Ieri mattina la radio passa la notizia del lager “Cip Ciop” di Pistoia.
È già, per me, estremamente faticoso restare lucida nel desiderio di informazione e non cambiare stazione.
Non ho volutamente letto nulla, nè commentato, nè voluto sapere altro per tutto il giorno.
Come quando sei in lutto e non hai voglia di parlare.
Poi ieri sera tardi, alzo il viso dal monitor del computer e vedo il video.
Non sono riuscita a mettermi in movimento per cambiare canale. Un mezzo attacco di panico mi ha paralizzato tra quei fotogrammi e le pieghe del divano dove i bimbi nascondo sempre il telecomando.
Fatto sta, che ho fatto quasi in tempo a vederlo tutto.
Ho pianto, ho preso a pugni il tavolo, non ho dormito.
“Una bimba di appena un anno presa per i capelli, tirata indietro con tanta forza da sollevare il seggiolone in cui è seduta, e ingozzata di cibo, il faccino coperto da un bavaglino perché non sputi la pappa. Le lacrime di un maschietto di 10 mesi sollevato da terra per un braccino e picchiato sulla testa perché non mangiava, un altro con il viso dentro il suo stesso vomito.” (La Stampa)
“Costringevano i bambini a mangiare stringendo loro la mandibola per fargli aprire la bocca ed a volte, quando avevano fretta, porgevano loro la minestra ancora calda, in particolare in un occasione avevano preteso che un bambino rimangiasse quello che aveva vomitato.
Lasciavano i bambini soli nella stanza dove dormivano, senza vigilanza, e per non sentire il loro pianto alzavano il volume della radio, punivano i bambini chiudendoli nel bagno da soli e lasciandoli al buio per lungo tempo”. (Dichiarazione della squadra mobile)
Sicuramente questo video già circola sul Web, ma anche io, come altri, non ho nessuna intenzione di pubblicare qualcosa che nella sua crudezza è a mio parere, assolutamente pornografico. Fa male.
Però mi sono sentita in dovere di lasciare un giudizio, che è quello, sono certa, di tutte le mamme e di tutti i papà del mondo, ed è una sorta di matassa di odio, sgomento, disgusto, orrore, incredulità e paura. Tanta.
don Luca dice
Essere a contatto con l’amore senza amare non credo possa fare breccia più di tanto.. quanti animatori in parrocchia stanno con i bambini ma, alla fine, non gli vogliono bene…
L’essere umano rimane un pozzo di mistero…. da salvare!
Anna dice
Silvia,
grazie, perchè avevo bisogno di leggere questo tuo post e anche tutti i commenti.
Eppure, come Linda, ho dovuto aspettare giorni prima di farlo. Prima di entrare nel tuo blog e vedere se ci avevi fatto qualche riflessione.
Anche io non ho guardato il video e non ho intenzione di farlo. Ho solo intravisto le lacrime di quella madre al TG e mi sono bastate, mi tornano in mente tutte le volte che imbocco mia figlia, allo stesso modo mi sono bastate le parole che ho letto sui giornali per ritrovarmi agghiacciata dalla pena, dalla paura, dall’orrore.
Anche io non ci ho dormito.
Ho nel cuore quei bambini, inermi, indifesi, ancora fiduciosi del mondo e trattati in quel modo orribile. Quei teneri bambini che forse avranno pensato che quello fosse il modo “giusto” di passare la giornata. Che, in qualche modo, si saranno chiesti: “Ma perché la mamma mi porta qui tutte le mattine? Del resto, se mi ci porta… io mi fido della mia mamma….”
Ecco, questa è la cosa che più di tutto mi fa male!! Penso alla pena che grava sul cuore di quelle mamme, di quei papà. Ora che sanno, che hanno visto.
Penso a mia figlia, che ha 14 mesi e da 4 frequenta il nido, penso a quale tradimento sarebbe nei suoi confronti se io non mi accorgessi che qualcosa non va. E’ questo tradimento, forse, che sarebbe per lei ancora più grave che non le percosse, i maltrattamenti subiti da degli estranei.
E mi chiedo: “E’ davvero possibile accorgersi?”
