Domanda
Gentile Dottoressa,
mi chiamo A. e sono la mamma di E. di 7 mesi.
Vi ho già scritto circa due mesi fa perché la mia bambina allora non riusciva proprio ad addormentarsi nel suo lettino, e tantomeno sola, inoltre “soffriva” di veri e propri risvegli notturni ed era assolutamente necessaria la mia presenza per farla riaddormentare, così io mi ritrovavo a dovermi alzare anche 7/8 volte per notte.
Con tanti consigli e rassicurazioni da parte della Dott.ssa Marcella Agnone, sono riuscita a trovare un giusto equilibrio con E., adesso si addormenta da sola nel suo lettino nella sua cameretta, ci sono giorni in cui ci mette due minuti e non si fa sentire, altri in cui ci mette un po’ di più ed io devo entrare continuamente a rassicurarla e tranquillizzarla perché piange disperata, inoltre non è ancora in grado di notte se si sveglia, di riaddormentarsi…
Da un mesetto a questa parte ho notato che fa più fatica ad addormentarsi anche mentre siamo in giro, mostrando segni di forte nervosismo urlando e piangendo.
Mi rivolgo a lei perché poco tempo fa una mia amica le ha scritto per un problema tipo questo, lei le ha consigliato una miscela di fiori di Bach che sta prendendo e che stanno facendo effetto.
E. è sempre stata una bambina bravissima, si svegliava di notte solo per una/due poppate, tanto che al terzo mese l’ho spostata nella sua cameretta (prima dormiva nel suo lettino in camera con mamma e papà), da lì sono iniziati i risvegli notturni di cui le ho parlato.Con tanta pazienza e tante letture, abbiamo trovato un giusto equilibrio per cui E. riesce ad addormentarsi più o meno da sola, comunque sempre nel suo letto, nella sua cameretta.
I risvegli ci sono anche se meno frequenti, a volte ha bisogno del mio aiuto per riaddormentarsi, a volte no.
E fin qui direi che va benissimo, io sono la mamma, la sua ancora, e credo che a 7 mesi sia giusto in alcuni momenti che lei si aggrappi ancora profondamente a me. Un bel giorno però anche E. si scopre individuo!!!
Giustamente trova il modo per farsi sentire e notare, scopre il fantastico mondo dei capricci, e tira fuori un gran bel caratterino…
È qui che chiedo il suo aiuto.
Ho notato che è molto nervosa, noi abbiamo sempre cercato di darle delle “regole” o meglio abitudini, per crearle una sorta di routine nella sua giornata, quale può essere l’orario dei pasti, del pisolino pomeridiano e della nanna alla sera.
Se per qualsiasi motivo scappa l’orario o la giornata si svolge in maniera diversa magari facendo cose che la eccitano un po’ di più come giochi, una cena fuori a casa dei nonni ecc.ecc…subentrano delle vere e proprie crisi di nervi.
E. non è in grado di stare da sola (attenzione, la mamma è seduta sul divano nella stessa stanza o al massimo in cucina di fianco a lei) sul tappetone o sulla sdraietta, e via a piangere! Mangia la pappa a tavola con noi, quando tocca a noi mangiare lei rimane sul seggiolone così che possiamo stare tutti insieme ma sono altre crisi! Per non parlare del momento in cui ha sonno, allora li è incontenibile piange disperata sia a casa che fuori…..
Forse sarò matta io, o con troppe pretese, spero che me lo dirà lei, io vorrei sperare che questa sia soltanto una fase, scoprire che è una persona, forse, è affascinante ma anche difficoltoso, comporta tanti cambiamenti ed emozioni difficili da gestire e controllare, ma lei non era così, io e mio marito non siamo due persone nervose, per principio non urliamo mai, e anche se molti mi dicono che è piccola e non capisce io cerco sempre di spiegarle le cose più e più volte, perché credo fermamente che se li abitui al dialogo e ad ascoltare sicuramente sarà tutto più semplice.
Mi dispiace vederla mentre cerca di lasciarsi andare al sonno e non ci riesce ed urla, mi dispiace vederla piangere per un nonnulla perché non le do le attenzioni che cerca, forse ho sbagliato io, lei è la mia vita, non sono stata capace di dosare il mio amore e così posso averla resa insicura? Si può sentire abbandonata?
Non ci capisco più niente…non so se c’è un rimedio per tutto questo, credo che su tante cose dovrò lavorarci da sola, ma se ci fosse la possibilità di aiutarla a rilassarsi un pochino…!
Grazie mille per avermi ascoltata aspettiamo sue notizie
A. ed E.
Risposta
Buongiorno A.,
intanto mi fa piacere sapere indirettamente che la situazione di E., la sua amica, si sia rasserenata. Ringrazio anche lei per la fiducia che ripone nel mio intervento. Veniamo alla piccolina.
Come giustamente mi ha raccontato, è vero che E. è in una delicata fase di svincolo e adattamento a nuove situazioni, ed è altrettanto vero che queste vengono affrontate dai diversi bambini in modalità proprie, in base al loro temperamento.
Però mi ha ben descritto questo imponente bisogno di attenzioni della piccola E., che sussiste anche se voi siete lì vicino a lei. La vicinanza fisica non le basta, perché esige costantemente un contatto concreto. Questo mi fa subito pensare a un preziosissimo aiuto floreale: HEATER.
La signatura di questo fiore è proprio indicata per il “bambino bisognoso” che è in ciascuno di noi, ma a maggior ragione funziona benissimo nei bambini quando hanno uno spasmodico bisogno di essere al centro dell’attenzione e lo fanno in tutti i modi possibili (pianti, capricci, desiderio di stare in braccio..). Credo che le difficoltà di Emma siano in prevalenza dovute alla disarmonia di questo suo aspetto (che quando disarmonico nei bimbi, li fa percepire come piccoli “tiranni” ) che si riflette nelle varie sfaccettature della sua giornata (dalla nanna, al gioco, alle relazioni con gli altri). Da quello che mi ha riferito mi sentirei di consigliarvi proprio quest’unico fiore in miscela, facendoglielo prendere 4 gocce per 4 volte al giorno (ovviamente preparato senza brandy, ma con aceto di mele) direttamente in bocca tramite un cucchiaino, oppure diluite in poca acqua, come preferisce.
Sento però di suggerire una miscela anche per lei A., per permetterle di sostenere E., con coraggio e determinazione (l’avventura di essere genitore mette a dura prova le nostre energie fisiche ed emotive!).
Si faccia fare dall’erborista in miscela i seguenti fiori:
RED CHESTNUT – per la preoccupazione tipica del genitore nei confronti dei figli, che sento trasparire dalle sue parole
WALNUT – facilitatore dei cambiamenti e delle fasi di svincolo mamma bambino
PINE – per placare i sensi di colpa rispetto alle mille domande che lei si pone (“Mi dispiace vederla mentre cerca di lasciarsi andare al sonno e non ci riesce ed urla, mi dispiace vederla piangere per un nonnulla perché non le do le attenzioni che cerca, forse ho sbagliato io, lei è la mia vita, non sono stata capace di dosare il mio amore e così posso averla resa insicura? Si può sentire abbandonata?”)
Li prenda anche lei 4 gocce per 4 volte al dì (nel suo caso, a meno che non stia ancora allattando, può farli fare normali, col brandy come conservante)
Vedrà che questa sinergia floreale mamma-figlia avrà degli ottimi risultati.
Mi tenga aggiornata sugli sviluppi e mi scriva se ha ulteriori domande.
Un abbraccio a entrambe.
Virginia Cioni – Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in floriterapia
virginiacioni dice
Buonasera Anna,
mi spiace che la risposta che ho dato abbia dato luogo a dei fraintendimenti.
Lei ha pienamente ragione nel dire che uno dei bisogni primari del neonato è il contatto con la mamma, la quale deve rispondere in maniera adeguata, per permettergli di avere la certezza che esiste ed è lì per lui, permettendogli di crescere sano e sicuro.
Per il bambino appena nato il pianto è l’unico modo conosciuto di relazionarsi col mondo, che nel suo caso corrisponde alla madre come protezione, calore, affetto, cibo, cura… c’è da dire però che man mano che il bambino cresce, viene meno quell’aspetto simbiotico per cui si sente una cosa sola con colei che lo ha messo al mondo, così possono emergere già i primi aspetti temperamentali, e l’uso del pianto per richieste specifiche che man mano vengono apprese (e non sempre sono bisogni vitali in senso stretto).
