Domanda
Gentile dottoressa,
volevo chiederle alcune cose, forse troppe relativamente a una grossa problematica che non riesco a digerire.
I miei figli avevano 5 anni e 14 mesi quando il mio adesso ex marito ha scelto di andare a vivere con un’altra persona.
Il mio ex marito é stato giudicato dagli psicologi affetto da immaturità cronica. egoista ed egocentrico ha scelto una vita comoda, lontano dalla fatica della famiglia (figli che mugolano etc)…
Io dopo due anni di atroce dolore – mio e dei bambini – ho incontrato un uomo splendido che ha quasi la mia storia… e anche lui due figli.
Le domande sono le seguenti, forse un pò dirette ma ci lavoro da tempo e non riesco a venirne a capo:
– sono gelosa dei miei figli e del tempo che passano con questa donna che io non riesco a perdonare per come non ha lasciato che il mio ex riflettesse nemmeno un attimo da solo.
– non smetto di provare rabbia nei confronti di lei, quando invece dovrei ringraziarla perchè con lui non ero felice (violento e egoista non pensava mai né a me né a noi)
– temo che accettando la situazione, che pure vedo i bambini stanno vivendo piano piano come normale, possa inviare un messaggio non voluto: quando la vita presenta delle difficoltà, scegliate la strada più facile da percorrere… facile fare il padre 2 giorni la settimana!!! e riposarsi come ci pare il resto del tempo.
– temo che lui falso e ipocrita come è possa far credere che io sono stata la stronza che non l’ha saputo capire e che invece la tipa che ha trovato ora gli sa stare accanto… mentre invece io sono la poveretta che ha cercato di amarlo come una matta… nonostante tutto. (lei non sa che l’ha tradita con me un sacco di volte… e non sarò certo io a dirglielo)
– lui vive con lei e prende i bambini quando gli spettano e quando gli pare, quando vuole viene a casa mia e se ne va quando gli pare…
– io vivo sola con i bambini perché con il mio compagno e i suoi saremmo sei e non sarebbe possibile convivere in casa mia…
So che non ci sono vincitori né vinti… che ci sono solo sconfitti e quelli sono i miei figli, ma il mio ex alla fine ne esce quasi riabilitato mentre io sono la rompi scatole che li chiama per dormire, per lavarsi, per mangiare e per fare i compiti…
– so che dovremmo vivere felici e contenti ma mentre il mio ex e il mio compagno possono parlarsi etc io quella là non la posso tollerare perché è colei che ha distrutto i miei sogni e la mia famiglia
Spero trovi il tempo per darmi un aiuto e di non essere stata troppo lunga.
Risposta
Carissima,
comincio da una frase che hai posto all’inizio: “… ci lavoro da tempo e non riesco a venirne a capo”.
Bene, sei pronta: il lungo discorso che mi hai fatto mi fa pensare che sono tanti i temi intorno ai quali hai riflettuto, e sui quali sei pronta a lavorare.
Che tu non riesca a venirne a capo dipende solo dal fatto che finora hai pensato a fare tutto da sola, ed invece serve un aiuto, qualcuno che ti dia una mano a vedere le cose da altri punti di vista, e soprattutto che ti faccia sentire più leggera.
Forse proprio l’esserti rivolta a me segna il fatto che sei pronta ad affrontarle!
La vita talvolta è davvero difficile, ma questo non significa che tu non abbia le risorse per fronteggiarla, e soprattutto per trovare il tuo equilibrio e la tua pace.
La pace, e la libertà che ne consegue, deriva dal perdono: non quello etico, religioso, permeato da buonismo, ma quello che serve a te stessa, a renderti una persona libera.
Con la tua rabbia, invece, resti legata al tuo dolore, al tuo ex, alla “lei” in questione, con nodi che non sono utili a te né ai tuoi figli. Per liberartene, è tempo che tu cominci a lavorare su te stessa, e per te stessa. E’ tempo di mollare le ancore.
Ti dico questo perché capisco l’importanza di cominciare a “digerire”, e ricominciare a “nutrirti” di altri aspetti della vita: uno stomaco in indigestione, infatti, non può godere del buon cibo che la natura ci dona!
Il perdono, però (ribadisco: non per il bene di lui, ma per il tuo), non è affatto una strada facile da percorrere, perché ti fa incontrare ferite ancora aperte, dolori recenti, fallimenti che ancora vedi sotto un’unica luce.
Per questo ti suggerisco di farti aiutare da qualcuno che possa “portare i tuoi pesi per un pezzo del tuo cammino”: un professionista che ti sostenga, ti aiuti a vedere cose nuove, che ti aiuti a liberarti del peso di questo recente passato che ti impedisce di camminare a testa alta e con serenità.
Riguardo alla condivisione della genitorialità col tuo ex, ti rammento che ci sono figure professionali deputate proprio alla tutela di entrambe le figure genitoriali, e dei bambini stessi: se qualcosa non dovesse funzionare, puoi rivolgerti a loro, perché vengano rispettati gli accordi previsti dalla separazione.
Sul timore di essere rompipalle, ti rassicuro come tante volte ho già fatto: ai bambini servono regole chiare e ben definite, e anche se li vediamo sbuffare, soprattutto in un contesto come quello della separazione (conflittuale, aggiungerei) apprezzano la chiarezza e l’ordine quotidiano più di quanto pensiamo.