Tanti dicono: “E’ impossibile NON accorgersi” ma io mi interrogo e mi sembra improbabile che tutti i genitori dei bimbi di quel nido fossero totalmente disattenti ai loro figli. Secondo me erano dei genitori come me, come noi. Eppure non si sono accorti di quello che succedeva. E’ questo che mi fa tanta paura. La possibilità, non così remota, di non rendersi conto per tempo.
Faccio un esempio. Mia figlia da un po’ di tempo fa i capricci quando sta sul seggiolone, non mi è passato nemmeno per l’anticamera del cervello che potessero picchiarla al nido al momento della pappa. Oppure: ha un atteggiamento ambivalente nei confronti dei suoi pelouche o delle bambole, li prende, sorride loro, li abbraccia, li accarezza, li bacia e poi di punto in bianco li scaraventa per terra. Potrei mai dedurne che al nido hanno nei suoi rigurardi lo stesso comportamento?
Ora mi faccio queste domande, ma, se non ci fosse stata la notizia di Pistoia, non me le sarei nemmeno poste. Ci sono così tante sorprese nei comportamenti e nella crescita dei figli, del primo figlio in particolare, che interpretare la linea di confine tra il normale e il patologico potrebbe essere davvero molto difficile.
Io sono ragionevolmente sicura che nulla di terribile accade nel nido di mia figlia, lei ci va volentieri, fa un sacco di progressi e anche durante i miei non premeditati “blitz” fuori orario ho sempre visto bambini tranquilli, giochi, attività e ambiente sereno.
Ho molta stima della tata che la segue, con cui ho parlato a lungo e che ho visto in azione con mia figlia e con gli altri bambini durante il periodo dell’inserimento.
Però, dopo questa notizia, il seme del dubbio si è radicato in fondo al mio cervello ed è lì, latente, pronto a turbarmi anche se razionalmente non ho da temere nulla.
Anche se mi ritengo una persona ragionevole, come dice Lanterna, è faticoso (anche se doveroso) mediare tra un sano-saggio vigilare e il cadere nella psicosi.
Scusate il lungo commento, ma avevo bisogno di sfogarmi, di condividere.
E, a proposito di commenti, ringrazio le due educatrici di nido che ti hanno scritto, le loro parole hanno contribuito a rassicurarmi un po’. Così come quelle delle tate del “nostro” nido.
Lanterna dice
Don Luca, però io ci ho pensato abbastanza a quello che dici: la civiltà dell’amore, a partire dai carnefici. Epperò queste carnefici potevano avere tutto l’amore che volevano: lavorare con i bambini è stressante e faticoso, lo immagino benissimo e infatti faccio tutt’altro, ma significa anche essere a costante contatto con esseri che chiedono e danno solo amore. Se anni di questo contatto non sono riusciti a far breccia nei loro cuori, non credo ci siano molte speranze… 🙁
Claudia dice
Quello che è successo nell’asilo di Pistoia mi ha sconvolto. Ho una bimba di 4 anni che ha fatto 3 anni di nido e una di 10 mesi che lo frequenta da un paio di mesi. Proprio per questo, dopo la notizia data al tg, mi sono sentita in dovere di guardare il video e di non nascondere la testa sotto la sabbia. Ho pensato che fosse un doveroso gesto di solidarietà e vicinanza a quei bimbi e ai loro genitori, un modo per farli sentire meno soli di fronte ad una esperienza così agghiacciante. Sto ancora malissimo per quello che ho visto, ma il mio star male non è nulla in confronto a quello che hanno subito e provato quei bimbi. Quindi, al di là del fatto che sia giusto o meno mostrare queste immagini in televisione o sul web, per ora voglio solo continuare ed esprimere la mia solidarietà a quei piccolini, alle loro mamme e ai loro papà.
Linda dice
Io ho lasciato passare un pò di tempo prima di leggere anche solo i commenti al post.
Non ce la facevo, e forse neanche ora.
Non so come possano esistere delle persone così cattive, con dei bambini! Innocenti.. e vittime..
Un abbraccio a tutti loro e ai loro genitori, sperando che possa diventare solo un brutto ricordo.