Nel caso di E., a 7 mesi, si tratta di attraversare con delicatezza un primo periodo di svincolo importante… si tratta di uscire dalla simbiosi in cui è vissuta fino ad ora, dentro la quale, giustamente, la mamma esisteva per lei, era “sua” e viveva in funzione dei suoi bisogni. Adesso invece si comincia a far spazio a nuovi momenti (a volte per le mamme può significare il rientro al lavoro o anche la libertà di stare sul divano mentre il bimbo è lì vicino) e in questa fase, quale bambino, fra la possibilità di stare sempre fra le braccia della mamma e non starci, sceglierebbe la seconda soluzione? Purtroppo questo non è sempre possibile…ma non era mia intenzione suggerire ad A. di trascurare la sua bambina, anche perché dalle sue parole mi sembra una mamma attenta ai più piccoli cambiamenti che avvengono nella sua bimba. Ha ragione lei sul fatto che di libri e teorie sul da farsi ce ne sono milioni, ma io credo molto nella capacità di ogni mamma di conoscere più di chiunque altro il suo piccolo, quindi, i rimedi che suggerisco, sono semplicemente dei sostegni per tornare serenamente a un equilibrio che ogni madre sa essere quello più giusto per il suo bambino, perché costruito giorno dopo giorno, con gesti, attenzioni e cure quotidiane. Riconosco però anche la possibilità per ogni genitore, di esprimere dubbi o perplessità sui comportamenti del figlio, di temere che vi possano essere “capricci”, di essere liberi di dire “sono stanca, sono preoccupata…” sono “imperfetta”, proprio come sottinteso dallo spirito del blog al quale partecipo con entusiasmo.
Spero di essere stata più chiara, e le chiedo anche di comprendere che ciascuno di noi fornisce delle risposte nei limiti che le parole narrate ci consentono, non potendo purtroppo effettuare un’osservazione e conoscenza diretta, e che, come le mamme, a volte anche noi professionisti possiamo essere “imperfetti”, ma è l’umiltà di riconoscerlo che ci può migliorare.
Anna dice
Salve, non era fretta, non avevo capito. Mi scuso perchè uno dei browser che uso quando navigo dal cellulare (è raro che riesca ad aprire il pc) fa in quel modo quando scrivo nei form, per me andava bene se lo editavi.
In ogni caso la parte buona è questa:
Scusate se mi permetto, ma sono esterrefatta e incredula della lettera della madre e della risposta della psicologa.
E io che ho sempre pensato che il bisogno primario di un neonato è il contatto.
E ho letto pagine e pagine dove si dice che un neonato non fa capricci, ma esprime attraverso il pianto- l’unico linguaggio che ha- i suoi bisogni, che se adeguatamente soddisfatti ne faranno un adulto sano forte e indipendente.
Grazie.
Saluti.
Mammaimperfetta dice
Ecco Anna il commento come appare.
Meritava un editing perchè non si capisce granché, ma data la tua fretta, lo pubblico così com’è.
Mamma Imperfetta dice
Ciao Anna.
Intanto buongiorno.
In 3 anni di blog non ho mai “cassato” nessun commento e non vedo il motivo per cui dovrei cominciare dai tuoi.
Avrai notato il modo in cui era venuto pubblicato. Con una parte di testo sotto senza senso. Prima di pubblicarlo va editato. È nelle bozze e non appena avrò il tempo di pulirlo lo pubblicherò.
Anna dice
Vorrei cortesemente conoscere il motivo per cui il mio commento, inviato ieri sera, è stato cassato. Grazie
Anna dice
Scusate se mi permetto, ma sono esterrefatta e incredula della lettera della madre e della risposta della psicologa.
E io che ho sempre pensato che il bisogno primario di un neonato è il contatto.
E ho letto pagine e pagine dove si dice che un neonato non fa capricci, ma esprime attraverso il pianto- l’unico linguaggio che ha- i suoi bisogni, che se adeguatamente soddisfatti ne faranno un adulto sano forte e indipendente.
dulto sano forte e indipendenteadulto sano forte e indipendent adulto sano forte e indipendenn adulto sano forte e indipendeun adulto sano forte e indipend un adulto sano forte e indipeno un adulto sano forte e indireno un adulto sano forte e indirnno un adulto sano fortguatamente soddisfatti ne faranneguatamente soddisfatti ne farandeguatamente soddisfatti ne faràe adeguatamente soddisfatti oamente soddisfattinguaggio che ha- i suoi bisogni, che sggio che ha- i suoi bisognttraverso il pianto- l’unico linguaggiattraverso il pianto- l’unico linguagg attraverso il pianto- l’unico linguage attraverso il pianto- l’unico linguame attraverso il pianto- l’unico limitime attraverso il pianto- l’unico kingrime attraverso il pianto- l’unico jim neonato non fa capricci, ma esprimn neonato non fa capricci, ma espriun neonato non fa capricci, ma espr un neonato non fa capricci, ma essun neonato non fa capricci, ma essin neonato non fa capricci, ma espio neonato non fa capricci, ma espiodn neonato non fa capricci, ma espioun neonato non fa capricci, ma essi un neonato non fa capricci, ma esse un neonato non fa capricci, ma drhe un neonato non fa capricci, ma eho letto pagine e pagine dove si dice ci ho letto pagine e pagine dove si dice a
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