Domande
Gent.mo Dottore,
sono la mamma di un bel bambino di nove mesi, che a causa del suo sonno irregolare sta conducendo me e mio marito sull’orlo di un bell’esaurimento. Se può essere d’aiuto o se può centrare qualcosa, il bimbo è nato sottopeso e piccolino (2,115 kg per 42,5 cm) a causa di un problema di AOU e di placenta. Comunque già dopo il primo mese pesava 3,800 e, nel tempo, ha continuato a crescere poco ma costante (ora 8,560 kg per 68 cm). I primi tre mesi ha patito fortissime coliche notturne e diurne, un vero strazio che durava ore e che gli impediva di dormire: abbiamo consultato vari pediatri pensando ci fosse anche un problema di reflusso, ma insomma…dopo tre mesi abbiamo risolto le coliche ma non il sonno.
Fino a novembre il bimbo si svegliava spesso ma era facilmente riaddormentabile. Mangiava ancora ogni 3 ore circa e, verso le 5, la giornata cominciava. A novembre però sono iniziati raffreddori che si sono protratti in maniera costante fino ad inizio febbraio circa: quindi, pianti, lavaggi nasali continui e in pratica notti in bianco.
Ora sta bene…ma la situazione non accenna a migliorare, anzi. Durante il giorno il bimbo è tranquillo ed allegro. Dorme pochetto (un’ora la mattina presto e un’ora a pranzo) ma non ci sono problemi. Addormentarlo la sera è quasi sempre abbastanza facile e viene messo a letto (nel mio) verso le 20-20.30. Ma già poco dopo, il sonno è disturbatissimo: si sveglia di continuo, spesso anche ogni 20 minuti, piagnucola e si lamenta e, verso mezzanotte, inizia quasi sempre una crisi di pianto che si protrae per un paio d’ore. Proviamo a cullarlo, prenderlo in braccio, a volte dargli latte…si acquieta un attimo e, dopo 15-20 minuti, siamo al punto di partenza. Alle 4.30 non ha più sonno e non vuole più stare a letto. Insomma, abbastanza un delirio.
Sto meditando per rimedi drastici come il Nopron, di cui ho sentito parlare ma che non conosco: so però che, nonostante non sia più in commercio in Italia, sia facilmente recuperabile in farmacie Svizzere o Francesi che lo spediscono con corriere (e decuplicando il genere il prezzo…ma a questo punto dormire per me è fondamentale). Ho una pediatra per la quale è tutto un “Porti pazienza, crescerà”, si tratti di forti coliche, insonnia per mesi, raffreddori che durano da novembre a febbraio e via dicendo. Vorrei un Suo parere in proposito.
La ringrazio moltissimo per l’attenzione.
Una mamma semi-molto-del tutto-disperata (o quasi).
Risposta
Cara mamma semi-molto-del tutto-disperata (o quasi),
il suo è un problema estremamente comune come può leggere da un’altra domanda sull’addormentamento a cui ho risposto poco tempo fa. Partiamo dal fatto che il suo bambino è nato di basso peso ma assolutamente adeguato per non subire ricoveri prolungati e quindi problemi legati a una lunga permanenza in ospedale. Da quello che lei mi descrive i primi 3-4 mesi sono scorsi abbastanza regolarmente e tutto è cominciato in corrispondenza di raffreddori e infezioni delle alte vie respiratorie.
In quel caso era assolutamente normale che il bambino fosse irritabile vista la difficoltà respiratoria che normalmente si accentua nelle ore notturne e la possibile otalgia che spesso si accompagna a queste forme. Il fatto che lui si addormenti abbastanza facilmente non è un indice affidabile perchè infatti già dopo qualche decina di minuti inizia a lamentarsi. Una possibile spiegazione è che, dati i mesi passati con svariati problemi respiratori, lui associ adesso una spiacevole sensazione al lettino e tenda quindi a avere un sonno irrequieto e disturbato che lo porta poi a rinunciare completamente a completarlo.
Il consiglio che le posso dare e di cercare di insistere e resistere nel tenerlo nel suo lettino usando una tecnice graduale di estinzione con una certa fermezza. Da quanto mi dice la sua Pediatra è tranquilla quindi avrà escluso eventuali otalgie o altre cause di dolore nel bambino. Credo che la perseveranza in questo caso debba essere la vostra regola nel tentare di raggiungere il risultato. Magari ne pagherete le conseguenze per alcune notti ma poi dovreste raggiungere un risultato accettabile.
Per quanto riguarda il Nopron è stato usato in modo estensivo ma non toglie il problema del risveglio. E’ un farmaco che agevola l’addormentamento ma la cui durata di azione è piuttosto breve. In una situazione del genere non ne vedo una grande utilità.
Non posso fare altro che augurarle buon lavoro e buona fortuna.
Dott. Francesco Torcetta – Pediatra
Moira dice
Salve anche io sono una mamma “disperata” …ho una bimba di16mesi che da quando è nata non ha mai avuto un sonno regolare ne di giorno ne di notte …la notte ogni mezz ora si sveglia sia che dorma nella culla sia nel lettone e si muove in continuazione come se avesse qualcosa di doloroso ma la pediatra dice che sta bene ..nn sappiamo cosa fare perché niente sembra funzionare e noi siamo sempre più stanchi…
Elena dice
Olivia, puoi indicare per favore il nome del prodotto usato? Grazie
Elena, mamma stanca di Leonardo
olivia dice
ANCHE MIO FIGLIO AVEVA PROBLEMI DI RISVEGLI NOTTURNI CHE A VOLTE ARRIVAVANO A 5-6 VOLTE…IN FARMACIA MI CONSIGLIARONO UN PRODOTTO COMPLETAMENTE OMEOPATICO DA ASSUMERE 3 VOLTE AL GIORNO…COINCIDENZA O NO E’ STATO TRANQUILLISSIMO GIA’ DALLA PRIMA NOTTE….ORA ALTERNA NOTTI IN CUI DORME FINO ALLA MATTINA ED ALTRE NELLE QUALI SI SVEGLIA DUE O TRE VOLTE…..