Quando ho sentito la notizia mi si è chiuso lo stomaco e le lacrime non hanno fatto fatica a scendere.. perchè se solo qualcuno provasse a fare del male a mio figlio io potrei fare ancora peggio a loro..
Spero che la giustizia funzioni questa volta.
Spero in una vita piena di affetto e di felicità per tutti i bambini…
Renata dice
Anche io mi sono rifiutata di guardare i video, mi faceva già troppo male vedere la madre di una piccola maltrattata che parlava tra le lacrime al tg…
Lanterna dice
Come tutte le mamme che hanno bambini al nido, sono rimasta agghiacciata. Poi comincia la serie di autorassicurazioni: Ettore e Amelia hanno frequentato lo stesso nido con le stesse persone e ci vanno tuttora volentieri (lei ci resta alla mattina perché poi va a scuola con il figlio della direttrice), i loro giochi possono essere anche sfrenati ma mai violenti o distruttivi, mi è capitato di andare a prendere uno dei miei bambini senza poter avvisare e ho trovato sempre un clima buono (magari anche di delirio di pianti, ma con le educatrici ferme e tranquille, non isteriche come sarei stata io).
Spero che questi elementi siano sufficienti per potermi sentire tranquilla, ma è vero quello che dice Silvia: bisogna imparare a mediare tra il vigilare costantemente e il non farsi prendere dalla psicosi.
don Luca dice
Episodi come questo mi fanno dire, una volta di più, che abbiamo bisogno di costruire, come diceva già Paolo VI, una civiltà ed una cultura dell’amore tutti diversi… oso dire proprio a partire dai carnefici!
simona dice
da quando ho letto le notizie sull’asilo di pistoia mi sono portata un brutto peso sullo stomaco per giorni. avevo come un retro-pensiero che mi tormentava, come quando si dimentica una cosa importante e non si sa bene cosa.
non avevo scordato di acquistare il latte in polvere per il mio bambino di 11 mesi. avevo scordato di averlo messo al mondo in una realtà tanto crudele, sadica e incomprensibile. di fronte a notizie così mi sento impotente: come lo posso difendere?
Deborah dice
L’unica cosa che mi consola è sapere che i piccoli vista l’età non ricorderanno niente delle bruttissime cose che hanno dovuto passare.
Mi vengono le lacrime agli occhi quando vedo la mia piccola di 18 mesi che nonostante alle volte capiti che io alzi la voce perchè ha fatto la monella, la sgridi e la metta in castigo ( MAI al buio , MAI da sola, MAI più di tre minuti )… dopo soli due minuti viene ad abbracciarmi con più amore di prima. E riesce a farmi soffrire e sentire in colpa come mai prima in vita mia!
Mi unisco a quelli che non hanno voluto vedere il video … e spero che quando le piccole vittime raggiungeranno l’età per capire non sia più in circolazione.
Soffro invece per i genitori di questi piccoli angioletti che non potranno dimenticare mai questo orrore. Spero che la giustizia e la vicinanza di tutto l’universo genitoriale riesca ad alleviare il dolore…
MammaEly dice
Dopo questa notizia solo tanta tristezza. Mi sono mancati la forza e il coraggio di approfondire quanto accaduto leggendo i giornali o seguendo la TV perchè…il male ad un bambino è la più orrenda delle ingiustizie e mi sono nascosta dietro un abbraccio al mio bimbo fortunato. Io sono fortunata e questa vicenda me l’ha ricordato una volta di più.
annalisa dice
Purtoppo ho visto il video, con la rabbia sono salite le lacrime e anche io non ho dormito. Ho una bimba di 16 mesi che frequanta il nido e uno in arrivo e al pensiero che le stesse cose possano succedere loro non mi dò pace. Sono inoltre insegnante in un asilo nido a reggio emilia, i migliori del mondo, e mi sento ancora più toccata da questo video perchè per quanto i bambini possano farti perdere la pazienza e per quanto possa essere pesante stare 7 ore al giorno in una sezione queste azioni sono terribili e ingiustificate. Chi fa questo mestiere dovrebbe avere più autocontrollo, senso materno, dovrebbe trasmettere tranquillità, sicurezza e protezione di chiunqe altro.
