Ho concluso un intenso periodo di lavoro (che ricomincerà tra pochi giorni), denso di ansia e responsabilità, di cui nessuno (o quasi) sembra accorgersi e ho festeggiato in autogestione, con una giornata di ferie dedicata interamente a Matteo. Io e lui. Senza il piccolo vandalo.
Siamo andati a fare il vaccino, si è fatto forare due volte senza una lacrima, si è preso il suo “diploma di coraggio” (lodevole questa attenzione dei sanitari) e poi l’ho portato dove lavoro.
Volevo che vedesse dove passo le ore della mia giornata, che concretizzasse il mio quotidiano “vado a lavorare”, ripetuto ogni giorno come un mantra da quando ha 10 mesi. L’ho fatto sedere sulla mia sedia, ha osservato il pc, ha arricciato il nasino felice davanti alla sua macchinina parcheggiata sulla scrivania e alla loro foto che vive in bacheca. Ha dato un volto alle persone che sente chiamare per nome da anni.
Dopo il pranzo tête-à-tête siamo andati, lista alla mano, a comprare quel che manca per il grande inizio scolastico.
Ha scelto i quaderni, il temperino, le matite, le gomme, le scarpe per l’ora di ginnastica. Ha voluto tutto con il faccione del suo supereroe preferito. Io non volevo, poi ho pensato che anche io da piccola avevo la cartella di Holly Hobbie e avevo anche l’astuccio, ho riflettuto in chiave di comunicazione e sono arrivata alla conclusione che per un introverso, timoroso e timido, avere Ben10 sulle spalle, sul banco e sotto la matita lo aiuterà forse a rompere il ghiaccio con i compagni di classe, ho pensato che già gli sta cambiando la vita e forse potrei evitare di mettermici anche io con qualche stupido partito preso, ho pensato che lui non chiede mai nulla, che non mi ha mai piantato un capriccio per un gioco, ho pensato che chissenefrega, corredo di Ben10 sia!
Ora restano da acquistare solo i “numeri in colore” (altrimenti detti? Regoli? Mah! Speravo nel metodo Bortolato, a dire il vero -sarebbe stata la volta buona anche per me-, ma ci adatteremo, che già quest’anno è tanto se troveremo le sedie in aula!).
Il diario che desiderava lui era esaurito, per cui, a degna conclusione di questa intensa ed esclusiva giornata di shopping, siamo andati a cercarlo altrove, in un grande negozio che vende anche e soprattutto giochi. L’ha scelto, ha fatto un giretto tra i giochi, ha preso in mano un Barbapapà e ha detto: “mamma, hai voglia di comprare una cosina anche a Niccolò?”.
Questo è lui. Musone e affettuoso, insofferente e generoso, geloso e amorevole, piccolo e grande.
Abbiamo svuotato un ripiano dell’armadio, creando un angolino tutto suo, impilato libri e quaderni, annusato gli astucci nuovi e ci siamo messi in attesa. Lo so, avevo giurato qui, altrove e a me stessa che mai avrei pianto il primo giorno di scuola. No, non io.
Posso ritrattare preventivamente? 🙂
Buon inizio, omino.
rosa dice
mi hai commossa. ho pensato alla mia piccola di 13 mesi di là nel suo lettino che in questi giorni è stata avviata -da me- al nido e mi sono commossa. perché è piccina. e piccina resterà sempre nel mio sguardo, anche quando si avvierà -da sola- verso il suo primo giorno di scuola. perché vorresti non vederlo piangere mai nella difficoltà un figlio, ma sai che devi essere prima genitore e poi anche mamma.
Plotina dice
sono giorni bellissimi quelli prima del primo giorno di scuola… ti sei concessa uno splendido regalo nel vivere tutto questo con calma grazie ad un giorno di ferie.
e l’hai fatto anche al tuo bimbo…
Amalia dice
Secondo me, una lacrimuccia scenderà! 😉
twins(bi)mamma dice
mi spaventa il consumismo a tutti i costi, all’eta dei piccoli soprattutto ma la tv viene vista, gli amichetti si frequentano e certe abitudini si acquisiscono comunque e perchè privare la mia principessa delle cose di hello kitty o il mio principe di ben 10? Bè quest’anno ancora non chiedono se non qualche sporadico giocattolo di questi personaggi….vedremo in seguito…o all’inizio della scuola …temo
ANGELA dice
che meravigliosi e commoventi ricordi stai lasciando a e per i tuoi bambini.
me li immagino fra 30 anni, quando genitori a loro volta andranno a leggere queste “perle”.
ti seguo sempre con molto piacere
LGO dice
Buon inizio.
E’ un momento importante, piangere fa bene.
E anche avere un ripiano della libreria solo per le cose di scuola 😉
ines dice
che dolcezza! e concordo sull’aver ceduto a Ben10…non so cosa abbia questo tizio, non ho mai visto il cartone se non qualche spezzone su internet per capire chi fosse, ma anche il mio piccoletto ne va matto…e’ un timidone insicuro e forse il fatto che Ben10 sia un ragazzino che sconfigge i mostri li fa sentire piu’ forti?
Mamma Cattiva dice
Secondo me ha capito i tuoi intenti e non ne abuserà. Mi riferisco al tuo capire le sue esigenze di identificazione e ad assecondarle. Ci vuole la giusta via di mezzo.
