Spesso (e anche volentieri) la domenica depositiamo la prole dai nonni e usciamo a pranzo o da soli o con qualche amico.
Domenica, tristemente sprovvisti di nonni, ma non intenzionati comunque a pranzare in casa, siamo andati a ristorante (Kaprazucca, per chi è della zona. Buon cibo, prezzi equi e Alda Merini come ospite).
Era molto che non uscivamo a pranzo con i bambini, l’ultima volta l’avevo passata a rincorrere il bambino amplificato e dispeptico, (quindi doppiamente incapace di stare seduto) per tutto il locale, osservando mesta gli altrui figli duenni coscienziosamente seduti.
Al nostro ingresso, lo sguardo un po’ cortese, ma anche un po’ ammaccato (miodddio! Due bambini piccoli, per di più maschi!) dei camerieri non è passato inosservato al metal detector della mia sensibilità.
Ci siamo seduti, abbiamo ordinato e…doppia e tripla sorpresa: con l’aiuto di un libro e di un iPod Touch per il geek amplificato, i bambini sono stati seduti dalle 13 alle 15. Abbiamo gustato un pranzo di BEN 4 portate (dall’antipasto al dolce, un lusso!), loro hanno spazzolato con gran gusto i piatti, hanno conversato e si sono divertiti.
Pensavo di dover aspettare ancora qualche anno prima di potermi godere un pranzo senza rincorrerli e invece eccoci qui.
Eccoli qui.
Il tutto è stato anche sapientemente condito dalle parole degli addetti alla sala… “complimenti per questi due bambini: sono bravissimi. E noi ne vediamo tanti di bambini!”.
Si è vero: qui si potrebbe discutere per ore sul fatto che il “bravo bambino” è quello, fondamentalmente, che non disturba, quello che non alza la voce, che non si alza, che non fa capricci, che mangia tutto: insomma, quello che si comporta come un adulto.
Verissimo (e anche un po’ triste). L’ho scritto tante volte.
Ma stavolta, per una volta, non voglio disquisire sulla percezione sociale dell’infanzia ma SOLO godere del primo pranzo tranquillo in un locale pubblico e dei frutti nati da quel po’ di intransigenza educativa (poche regole ma imprescindibili e inamovibili) che ogni tanto mi viene imputata. 🙄
Dopo 5 anni consecutivi ce lo meritiamo?
bstevens dice
azz! un bravo bambino è quello che fa il bambino, senza essere molesto…
Ondaluna dice
Direi di sì, te lo meriti eccome. Anche io domenica sono stata al ristorante, ma certamente non è la stessa cosa. Eppure qualcosa ci accomuna: tanti complimenti per la piccola che è sembrata a tutti una bimba così buona e calma…
Io, come te, non commento. Vorrei poter dire che mi sono semplicemente goduta la domenica, ma essendo ancora così piccina tutto è stato tranne che rilassante. Ma “è stato”, ovvero, siamo ancora in quella fase in cui si esce da casa una volta ogni millennio. Quindi mi prendo il fatto che ci sia stato, e vado avanti, esattamente come fai tu. Però… un brava te lo meriti: per il risultato delle poche e chiare regole, e anche per il coraggio di aver osato.
Micol dice
e godeteveli momenti così!
quando è successo anche a noi, qualche anno fa mi sembrava di toccare il cielo con un dito (ma devo dire che le mie figlie sono state abituate fin da subito ad accompagnarci al ristorante la domenica a mezzogiorno)..
per le riflessioni sul “bravo bambino” alla prossima 😉
Laura dice
Disdicevole??? Direi piuttosto invidiabile! Ricordo il post bellissimo sui vostri nonni….Che fortuna!
Alessandra dice
Ciao Silvia, ti leggo da più di un anno ormai (Marco, il mio mare mosso, tua bellissima definizione per Niccolò, ha un anno e mezzo) e proprio oggi sono reduce da un pranzo massacrante in un ristorante nel quale non metterò piede per qualche anno… Il pargoletto è stato seduto giusto il tempo di uno starnuto, poi è stato tutto un inseguimento sfiancante per la sala, con annessa caduta, mega-livido sulla fronte e pianto con acuti frantumacristalli.
Non posso fare a meno di sentirmi responsabile. Mi rendo conto che questo è il suo temperamento, ma da figlia unica e tranquilla fin da piccola (forse anche troppo), forse non so ancora gestire un bimbo così “iper”.
Anche lui, come il tuo Niccolò, è affettuoso, allegro, sempre pronto ad abbracciare il mondo, ma altrettanto collerico se non succede immediatamente quello che lui si aspetta.
Oggi ho addirittura pensato di rivolgermi a uno specialista, ma credo serva più a me che a lui!
Continua così, la tua sensibilità e profondità d’animo ti rendono davvero speciale nel panorama delle mamme-blog!
Alessandra
Carla dice
Conosco la frustrazione quando “non si comportano bene”, ciascuno secondo i propri standard, quindi l’unica parola da lasciarvi (a tutti) è “complimenti”.
Riguardo alla percezione sociale dell’infanzia giusto in questi giorni mi ci hanno fatto pensare e mi sono resa conto di quanto da adulti si dia sempre un pò troppo per scontato.
Sara dice
Noi abbiamo due bambine, una di 3 anni e una di 15 mesi.
Da quando è nata la prima bambina cercato di mantenere le nostre abitudini, che comportavano cena fuori con gli amici tutti i week-end.
Siamo stati baciati dalla fortuna, con una bambina che ancora adesso quando ha sonno lo dice e si addormenta nel passeggino. Non disturba, mangia e dorme.
La sorellina, come dire, tutta un’altra storia…fino a che è stata immobile nessun problema dormiva come un ghiro, Da quando ha cominciato a capire quello che succede nel mondo e soprattutto a camminare è stato un delirio. Si alza, gira per il ristorante, mangia certo, eccome se mangia….però insomma 15 mesi mica la posso incatenare al tavolo!
Quindi a mio malgrado (all’inizio), abbiamo cercato una baby-sitter per non dover dipendere dai nonni. La cosa migliore che avvessimo potuto fare.
Ovviamente le nostre uscite non sono più così frequenti, e un pò mi dispiace per la più grande che non ha colpe e potrebbe venire con noi, ma per lo meno ogni tanto facciamo uscite da grandi.
Ad ogni modo, non vedo l’ora che anche la + piccola e disperata della famiglia raggiunga un minimo di gestibilità…non manca molto, teniamo duro!
Mamma Imperfetta dice
Laura si, almeno una volta al mese (ma anche due).
E’ disdicevole?
chiara dice
piccole grandi esperienze di vita, “debutti in società” scherza il mio pediatra. come si impara ad assaporare la quotidianità quando hai dei bambini… dal dormire un’ora in più al mangiare una pizza fuori. Credo che tu Silvia ci abbia insegnato qualcosa anche oggi: affrontiamo queste piccole prove quando ci sentiamo pronte: non imponiamo a noi stesse e ai nostri figli i tempi o le abitudini degli altri, perchè, spesso, le cose funzionano quando le facciamo in modo convinto e divertito.
Ha ragione Cristina: quanto mi inorgoglisce vedere che i miei piccoli hanno compreso e rispettano le regole di contesti diversi! Biasimo i camerieri che mi guardano con sospetto quando entro in un ristorante con Luca, ma ammetto (solo perchè non mi conoscete!!!:lol: ) che è proprio la loro approvazione quella che mi dà più soddisfazione….
Laura dice
Complimenti Silvia! Un pranzo così, certo che ve lo meritate. Una domanda: ma davvero a domenica, per pranzo, lasciate i bimbi ai nonni???
Deborah dice
Io invece devo combattere con la paura del mio compagno che non se la sente proprio di sperimentare una cena al ristorante soli con la nostra piccola peste … ( se pensi che anche in casa evita volentieri di cenare nel suo orario perchè dice che lei gli rovina la tranquillità del pasto 🙁 ).
La mia piccola peste ha quasi due anni e non vedo l’ora di cominciare a sperimentarla in mezzo alla gente, per testare le “piu’ o meno acquisite” buone maniere.
Come sempre prendo spunto dalle tue esperienze e prometto che tra qualche settimana vado a cena fuori ! Me lo merito e se lo merita.
Cristina dice
Dirti che ti capisco è davvero scontato ma questo mi viene. Ti avrei voluto vedere gongolante e ripiena di orgoglio mammesco. È davvero una sensazione che va oltre le convenzioni sociali e oltre il buonismo delle frasi dette e ridette sui piccoli d’uomo. Quando ti dicono che son bravi, come dire… Trasudi orgoglio 😉
Mamma Imperfetta dice
Igra, non “uguale” ma il MIO iPod Touch con caricate le applicazioni per bambini.
Igra dice
cosa intendi per iPod touch? uguale a qiello per adulti?
Improvvisamente in quattro dice
E certo che te lo meriti!
Noi ancora niente ristorante….
lauratortadimele dice
uh come ti capisco…. per il geek hai provato con una calcolatrice???? fa miracoli!
arianna dice
Invidia, invidia, invida! Io sono ancora nella fase “rincorro il pupo”, per cui non avendo nonni disponibili il ristorante è bandito.
E chi mi critica dicendo che lo DEVO abituare rispondo cortesemente di andarci lui al ristorante a rincorrere il nano.
wwm dice
qui in america sono molto kid friendly al ristorante, quindi è molto facile.
certo, non ci sono i ristorante belli che abbiamo noi in italia…
cmq, complimenti ai tuoi ometti e a voi genitori! 😀
mamma al quadrato dice
un sacco di refusi nel commento precedente 🙁
mamma al quadrato dice
Evviva! I piccoli al ristorante per me sono ancora un tabù (ce li avrò portati forse tre/quattro volte in tutto). I miei hanno 21 mesi e sono fermamente convinta che per godermi un pranzo o una cena fuori io debba lasciarli a casa. Naturalmanete non sono mancate “discussioni” in proprosito con parenti e amiche che la pensano diversamente da me…