Sono veramente sconcertata e da mamma se scoprissi una cosa del genere credo che un bel pugno in faccia alle insegnanti lo darei.
arianna dice
Credo non ci siano parole, solo tanta amarezza e sconforto.
Perchè qualcuno sapeva ma ha taciuto, perchè nessuno ha controllato, perchè forse si poteva evitare, perchè qualcuno le ha difese…non lo so, non c’è altro da aggingere.
chiara dice
Ho dentro una tale rabbia che fortunatamente si sta stemperando con le lacrime, poichè se l’avessi qui davanti a me, non so cosa potrei dirle…
Non c’è giustificazione, non c’è spiegazione, non c’è niente da dire.
Quella mamma che ha voluto che venisse reso pubblico il video, perchè è la madre che ha chiesto agli inquirenti di far vedere al mondo che cosa quell’essere ha commesso, ha voluto condividere con tutti il suo dolore.
Se avessimo letto sul giornale che una bambina era stata maltrattata, molti avrebbero pensato a qualche patacca, a qualche urlo, all’esagerazione di cui noi mamme siamo spesso vittime, noi che vogliamo tenere i nostri figlio sotto una campana di vetro, noi che cresciamo bambini vivaci e troppo spesso urlanti, noi giovani mamme, figlie di una generazione che ha avuto tutto…
scusate,scrivo senza filtri, vado fuori tema, e piango… I miei figli non hanno nonni che possano prendersi cura di loro, frequentano i “nidi più belli del mondo”, ma sono le persone a fare la differenza e proprio le persone a volte sanno fare tanto di quel male da mettere in discussione tutte le scelte fatte e i traguardi raggiunti dalla società.
elisa dice
So di dire una cosa controcorrente, però finchè un bambino non parla, non ti sa dire neppure in parte che gli succede, diffidare non è mai male. Meglio i nonni, va là, per chi ha la fortuna di averli!
Quelle maestre sono dei mostri, altro che!
emily dice
mi viene da vomitare, la violenza sui bambini e sugli animali nn riesco a reggerla. anche io ho mandato mio figlio al nido, xkè la sua baby sitter entrava li e così ho dovuto metterlo li, ma c’erano le suore e io nn ho un gran rapporto con le religiose.
orribile orribile
liz dice
Io non ho figli , ma lavoro come educatrice in un nido e questa notizia mi ha lacerato il cuore. Son 2 giorni che sto male , non oso immaginare a quei poveri bimbi a quello che hanno provato in quei momenti.
E ai genitori che li hanno lasciati li , fidandosi delle educatrici e adesso si sentiranno in colpa per molto tempo per non aver “capito”.
In questi casi sono favorevole alla pena di morte , perchè 2 carogne così non meritano altro.
franz dice
Ho pianto anch’io leggendo quello che succedeva là dentro e nemmeno io sono riuscita a dormire. Il video non riuscirei a vederlo. Ma come può un bambino di 7 mesi scatenare quella rabbia e quella violenza? Un bambino che non sa neanche come alzare le mani per potersi difendere? Non so Silvia se le mamme di cui parla mammaemigrata intendessero dire di aspettare la chiusura perchè hanno parlato anche di ‘scontri’ tra mamme che difendevano i proprio figli e mamme che difendevano le ‘bestie’. Capisco che in ogni fatto di cronaca ciascuno elabora la propria opinione e questo fa nascere più schieramenti ma se ci fosse anche solo il minimo sospetto di violenza nei confronti del mio bambino mi metterei subito dalla sua parte e lo difenderei come una leonessa. Spero che queste persone vengano condannate con una pena esemplare, per molti molti anni. Se quando uscissero qualcuno gli spaccasse le gambe dopo avergli infilato un cucchiaino di vomito in bocca, scusate la franchezza, farei un mezzo sorriso di approvazione.
Arianna dice
Io ho ancora negli occhi le scene del video che è girato anni fa della “famosa” babysitter che maltrattava il bambino di pochi mesi affidatole. Questo non credo lo guarderò. Non ce la faccio proprio, mi è bastato leggere la notizia.
Mammafelice dice
Naturalmente tutto questo mi ha toccata molto, come a tutte voi.