In effetti quella winx che ho avuto la tentazione di buttare l’ho nascosta 😉 E’ che mi fa orrore…Ben Ten è più simpatico…
Murasaki dice
Almeno lui ti chiede Ben10… toccasse a BUH! probabilmente chiederebbe le Winx …
:oups:
federica dice
Che bello il tuo post.
francesca brancati dice
Posso capire come ti senti! Tra una settimana la mia piccola (in realtà ora grandicella da quando è nata la sorellina di 5 mesi) comincia la Scuola Materna e non essendo andata al Nido, è la sua prima esperienza scolastica. Sono sicura che l’inserimento non servirà a lei quanto a me per abituarmi al fatto che comincia ad allontanarsi da casa. Si può fermare il tempo?
Elisa dice
Mi sono venute le lacrime aglio occhi dall’emozione suscitata dalle tue parole e dal tuo ometto. Io già so che al primo giorni di asilo (questo 20 settembre) io sicuramente sarò distrutta e Lui… il mio piccolo resta un incognita. Ieri provava il grembiulino e mi diceva: “guarda mamma mi sta bene! è proprio bello”; e lì nel negozio i miei occhi si sono riempiti di lacrime… :love:
In bocca al lupo per la nuova avventura!
Elisa
Cristina Fiore dice
Piangerai come un salice. E sarà bellissimo!
Daniela dice
Anche il mio “grande”(relativamente parlando)ha cominciato la scuola poche settimane fa. MI piacerebbe confrontarmi con mamme di bimbi che vanno alla scuola elementare in Italia(noi siamo in Scozia). Ad esempio, il mio bimbo indossa l’uniforme: pratica ed economica da comprare, io ne sono felice. Lui va a scuola dalle 9 alle 3, secondo me e’ tanto…e solo 45 minuti per mangiare!!!!E in prima elementare, pur con questo orario, ha gia’ i compiti!Torna a casa stanchissimo, secondo me e’ assurdo, da mamma e da maestra lo trovo contoproducente. Ma molte mie amiche pensano sia essenziale…Qui possono scegliere la cartella, ma niente portapenne, matite, colori etc, tutto viene fornito dalla scuola e anzi, portare a scuola portapenne, matire, diari etc e’ addirittura proibito perche’causerebbero confronti e invidie. I genitori gioiscono:-). ps Hai fatto benissimo a cedere su Ben Ten, il mio piccolo conformista ha voluto Toy Story e la mamma ha detto si per gli stessi motivi tuoi. Ciao, dani
MammaNinja dice
Molto bella e dettagliata la descrizione di quella che per Matteo rimarrà sicuramente una bella giornata che magari racconterà ai suoi amichetti 😉
Leggendo la descrizione di Matteo ritrovo molto me stessa da piccola….e forse un pò anche adesso 🙂
un saluto
Blanche dice
Ciao Silvia,
hai fatto benissimo ad accontentarlo. L’infanzia è bella anche perché si hanno degli eroi… e’ più triste, dopo, quando anno per anno gli eroi li perdi per strada; ma se ti è rimasto dentro qualcosa di buono, invece degli eroi scopri i valori positivi che ti hanno lasciato.
A proposito… NON piangere non è un valore 🙂 Lascia andare queste lacrime dolcissime e goditele una per una.
Stasera vado a comprare il grembiulino per il Cucciolo, e piango già adesso. Di gioia infinita.
Ti abbraccio,
B. inunlaghettocomesempre
Claudia-cipi dice
Io da piccola ero quella con il materiale “alternativo” (mai capito se fosse un problema di soldi o di convinzioni, e chiederlo ora mi sembra sciocco) e ci stavo parecchio male. Anche perchè ero (e sono ancora, sotto sotto) parecchio timida ed insicura e già mi sentivo inferiore agli altri, avere l’unico zaino non “di marca” in tutta la classe (e forse anche tutta la scuola) è stata una mazzata.
Hai fatto bene a comprargli Ben10, soprattutto per il primo anno. Quando sarà più grande ed inserito nell’ambiente scuola guarderete anche al consumismo.
giringirella dice
Hai fatto piangere me… che non c’entro niente e di figli non ne ho…. penso proprio che non potrai evitare di piangere!!!!
Da ex-timida e introversa approvo la tua scelta pro-Ben10… importantissimo per un timido potersi sentire parte di un gruppo… o almeno non sentirsene escluso a priori…
Io alle medie ero una “paninara”… ora odierei… ma all’epoca per me è stato molto importante poterlo essere!!!!
quasimamma dice
E io quest’estate mi sono rifiutata di comprarle la maglietta di Ben10..
Ho fatto male? Ma era proprio brutta.. e poi diamine lei è una femmina, ha tre anni, e nemmeno lo vede sto cartone! Non ho ancora capito come fa a sapere chi sia!
Mammafelice dice
Sono molto d’accordo quando dici che l’identificazione è importante: certe volte vogliamo combattere le nostre battaglie consumistiche sulla pelle dei nostri bimbi, senza pensare che invece, da piccoli, anche un personaggio dei cartoni animati può essere fonte di identificazione, può far gruppo, può aiutare i più timidi ad inserirsi.
Penso sempre chec’è tempo da grandi, per combattere le battaglie dei grandi. Da bambini, lasciamo che facciano i bambini!