Franceso Torcetta dice
Buongiorno Cristina,
mi aspettavo un commento di questo tipo su un argomento così dibattuto. Credo però che problemi come questo vadano discussi con toni meno intransigenti e assoluti. Io non ho assolutamente consigliato il metodo estivill che ho letto ma non condivido totalmente. Credo però che in ogni argomento vada colta la parte che può aiutare in situazioni che altrimenti sembrano irrisolvibili. E’ abitudine dei Pediatri in genere il prendersi cura non solo del bambino ma anche della comunità nella quale il piccolo stesso vive cercando di cogliere eventuali problemi anche potenziali o in possibile divenire. In casi come questi penso che vada applicato un pò di buon senso lasciando spesso da parte polemiche che abbiamo letto e riletto negli anni passati su questi argomenti e che hanno lasciato tutti sulle stesse posizioni di partenza. Queste polemiche non giovano a nessuno proprio perchè sembrano dialoghi tra sordi senza ascolto. I libri che lei cita sono interessanti e utili ma verosimilmente possono non essere condivisibili totalmente. Infatti la comunità è divisa nelle due fazioni. Io non sposo nessuna delle due cause anche perchè vere basi scientifiche (in termini di lavori clinici corposi e che diano evidenze forti) non mi sembra che ce ne siano e se mi sbaglio le chiedo scusa. Il Pediatra in questa rubrica tenta di dare dei consigli e Le assicuro che le poche righe che vengono scritte vengono accuratamente pesate e dosate secondo le evidenze scientifiche. Lo scopo è sempre quello di evitare di seminare terrore. Per esempio la American Academy of Pediatrics sconsiglia il co-bedding (dormire nel lettone) in quanto legato a possibile aumento di SIDS (morte improvvisa) mentre il co-sleeping (dormire nella stessa camera) funziona e anzi può anche essere positivo.
Quello che vorrei evidenziare è il fatto che il bambino (sempre dopo i 5-6 mesi) può dormire e anzi dovrebbe dormire nel suo lettino vedendolo come un luogo amico e superando il distacco fisico dalla mamma. Questo obiettivo non deve essere raggiunto con l’orologio alla mano contando i secondi ma adattando a ogni bambino una maniera tranquilla di arrivare alla meta. Non si hanno bambini sereni se i genitori stessi non sono sereni e su questo credo che Lei sia d’accordo. Nella mia professione ho imparato che esistono alcuni punti fermi in questi argomenti ma che tutto il resto vada adattato a chi abbiamo davanti come genitori e come figli. In tal senso si muove la mia risposta nel provare a indicare il metodo dell’estinzione in modo graduale ma convinto senza esagerazione.
cristina dice
Buongiorno, mi chiamo Cristina, sono mamma, psicologa e psicoterapeuta, mi sono specializzata al Gaslini di Genova ed ho lavorato in Ospedale presso la Psicologia e la Neuropsichiatria Infantile. Mi sento vivamente di dissentire in maniera totale con il pediatra. I metodi di estnzione graduale, tipo Estevill, sono assolutamente ed irrimediabilmente dannosi. Prego ogni professionista di documentarsi benissimo prima di dare consigni, soprtattutto se non concernono la loro area specialistica. In merito a ciò suggerisco alcune letture chiarificatrici sui danni seri che portano tali tecniche e ricordo inoltre l’importanza di incentivare l’istinto materno, piuttosto che dare dictat di nullo valore scientifico e che altro non fanno che togliere autonomia ai genitori, che vengono indirizzati a sperare in magivhe risoluzioni e senza conseguenze. I metodi di estinzione graduale funzionano senza dubbio, ma a quale prezzo?? In sintesi solo le madri depresse o tossiche si comportavano così, prima che specialisti suggerissero queste tecniche. Spiegazioni più esaurienti potranno essere trovate in : “Facciamo la nanna” della Fresco, “e se poi prende il vizio” Bortolotti, “Una base sicura” Bowlby. Margot Sunderland eminenza di psicologia infantile nel suo Science of Parenting vanta i vantaggi del co-sleeping ed illustra i rischi x il cervello del bambino di metodi di estinzione graduale tanto in voga ultimamente.
Scusate la rapidità del messaggio. Spero, vista la serietà del sito, che lo pubblichiate nonostante sia di opinione contraria al vostro articolo. L’importante è che se si vogliono informare i neo-genitori, almeno che le informazioni siano corrette. Rimango a disposizione per qualunque eventuale chiarimento.
Chiara dice
Vorrei mandare a questa mamma la mia solidarietà, i miei bimbi hanno cominciato a dormire a 14 mesi e ricordo bene la frustrazione e la depressione di quei 28 mesi… Io ne sono uscita togliendo loro la tetta notturna e seguendo un po’ i suggerimenti di Tracy Hogg, ma probabilmente hanno cominciato a dormire per un qualche motivo che sanno solo loro!
Forza e coraggio!
Chiara
giorgia dice
Non sono contro o a favore. Se qualcuno ti giudicherà non sarà di certo chi ha avuto un figlio che non dormiva. Matteo ha iniziato a dormire a 2 anni e mezzo, ora che ne ha 3 si sveglia solo 2 volte a notte (acqua e pipì).
Ti assicuro che in quei 30 mesi la mia vita è stata da delirio, ho dormito anche dal benzinaio mentre mi facevano il pieno.
In bocca al lupo, di cuore.
gio