Le cellule staminali contenute all’interno del sangue cordonale si stanno confermando sempre più di grande importanza in ambito medico. Queste cellule, dopo essere state raccolte dal cordone del neonato alla nascita, possono essere conservate in banche del cordone ombelicale.
Grazie alla conservazione del cordone ombelicale, o meglio del sangue cordonale, le cellule in esso contenute possono essere conservate in biocontainers a -196°C per oltre 20 anni mantenendo intatta la loro vitalità e la loro abilità di generare cellule appartenenti ad altri tessuti e organi1.
Il sangue del cordone ombelicale ha caratteristica di unicità e, a differenza del sangue circolante, non si rigenera durante il corso della vita. Ne consegue, che il sangue del cordone può essere raccolto solamente una volta, cioè alla nascita. Per questo motivo la scelta della conservazione del sangue cordonale deve essere compiuta dalla famiglia con la massima attenzione e particolare riguardo dovrà essere riservato alla scelta della biobanca in cui conservarlo. Importanti parametri da valutare nella scelta di una biobanca sono senza dubbio numero di campioni conservati e numero di trapianti effettuati in quanto indicatori diretti dell’esperienza e della qualità della biobanca nel conservare correttamente il sangue cordonale, assieme al possesso di certificazioni di qualità fra le quali la GMP.
Oltre a questo, la presenza di un comitato scientifico rafforza ulteriormente le credenziali della banca. Durante la fase di scelta, la famiglia deve anche assicurarsi che la società le metta a disposizione strumenti per la sua tutela legale e patrimoniale. In questo contesto è consigliabile la sottoscrizione di un contratto di diritto italiano che rispetti sia il regime fiscale del nostro Stato che la normativa di riferimento Europea. Massima garanzia è rappresentata dalla presenza di coperture assicurative atte a garantire la conservazione del cordone ombelicale in caso di insolvenza della biobanca.
Sorgente è attualmente l’unica società ad offrire in Italia questo tipo di assicurazione che, in dettaglio, garantisce la conservazione del sangue cordonale per 50 anni. Ulteriori parametri, come servizio attivo 365 giorni l’anno, diritto di recesso e supporto domiciliare, contribuiscono nell’aumentare il livello della qualità del servizio di conservazione del cordone ombelicale offerto.
I parametri sopra descritti sono riassunti nella seguente tabella.
Parametro |
Perché è importante |
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Qualità della Bio-Banca |
N° di trapianti |
Evidenza pratica della riutilizzabilità del campione |
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N° di campioni conservati |
Indice di esperienza e solidità |
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Certificazione GMP |
La più autorevole certificazione internazionale per le staminali |
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Direzione Scientifica autorevole |
Con il proprio nome fa da garante sulla qualità della bio-banca |
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Tutela del Cliente |
Contratto di diritto italiano |
Maggiori tutele giuridiche per le famiglie italiane |
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Subentro della Bio-Banca |
Doppia tutela legale, italiana ed estera |
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Copertura Assicurativa |
Garanzia di continuità della conservazione |
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Servizio Offerto |
Servizio Continuo |
Preserva la qualità del campione dopo il parto |
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Assistenza Domiciliare |
Supporto diretto alle famiglie |
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Diritto di Recesso |
Poter scegliere se conservare o meno in caso di bassa qualità del campione |
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Tabella 1. I parametri da valutare per la scelta della biobanca in cui conservare il sangue cordonale del proprio figlio.
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Note 1. Broxmeyer HE: Cord blood hematopoietic stem cell transplantation In StemBook Community TSCR, Ed., May 26, 2010 |
bietolina dice
ahhh ecco dello streptococco non me l’avevano detto…ed ero anche io positiva… da qui capisco che non erano seri!!!
Alla fine …si… al di la che stavo costruendo casa e appena acceso appiccato azionato il mutuo se sero convinta veramente i soldi li trovavo….
Per il prossimo figlio mi informo meglio…
Mamma Imperfetta dice
Per quanto mi riguarda, purtroppo, quando sono nati i miei figli, ancora le biobanche non c’erano (quando è nato Matteo, nel 2004 ancora era presto e nel 2006 si stavano delineando le prime linee guida). Sennò, l’avrei fatto, in fondo si tratta di investire qualche risparmio (nemmeno tanto ingente). Poi mi ero informata per la donazione del sangue cordonale ma…al primo giro è nato di sabato (non era garantito il servizio nei fine settimana) con un cordone minuscolo (dunque inutilizzabile, in ogni caso) e al secondo giro, con lo streptococco, non si può. :-S
bietolina dice
Io mi ero informata per curiosità presso un’altra agenzia
poi mi hanno abbastanza tartassata dopo avermi dato le prime informazioni…
i soldi che chiedevano erano davvero tanti e comunque con una gravidanza a rischio come la mia ed imprevedibile alla fine ho lasciato correre, ma queste informazioni sono molto importanti grazie