Amore viscerale.
L’ho già scritto. Amore viscerale è un accostamento di termini che non può essere riferito e ispirato ad altro che non sia la maternità.
Significa amare qualcuno dal profondo delle viscere. E l’amore viscerale per antonomasia è quello materno, la sensazione potente e unica che ti regala un essere umano che si forma, cresce, vive all’interno delle tue viscere.
È come un battito d’ali.
Sentirai come un fruscio.
È inconfondibile.
Sarà come una carezza.
Sentirai un soffio.
No.
La realtà è che i primi movimenti percepiti sono indescrivibili. Si può cercare di paragonarli a qualcosa di già conosciuto, a una sensazione già provata. Ma un paragone resta tale. Non è una descrizione fedele. Ma una similitudine.
Come la maggior parte degli eventi legati alla maternità (la ricerca di un figlio, il test, la prima ecografia con battito, il travaglio, il parto, il primo sguardo, la prima poppata…) non è MAI come ti hanno raccontato.
Non è né meglio, né peggio. Semplicemente è qualcosa di unico.
Io l’ho sentito prestissimo. Impossibile -mi dicevano- non sei nemmeno di 14 settimane. E invece era lui e il giorno seguente la prima percezione, avevo l’ecografia e ne ho avuto conferma. Chiudevo gli occhi e dicevo “si muove ora vero?”. Era vero.
Ciascuno ha i suoi tempi, i suoi modi e le sue sensazioni. Io non ero preparata perché mi avevano detto che fino alla 20^ non l’avrei sentito. Non era vero.
Com’è? Cosa si sente?
Non so e non voglio descriverlo. Come ho detto prima, per ciascuna madre è un momento unico, irripetibile, inenarrabile. Inutile sforzarsi di tradurre in parole un’emozione che solo, forse, il più capace e virtuoso scrittore potrebbe fare.
Sentire che una minuscola vita si sta agitando dentro di te, sentire che dentro la tua pancia scalcia e si rotola, vedere che dentro di te si succhia il pollice, quando è lungo ancora solo 5,5 cm, beh…come si può tradurre a parole una tale emozione?
Pochissime volte nella vita capita di provare uno tsunami simile, tanto meraviglioso da poter diventare anche spaventoso. Si, a me è successo anche questo: mi sono spaventata: davanti a tutta questa vita pulsante, ho avuto paura. Di non saperla custodire, amare, rispettare. Di non essere sufficientemente consapevole. Di aver preso una decisione poco ponderata.
Ma, come sempre, sono loro ad accompagnarci verso la consapevolezza piena. E ogni volta che, da quel giorno in poi, lo sentivo muoversi, a mio modo, gli rispindevo, lo accompagnavo a passeggio attraverso la mia pancia, facendogli seguire la mia mano, ci giocavo, provavo a comunicare. E mi sono resa conto che la consapevolezza piena e profonda c’era. Lo amavo.
Solo non è “indolore” scontrarsi con un essere umano che cresce, si forma, si muove, mangia, singhiozza e si succhia il dito…dentro te.
Non è indolore. Ma cosa, di faticoso, meraviglioso, raro, difficile…cosa è completamente indolore? Cosa di così prezioso passa scivolandoci addosso senza che ci facciamo domande?
Potersi fare le domande è la più bella libertà dell’essere umano. È ciò che distingue, con nettezza, l’uomo dall’animale. E la sostanza di una vita che pulsa dentro le tue viscere è il più potente detonatore di interrogativi. Dunque, di umanità.
Sono piena di vita, ergo sum.
*****
E voi? Avete voglia di raccontare com’è stata la prima volta che l’avete sentito muovere?
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¹ “Clementina (14/04/1992-23/02/2003), una bambina che si credeva magica e che nonostante la malattia diagnosticatale all’età di 4 anni, ha potuto vivere una vita assolutamente straordinaria…” CONTINUA
sonounamma dice
Hai descritto perfettamente le emozioni che ho provato io quando l’ho sentito per la prima volta dentro di me. E’ una sensazione unica e indescrivibile e quello che ti hanno raccontato diventa “niente” paragonato alla percezione che avverti, anche solo per un secondo.
Monica dice
Il modo poco retorico con cui tu racconti la maternità anche quando parli d’amore. Ecco la tua unicità. Saper approfondire, andare al fondo, non solo ironizzare (come il 90% delle altre blogger). Dar voce all’amore senza ridondanza. Beh, non ci riesce nessuno. Sei unica.
Veniamo al tema: i movimenti.
Io credo di essere atipica perchè fino al sesto non ho sentito nulla. Sai quante eco al PS in 6 mesi? Non sentirlo fino a tardi è pazzesco. È come essere sempre alla decima settimana. Vive? Batte? Si muove?
Però hai ragione: sono sensazioni che è anche inutile sforzarsi di narrare. Soprattutto agli uomini, aggiungo io. 😉
Tania dice
La prima volta mi sembrava che mi si “ingrovigliassero” le budella! :biggrin:
E’ stata una sensazione che definirei strana. Poi e’ arrivata la consapevolezza che era una vita che cresceva… e’ ho iniziato ad amare sempre piu’ qs esserino… ogni volta era un tuffo al cuore :heart:
L’esperienza della gravidanza mi ha regalato emozioni che mai mi sarei aspettata. Sono arrivata a pensare che la vita di una donna non sarebbe degna di essere vissuta senza la maternita’… e sono arrivata a dire che ogni donna meriterebbe di provare le sensazioni che ho provato… qs solo x farvi capire quanto fossi appagata, realizzata, felice e di qs stato! (e anche piacevolmente stupita)
Ora le emozioni sono altre. altrettanto magnifiche e uniche…
Certo e’ dura essere madri, ma ora so cosa vuol dire AMARE!