Io mi sento ancora abbastanza paralizzata dalla paura, e non sono riuscita ancora molto a pensare lucidamente a tutto questo…
Elisa dice
cara Mammaimperfetta, condivido tutte le tue emozioni e aggiungo anche il sentimento di tenerezza verso le piccole vittime, penso spesso a loro quando sto con i miei bimbi in questi giorni (oggi ho tenuto a casa il grande per stare con loro e per vederli giocare insieme).
Penso a come si siano sentiti i piccoli di Pistoia, a come questa esperienza abbia impattato su di loro, ma penso anche all’amore che ora hanno intorno, alla barriera che ora li protegge dagli orrori.
Tutta la mia solidarietà va ai genitori, che spero trovino tutta la forza e l’aiuto necessari per aiutare i loro bimbi a dimenticare e ritrovare la serenità e la spensierattezza della loro età. E che i datori di lavoro di questi genitori gli diano delle ferie “omaggio” per permettegli di stare tanto tempo con i loro bimbi, giocare con loro, raccontagli storie, accarezzargli, fare scegliere loro se e quanto mangiare….
Non ho guardato il video e non lo guarderò mai, per paura di stare ancora più male e anche per rispetto alle vittime.
igi dice
sono in lista d’attesa per il nido, già è diffcilissimo pensare di lasciare la mia Scricciola a degli estranei, ….non posso dirti che terrore mi fa ora che so di queste cose.
in realtà ne so poco,perchè mi sono tappata le orecchie ed ho chiuso gli occhi, non ho avuto il coraggio di affrontare questa notizia.
…oggi più che mai vorrei avere delle alternative al mandarla al nido, ma non ne ho…
bstevens dice
sono sconvolta e terrorizzata come te. ce l’ho fatta a vedere il video per intiero solo stasera…
Silvia - Improvvisamente in quattro dice
Aggiungo una domanda: ma chi selezione questa gente? Chi dovrebbe fare dei controlli? Come è potuta accadere una cosa del genere?
Silvia - Improvvisamente in quattro dice
Non ho parole. Sono schifata. Nauseata. Arrabbiata. Furiosa. Ho le lacrime agli occhi solo a leggere il tuo post. Io ho sentito la notizia alla radio e poi non ho più voluto sapere niente.
Mi chiedo come sia possibile che esistano persone del genere.
Se dovesse capitare a me, non so se risponderei delle mie azioni, anche se anch’io credo in una giustizia divina.
Una mamma pensa di affidare i propri figli a delle persone qualificate, che hanno studiato, che amano stare con i bambini e poi…
Penso che tutte le mamme che hanno a che fare con asili nidi siano rimaste sconvolte e si stiano interrogando.
Mammaimperfetta dice
Ciao e benvenuto.
Io credo si tratti della solita fuga di materiale dalle redazioni.
Ma è solo una mia ipotesi.
Non posso pensare che la procura si sia messa a spammare video, anche perchè, ripeto, per me si tratta di pornografia.
La privacy però credo sia l’ultimo dei problemi per questi bambini…purtroppo.
gero viccica dice
Condivido la tua scelta di non pubblicare il video.
Però, mi preme sottoporre una mia riflessione.
Quelle riprese (effettuate segretamente dagli organi di polizia), perchè son state diffuse? Non era diritto esclusivo dei genitori, il visionarle? Non è un ulteriore violenza, questa? Alla faccia della privacy e della tutela dei minori…
Scusate, ma devo proprio dirlo: è uno schifo!
Mammaimperfetta dice
@PianoB, tendenzialmente e istintualmente ti direi di no, che non è possibile, che a un genitore attento certe cose non sfuggono che blablabla, però poi, so che un bambino di 3 mesi, uno di 6, uno di 10…cosa possono dire?
Io vivo in una gabbia dorata per quanto riguarda i servizi per l’infanzia e questo un po’ allenta la tensione, però cerco ugualmente di stare all’erta, di cogliere cambiamenti, parole, racconti. Senza esagerare però, perchè i bambini hanno una fantasia fervida, rielaborano molto, alcuni più, altri meno. Bisogna avere un equlibrio psicologico stabile che ti permetta di bilanciare eventuali dubbi e, soprattutto, di ragionare.
Insomma, è un equilibrio precario, bisogna camminare sulle uova sia dell’ascolto non verbale dei bambini sia di quello verbale delle educatrici.
Ora, con due bimbi di 3 e 5 anni, si, me ne accorgerei perchè io domando molto, ma soprattutto perchè PARLANO.
Ma quei bambini non parlano, sono poco più che neonati.
Mamma Imperfetta dice
@Mammaemigrata, io ancora non ho capito se quelle parole siano da intendere in un altro modo e cioè: “potevate aspettare ad arrestarla ad asilo chiuso per non far vivere ai bambini anche questo”.
Voglio pensare che fossero da intendere così, come un gesto di protezione verso i bambini piuttosto che come un gesto di solidarietà alle educatrici, che non mi pare umanamaente concepibile.
Claudia - La Casa Nella Prateria dice
Non ho parole. Non ho davvero parole…
mammalisa dice
Sono sconvolta dagli esordi della notizia, quando c’erano quotidiani che ancora pubblicavano i nomi delle maestre solo con le iniziali. Ho scritto subito le mie sensazioni perchè, rispetto al caso di Rignano, ad esempio, qui si parlava già dei video che erano in mano alla Procura. Quindi si partiva da elementi molto concreti. Ieri poi, leggere i commenti dei genitori all’uscita, dopo che avevano preso visione dei video, è stato straziante, e mi basta, anche senza vedere. Ogni singola parola di quelle descrizioni è un macigno. Le madri solidali con le maestre credo siano quelle che non hanno visto i video. Dev’essere per forza così.
mammaemigrata dice
Nessuno commenta l’intervista alla madre solidale con le maestre? Quella che ha detto “io non ho mai notato niente”, ma soprattutto “non è stato giusto arrestare le maestre così, dovevano aspettare che l’asilo chiudesse?”. Ecco, a me queste dichiarazioni mi indispongono ancora più che gli atti commessi dalle maestre. Che una madre sia solidale con chi fa certe cose ai bambini proprio non dovrebbe esistere.
Silvietta dice
Silvia, grazie. Hai messo nero su bianco anche i miei sentimenti. Sentimenti così dolorosi da straziare il cuore solo a cercare di dargli un nome.
Per queste “persone” solo una parola: vergogna!
pianoB dice
Non ho ancora figli, ma ho pianto solo leggendo gli articoli e l’audio con lo sgomento di un genitore. Immagino lo strazio amplificato per chi ha dei bambini.
Dopo lo shock, però, un dubbio che vorrei girare a voi mamme/papà, perché non avendo esperienza non posso saperlo: è davvero possibile, per un genitore, non accorgersi di nulla, come alcuni genitori che fino al giorno prima del video difendevano le maestre? Sono troppo abituata bene dai blog di voi mamme informate e consapevoli e dalle storie di visite a diversi nidi per scegliere, inserimenti, angolo morbido, dade?
raffaella dice
Non ho parole, perchè non esistono le parole per descrivere quanto è accaduto.Mio figlio non va al nido, sta con i nonni, ma lo sgomento, la rabbia, il disprezzo è lo stesso. Cosa gli farei?…meglio non dirlo…io ci credo nella giustizia…quella Divina però!
Raffaella
Laura dice
Non sono riuscita a leggere tutto l’articolo pubblicato sul sito “La Stampa”.. Sono al lavoro, altrimenti mi sarei messa a piangere e a urlare per il dolore. Poveri bambini! Penso allo strazio che stanno provando i genitori. Speriamo che le persone indagate vengano punite pesantemente. Chi tortura un bambino in questo modo, non merita compassione.
IgorB dice
quando ho iniziato a leggere non ci volevo credere, poi arrivato in fondo è montata la rabbia.
mi sono imposto di leggere anche l’articolo di repubblica, perchè il primo pensiero è stato quello di ignorare, ma non è giusto fare finta di niente.
non oso dire altro. non sono nello stato d’animo giusto. spero che abbiano quello che si meritano. anche di fronte a Dio.
viviana dice
La mia bambina è al nido in questo momento … penso ai sensi di colpa che già pesano sulle mamme quando lasciano questi fagottini nell mani di qualcun’altro… mi mancano le parole