Una vita in salute va costruita fin dalla nascita. Il futuro del bambino inizia con la prevenzione neonatale. Lo screening neonatale fornisce indicazioni utili per dare al bambino un’alimentazione e delle cure personalizzate sulla base del suo profilo genetico.
Negli ultimi anni la medicina ha fatto enormi progressi nella diagnosi e nel trattamento delle principali malattie, ma la prevenzione resta tuttora la miglior cura che abbiamo a disposizione. Per essere efficace, la prevenzione deve iniziare fin dai primi mesi di vita, attraverso l’adozione di semplici accorgimenti che permettono al bambino di crescere sano. Molte coppie che hanno a cuore la salute del proprio bimbo scelgono di avvalersi di servizi professionali di analisi genetica, come lo screening neonatale offerto da Sorgente Genetica. La procedura per la raccolta del campione è semplice e indolore: è sufficiente raccogliere un po’ di saliva del bambino con un tampone buccale e inviare il tutto a un laboratorio specializzato e certificato, che eseguirà l’analisi nel massimo rispetto della privacy. L’esame genetico è in grado di rilevare nel bimbo la presenza di fattori che possono provocare non solo fastidiosi disturbi, ma anche malattie molto gravi sia in età giovanile che in età adulta, malattie che però possono essere efficacemente prevenute adottando particolari accorgimenti nella cura del bambino.
Lo screening neonatale di Sorgente Genetica, ad esempio, individua la presenza di una eventuale intolleranza al lattosio: in questo caso, il bimbo potrà essere allattato normalmente, ma dopo i primi anni di vita potrebbe avere difficoltà a digerire latte e derivati. In conseguenza di ciò, questi alimenti dovranno essere ridotti o esclusi dalla dieta del bambino alla comparsa dei primi sintomi. Dallo screening neonatale è possibile ricavare altre informazioni utili: la predisposizione alla celiachia è particolarmente rilevante, perché recenti studi indicano che il bambino geneticamente predisposto ha la possibilità di ridurre notevolmente il rischio di ammalarsi in futuro. Sulla questione si è pronunciata la Società Europea di Gastroenterologia e Pediatria¹, che in questi casi consiglia di introdurre nella dieta del bambino piccole quantità di glutine tra il quarto e il sesto mese di età, un semplice accorgimento che potrebbe ridurre il rischio di insorgenza della celiachia anche in età adulta. Altri gravi problemi di salute possono essere efficacemente prevenuti grazie allo screening neonatale: l’uso di antibiotici adeguati al profilo genetico del bambino può annullare il rischio di sordità indotta da farmaci, mentre opportuni trattamenti farmacologici possono evitare danni a fegato e polmoni nei soggetti predisposti e permettere a chi soffre di emocromatosi di condurre una vita assolutamente normale.
Per maggiori informazioni: www.sorgentegenetica.it
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Ufficio Stampa Sorgente Genetica
¹Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition 49:112–125 # 2009 by European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition and
North American Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition
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