Questo tuo timore, tra l’altro, mi fa pensare ancora di più al fatto che ti serve qualcuno che ti aiuti a ricostruire la fiducia in te stessa, non solo come donna, ma anche come mamma: credo tu stia facendo un buon lavoro, ma sei giustamente ferita ed impegnata a guarire dal tuo dolore, per renderti conto che i tuoi figli ti apprezzano, ed il tuo comportamento non farà passare nessun messaggio “sbagliato” nei confronti della vita.
Se proprio vogliamo guardarla da questo punto di vista, una mamma serena, fiduciosa, e libera (dal dolore, dal rancore, dai conflitti) è per loro l’esempio più sano che la vita possa offrire loro.
La gioia di vivere si insegna gioendo: per questo ti invito a farlo.
I sogni talvolta diventano incubi, le famiglie si distruggono e si ricostruiscono, la serenità talvolta sembra perduta per sempre… ma la vita tende sempre a ripristinare il suo ordine, e anche dalle macerie può tornare a sbocciare un fiore, un sorriso, una nuova vita.
Ti faccio i miei auguri, e spero tu possa presto mollare le cime, e navigare finalmente in acque più serene.
Fabio dice
Scusate, mi dispiace per ciò che è successo ma..resto allibito di fronte all’affermazione “nella separazione..nessuno aiuta noi donne”…????…cioè….vi viene lasciata una casa, l’intero arredamento, spessissimo chiedete alimenti da capogiro, spesso avete la possibilità di non far vedere a noi padri i figli che sono anche nostri…Non vi fermate mai a pensare quanto sia difficile per un padre separato (spesso magari senza colpe e che è stato magari lui stesso tradito) tirare a fine mese con mutui, spese condominiali, spese per mangiare, bollette ed alimenti?? E la ‘legge’ italiana permette tutto questo!…..Michela scusa, se il tuo ex ora è presente con i figli, non dovresti esserne solo contenta?, probabilmente prima soffrivate entrambi e lui agiva così male perchè non si sentiva nel posto giusto, poi ha deciso di andarsene, non dovresti essere solo felice anche per questo fatto? Ora hai anche tu un nuovo compagno, a che serve covare ancora tutto questo odio? Questa conflittualità nuoce soltanto ai bambini, loro capiscono e sentono molte più cose di quanto noi adulti possiamo immaginare…mi trovo perfettamente d’accordo con la Dott.ssa Marcella…..perdonare!….mettere da parte l’orgoglio, che ne ha rovinati più lui che il petrolio, pensare a ricostruire e dare serenità ai figli, spesso uniche vere vittime delle separazioni…questo è il mio pensiero
Federica dice
Michela leggere la tua storia mi ha commossa non poco. Forse perchè più o meno assomiglia alla mia e forse perchè anche la reazione ed i pensieri si avvicinano. Anch io le ho provate tutte ma non c è verso, ogni volta ricevo pugnalate da lui e dalla sua famiglia. L unica mia risorsa di vita è mia figlia di 5anni. Io vivo per lei. Ho solo 33 anni e non ho più voglia di vivere la spensieratezza che dovrebbe essere, non riesco più ad aprire il mo’ cuore e spesso fingo benessere per non dispiacere gli altri. È un inferno. Cerca di farti forza con il tuo nuovo compagno. Per quanto sia difficile riponi anche in lui la speranza di uscir fuori da quel vortice. So quanto sia difficile accettare quel tipo di situazione e te lo dice una che ha che fare con un bugiardo cronico che nega di fronte all evidenza tutto. Persino che vive con un altra e che fa dormire mia figlia in mezzo a loro e tante altre bruttissime cose. Cose eticamente sbagliate. Ma in tutto questo non voglio che a soffrirne sia mia figlia e, sebbene lei di appena cinque anni sia estremamente giudiziosa e molto attaccata a me e riconosca spesso atteggiamenti poco carini del padre, io posso solo sperare che sia lei da grande a prendere le sue decisioni. Nel frattempo mi batto per la sua educazione e mi dedico a lei incondizionatamente. E quanto è difficile nei momenti no subire i colpi di lui e cercare di essere serena per lei.. Sono brava magari a dare consigli, ma per me stessa sono una frana. In bocca al lupo.
michela dice
La ringrazio davvero di tutti i suggerimenti.
la sua risposta è preoccupante perchè io DA SUBITO mi sono fatta aiutare…
sopratutto per i bambini. Forse non è servito.
Stamperò e studierò con attenzione tutti i suoi suggerimenti.
Ora sto meglio.
sto cercando di concentrarmi su me stessa e di fare del mio meglio con i bambini a prescindere dal resto.
resta il dubbio che i bambini possano farsi ingannare dalle bugie del padre che ORA gli offre una vita di divertimenti (prima gli offriva solo la sua assenza).
resta il dolore di un amore che si poteva forse salvare… passerà mai?
la sua donna non è felice, nessuno sarà mai felice con lui…
gli accordi della separazione non vengono rispettati e nessuno aiuta noi donne… chi denuncia spesso ci rimette la pelle…
quando il grande mi chiede di stare con il babbo di più è come una pugnalata al cuore, so che è un bene, ma mi manca e ho paura che me lo metta contro… ho il terrore che gli racconti una versione della ns separazione che farà credere a mio figlio che io sia un mostro con il quale nessuno potrà essere felice!!!
mi scusi per la presente