E la mia vita non avrebbe senso altrimenti!
:heart:
Simona dice
La prima volta (al quarto mese) non ero sicura che fosse lui, stavo mangiando della cioccolata e sentii questa specie di “piccola centrifuga” nella pancia: Il mio Carlo, che adesso ha quasi otto mesi, me ne diede la conferma poche mattine dopo, precisamente la mattina di Pasqua, svegliandomi con due calcetti molto ben assestati!
Quando poi è nato non mi è mancato il pancione, nè il fatto di non sentirlo più, ero felice che fosse lì con me; ma ebbi una bruttissima senzazione – non so come descriverla, diciamo… di vuoto – quando il gine per controllare se qualche giorno dopo il parto l’utero fosse tornato a posto mi fece l’eco: vedere su quel monitor che la mia pancia era vuota mi diede molta tristezza.
laura dice
la prima bimba l’ho sentita al 7 mese, con la seconda dopo la morfologica al 5 mese è stato stupendo peccato che quando nascono non li senti più dentro di te e tutto questo ti manca
DANIELA dice
La mia piccola Giorgia che nascera’ tra circa un mese si è fatta sentire molto prima di suo fratello, aspettavo quel momento ogni secondo della giornata e della notte, ne avevo appena perso uno e anche se le eco ecc andavano bene sentirla muovere mi avrebbe dato la certezza che stava bene, che il cuore batteva, che cresceva. Finalmente sento il classico calcetto e mai dimentichero’ il senso di sollievo e gioia provato, eccola, era li viva e sana (ho avuto fino a quel momento il terrore di perderla) e ora che sono a 35 settimane mi domando:”ma quando si ferma?” perchè rispetto al fratello si muove di continuo e ora che manca sempre meno al nostro incontro inizio gia’ a provare nostalgia per il mio pancino, per questo averla qui dentro dentro di me e sentirla muovere e veder la pancia assumere “strane” forme, non vedo l’ora di vederla ma ho anche gia’ tanta nostalgia…..!
elena dice
18/08/2007….pomeriggio tardi, il tuo papà faceva tanto rumore con una sega elettrica e tu …. toc toc hai bussato al mondo, sì in quel momento ero il tuo mondo ed io e solo io (sorpresa terrorizzata felice incredula) e nessun altro potevo sentirti ed allora ho pensato “non è uno scherzo sono veramente incinta!!!”.e poi è subentrata la commozione a pensare che ero l’unica testimone del tuo movimento. Descriverlo??? Non si può, è come un piccolo segreto sussurrato all’orecchio non si puo tradire rivelandolo…………..
Sara dice
Ero in ufficio. Ho guardato la mia collega e ho esclamato: “Si è mosso!” (che poi in realtà sarebbe stato corretto “Si è mossA” ma ancora non si poteva sapere). E subito dopo ho pensato che -non so bene perchè- mi dispiaceva che quel momento così speciale fosse arrivato lì, seduta alla scrivania davanti a un pc.
Mi avevano detto che i primi movimenti sono come bolle d’aria che scoppiano nella pancia.
La verità è che per me i primi movimenti sono come…nulla. Non so dire nulla. So solo che è sembrata una magia.
silvia dice
Il primo figlio non voleva farsi sentire :blink: …gia’ in pancia era un rompiscatole!!
Ma quando i movimenti hanno iniziato a farsi chiari sono iniziate le emozioni vere.
Credo sia stato quello il momento in cui ho davvero capito che aspettavo un bambino.
Con la seconda e’ stato un tuffo al cuore.
Si e’ fatta sentire prestissimo e mi mi ha fatto commuovere.
Cosa si sente? bo?! Non saprei descriverlo. O forse non voglio descriverlo perche’ e’ qualcosa di mio e solo mio. :wub:
bietolina dice
La prima volta è stata davvero una cosa inaspettata ,proprio non me lo aspettavo… è stata una bellissima sorpresa…
ricordo come fosse ieri…il suo colpetto sul mio fianco sx…un colpo secco come se da dentro qualcuno avesse voluto avvisarmi di qualcosa “hey tu”…. è stato davvero bello!!!ecco questa è una delle poche cose che mi manca del portare la panci! :heart: :heart: :heart:
Francesca dice
Stupore, ecco la parola (imperfetta) che sintetizza quello che ho provato quando Dario (il mio pupo di tre mesi) s’è mosso la prima volta. Erano settimane che aspettavo di sentirlo muoversi dentro di me, ma lui s’è palesato tardi non ricordo a che settimana, ma sicuramente dopo il 4 mese. Ed è stato come un’epifania, una rivelazione, il palesarsi di qualcosa fino ad allora solamente visto attraverso un monitor, ma che diventava finalmente reale e concreto. 😀 una sensazione come dici tu indescrivibile.. :heart: