffè. Mio marito, grazie al cielo, si è sempre alzato con me così ci siamo divisi la fatica.
Una mia amica ha un figlio che sino ai 3 anni si svegliava 10 volte per notte. Lei ed il marito lavoravano e lavorano tuttora entrambi. Una volta mi ha confessato che facevano i turni. Lei stava sveglia sino all’una di notte mi sembra. In quel momento si svegliava il marito e tirava l’alba o viceversa. Almeno quando il bambino cominciava a piangere erano pronti. Secondo me, devi convincere tuo marito a darti una mano. Un abbraccio!
bea dice
cara Francesca, perdere il controllo è normale ed umano, tanto più in una situazione che ti mette alla prova fisicamente e psicologicamente. Io non ho esperienza in fatto di notti insonni, per fortuna il nostro piccolo è (per ora) un amante del riposo. Un consiglio che però mi sento di darti è di imparare a DELEGARE. A tuo marito in primis, e poi a chi vi sta intorno e ha la possibilità di darti una mano anche se solo per qualche ora. Innanzitutto condividere con qualcuno una situazione difficile te la farà sembrare più accettabile. Ti sentirai più capita e riuscirai di nuovo ad affrontare il problema con quel sorriso che ora ti sembra di aver perso. Un abbraccio. Bea
Laura.ddd dice
Cara Francesca, innanzitutto perdonati; anche a me è capitato di uscire completamente dalle staffe con la Piccola, di urlare e anche di strattonarla e di sculacciarla. Non mi sono mai sentita peggio di cosi’, mi vergognavo profondamente, non avrei mai creduto di poter perdere il controllo. Ho avuto bisogno di allontanarmi da lei; l’ho chiusa nella sua cameretta e mi sono data il tempo di calmarmi. Poi sono tornata, l’ho abbracciata e le ho chiesto scusa. Quando è tornato suo papaà gli ho raccontato tutto.
Davvero, innanzitutto perdonati, poi parla con chiarezza con tuo marito, piegagli che non sei una superdonna e trovate insieme una soluzione; sono certa che c’è. Facci sapere…
chiara dice
Cara Francesca, come hai fatto a resistere per così tanto tempo?
Ti ammiro poichè la mia soglia di sopportazione è molto più bassa: la perdita di sonno mi trasforma in una persona completamente diversa da quella che sono di solito. Mio marito ha sperimentato su di sè la mia rabbia quando non dormo abbastanza e ha compreso. Quando nascono dei figli, le notti prendono degli aspetti inconsueti e inimmaginabili per chi non ne ha.
I miei bambini in linea di massima hanno sempre dormito tranquilli, ma non so da quanti anni la luce non resta spenta per più di 5 ore filate (una sete improvvisa, la pipì nel lettone, un’otite dolorosa, un brutto sogno…) una volta uno e una volta l’altra. a volte mi alzo io, a volte lui… altrimenti non ce la farei. Lui sa che, senza il suo aiuto, io non riesco: io risulto una mamma meno brava agli occhi di suoceri, vicini e conoscenti, ma lui ha compreso l’importanza del suo ruolo e la fatica di essere genitori anche di notte. A me è questo che importa.
Io ti darei gli stessi consigli di Claudia e in più ti direi che i nostri figli vedono ogni parte di noi: anche io ho urlato con rabbia in faccia a Giulia. consapevole di avere fatto una cosa brutta, dopo avere pianto di nascosto per tanta cattiveria le ho chiesto scusa: lei mi ha abbracciato e mi ha detto con una tenerezza che ancora mi commuove:”A tutti capita di alzarsi male. Capita anche a me!” Abbraccia il tuo cucciolo e volta pagina, avete ancora una vita davanti per amarvi!
Un abbraccio
Sofia dice
Mi spiace per come ti senti, anche se è brutto, purtroppo capita di essere esauriti quando non si dorme. Sarà semplicistico dire che ti serve una vacanza, ma è così. Se tu potessi lasciare i bambini dai nonni o fratelli/cognati, non so chi può aiutarti, e andare via qualche giorno vedrai che già ti sentirai meglio.
Quando poi impareranno a dormire, piano piano, le cose si sistemeranno.
Coraggio!
Carla dice
Quando sento di queste situazioni riesco finalmente a pensare di essere molto fortunata: il mio nano dal momento in cui siamo passati alla cena serale ha cominciato a farsi le notti tutte d’un fiato ed ancora adesso i suoi risvegli notturni sono assolutamente irrilevanti.
Ma conosco la sensazione di quando non si “sopporta più” un figlio: ci sono tante piccole cose che in lui mi demoliscono lentamente ed alla fine scoppio, anche cose di cui non è cosciente e che non può controllare. Anche io finisce che lo tratto male, lo strattono e gli urlo addosso o peggio mi metto a piangere davanti a lui addossandogli la colpa: poi però mi ritrovo un piccolo ometto che si offende con me e non mi vuole più parlare, abbracciare fare le coccole come al suo solito e torno indietro mi faccio una chiacchierata con lui cerco di ragionarci in modo che ci possiamo aiutare a vicenda e riprendiamo il nostro ciclo di momenti positivi e negativi. Mi propongo sempre che il ciclo positivo duri il più possibile ma tante volte non è semplice quando si accumulano altre tensioni anche al di fuori del rapporto con lui. E sto così con un marito/padre sicuramente molto presente: immagino come sarebbe per me la situazione se non fosse così.
Approfitta che tuo marito è insonne e fagli fare qualche sveglia o qualche notte a lui! scherzo, comunque credo sia importante e fondamentale che ne parliate e che affrontiate il problema assieme. Un abbraccio
luca dice
con la ns prima figlia non abbiamo chiuso occhio fino a quando ha avuto all’incirca 2 anni e mezzo (con questo non voglio spaventarti!) e quindi capisco cosa intendi dire, come ci si senta, anche se devo ammettere che la parte più grossa l’ha fatta mia moglie nella gestione delle notti insonni.
Non devi sentirti in colpa per il tuo essere fisicamente e psicologicamente stremata, credo sia normale e umanamente inevitabile.
L’ideale sarebbe avere qualcuno che ti dia una mano, se non il marito potrebbe essere la mamma, la suocera, la sorella, ecc…
Hai bisogno di una pausa e secondo me dopo qualche notte tranquilla ti ritroverai più carica, più rilassata, più disponibile.
Col tempo tuo figlio imparerà a dormire e tutto questo periodo ti sembrerà un lontano ricordo…
Auguroni!!!
Luca
Linda dice
Tantissima comprensione..
Capita tanto spesso anche a me.. tengo duro fino al momento che poi semplicemente non ne posso più.. di tutto.. della sua voce del suo pianto e capita anche del suo voler stare sempre con me..
Ho avuto anche io una reazione esagerata con lui poco tempo fa. Non la meritava, non così. E ci sono rimasta davvero male. Provo ad avere delle reazioni più morbide, ma non è facile.
Chiedi aiuto a tuo marito, ai nonni se hai la possibilità che qualche ora ci siano. Prenditi un giorno di ferie. Io che ho un figlio da sola ringrazio ogni giorno l’aiuto dei miei familiari. Senza di loro starei veramente male, ma non sono affatto riposata e troppe volte sono nervosa.
Non sei affatto una cattiva madre. Hai solo bisogno di riposare, e di un aiuto pratico. E di ritrovare te stessa al di fuori di tuo figlio.
L’aiuto del tuo compagno però credo sia una cosa veramente indispensabile.
Un abbraccio forte
Linda
caia coconi dice
cara francesca
dare dei consigli non è il mio forte, del resto non ho avuto questi problemi così massicci di sonno, almeno finora.
ma quoto quanto detto da claudia, è una tortura, devi essere comprensiva con te stessa. evidentemente avevi bisogno di arrivare a quest’estremo per tirare fuori il problema, non solo scrivendo a silvia, ma rimuginandoci su e iniziare a pensare che una soluzione si deve cercare.
anch’io credo che le notti si possano dividere tra te e tuo marito, del resto anche tu la mattina esci per andare a lavoro, quindi non c’è neanche la “scusa” che resti a casa (claudia, anch’io faccio quel ragionamento, lui lavora io resto a casa, ma con il bimbo non è che si riesca a dormire durante il giorno e non è che sia necessaria meno lucidità, anzi, quindi alla fine il mio sonno è irrimediabilmente perso, il suo no).
comunque all’inizio hai scritto che qualche volta sei riuscita a avere tregua… perché non riprovare con quei metodi? che è successo poi?
infine, lo yoga, sì. penso anch’io sia un ottimo aiuto per ritrovare un po’ di pulizia mentale e lucidità per affrontare i problemi, pensa al tuo benessere è fondamentale!
proprio ieri mi è stato detto: non puoi rimandare le visite mediche come facevi prima, perché adesso DEVI stare bene anche per tuo figlio… quadra, no?
ma innanzitutto parla con tuo marito… il figlio è di tutti e due, nel bene e nel male. la mamma è la mamma, ma se si butta dalla finestra poi che fanno i due ometti???
un abbraccio solidale
claudia
Laura dice
Ho provato TUTTE le cose che hai descritto con il mio secondo figlio. Il sonno è di vitale importanza. Anche mio marito non si è mai alzato, non gli faceva mai il bagnetto, ma credo che questo sia per colpa mia perché mi sembrava giusto fare così. No, è sbagliato! E’ solo da qualche settimana che alla sera ci occupiamo insieme delle due pesti e ti assicuro che è tutta un’altra vita. Cerca qualcuno che ti possa aiutare nell’accudire questo piccolo insonne (baby-sitter, nonni, amici, MARITO) perché non è giusto che ti logori così. Una mamma ha il diritto di potersi riposare!
miks dice
Cara Francesca, nel leggere le tue parole ho pianto…ho pianto perchè capisco cosa provi.
voler dormire un ora di fila e non poterlo fare…e di giorno fare tutto come se avessi riposato comodamente 8 ore.
Piango perchè non sei l’unica mamma che ha queste difficoltà…perchè siamo in molte e perchè in pochissimi ci capiscono.
piango perchè vorrei poter fare qualcosa per te ma non so proprio che fare…se non pregare che questa situazione si risolva presta
e già, la preghiera è l’unica cosa che mi ha tenuta lontana da gesti estremi
Un abbraqccio forte.
miks
“Padre Celeste, ti chiedo di donare riposo fisico e mentale a Francesaca.
amen”
Claudia (La Casa Nella Prateria) dice
Cara Francesca,
Mi chiamo Claudia e sono mamma di ben tre insonni. Leonardo non ha mai dormito più di un’ora di fila fino ai nove mesi, e non ha fatto una notte filata fino ai due anni. Gloria all’inizio ha scambiato il giorno per la notte, poi ha preso il ritmo, ma si è svegliata regolarmente urlando in piena notte fino ai tre anni (a volte capita ancora adesso che ne ha quattro e mezzo). Ero certa che non potesse capitare tre volte su tre e invece Chiara, nove mesi, si sveglia ancora ogni due ore.
Anche io mi sono sentita in dovere (tutte e tre le volte) di preservare il sonno di mio marito. Perché lui al mattino va a lavorare. Io invece sto a casa. A casa con quei bambini che adoro ma che certi giorni…
Anche io ho provato rabbia per il fatto di ritrovarmi sola di fronte a questa situazione.
Ormai credo di essermi abituata a questi ritmi disumani (dopo sei anni di allenamento…), ma ci sono giorni in cui mi chiedo chi me l’ha fatto fare. Però ci sono anche giorni in cui sogno il quarto piccolo tiranno.
Tre anni fa ho attraversato un periodo di depressione e non ho trovato alcun sostegno intorno a me (“hai voluto la bicicletta?”). Così mi sono rivolta ad una psicologa che mi è stata di grande aiuto. Ho anche iniziato a praticare lo yoga, che fa davvero miracoli. La mia vita è ricominciata e ora riesco ad affrontare la situazione attuale in modo più positivo. Anche se la stanchezza fisica certi giorni ha il sopravvento.
Purtroppo non esistono rimedi miracolosi (noi le abbiamo provate tutte!) ma una cosa è certa: non puoi essere sola di fronte a questo problema. Tuo marito è un’insonne cronico? Credo che ora lo sia anche tu in un certo senso, quindi… perché non fare una notte ciascuno? E poi chiedi aiuto a nonni, zii, chiunque possa darti una mano.
Se ti senti in colpa per aver reagito in modo eccessivo con tuo figlio, prima di tutto ricorda che privare le persone del sonno è un metodo di tortura, al quale tu sei sottoposta da oltre un anno. Se questo non basta a placare il tuo senso di colpa, fatti aiutare da un professionista. Sono soldi ben spesi.
E siccome ha cambiato letteralmente la mia vita, non posso non consigliarti anche lo yoga. Intanto per regalarti un’oretta o due di spensieratezza a settimana e poi, a lungo termine, una maggiore serenità.
Spero che le mie parole ti siano state utili. Ora ti sembrerà di non vedere la fine del tunnel ma io sono la prova vivente del fatto che, non appena le cose vanno meglio, si dimentica tutto.