Dal 27 aprile al 15 luglio Mellin vi invita a raccontare la vostra storia di mamma (compilando questo form) sul sito Cuore di Mamma.
Per ogni storia raccontata Mellin devolverà il contributo di 1€ alla Fondazione Onlus Magica Cleme che offre a tutti i bambini in cura e alle loro famiglie un momento di svago.
Più nel dettaglio, il vostro aiuto contribuirà a dare il via a “Matita Magica“: un progetto di arte terapeutica tenuto da Dario Brivio che per un giorno alla settimana si impegnerà a seguire i bambini ospedalizzati andandoli a trovare direttamente in corsia, dando loro supporto e svago attraverso un progetto di disegno e scultura che proseguirà per alcuni mesi.
E da oggi puoi seguire Mellin e le sue iniziative sulla nuova Pagina di Facebook.
Il secondo commento al post sull’iniziativa è di Bietolina, del blog Il Nido di Ale, che scrive:
La prima volta è stata davvero una cosa inaspettata, proprio non me lo aspettavo… è stata una bellissima sorpresa
La percezione dei movimenti è davvero personale. Il bambino inizia a muoversi attorno alla 7° settimana, ma ovviamente non lo si può percepire così presto. Io, come dicevo, li ho sentiti entrambi molto presto, ma c’è chi non sente nulla fino al sesto mese, ne parleremo, magari, in uno dei prossimi post.
Ricordo come fosse ieri il suo colpetto sul mio fianco sinistro, un colpo secco come se da dentro qualcuno avesse voluto avvisarmi di qualcosa “hey tu”. E’ stato davvero bello!
In effetti è proprio così. I movimenti fetali sono una comunicazione unica che si instaura tra la mamma e il suo bambino. Si può imparare e comunicare con il bimbo nella pancia sapete? È una tecnica particolare, si chiama “bonding prenatale”, è un legame empatico che unisce la mamma al suo bambino, se la madre ascolta e risponde ai segnali che lui le manda.
È un legame che in parte avviene consapevolmente, in parte è inconscio. Un dialogo, un processo di attaccamento che diventerà poi la base di tutti i rapporti futuri del bambino.
Ecco questa è una delle poche cose che mi manca della gravidanza!
A me, invece, della gravidanza manca tutto. Adesso non la vivrei nello stato di grazia che avevo quando aspettavo Matteo e Niccolò, perché sono cambiate tante situazioni, ho 37 anni e non più 30, insomma, sarebbe diverso. Le fatiche dei primi mesi, il caos di due bambini piccoli, le notti insonni, no, questo non mi mancherà, ma la pancia, quella si.
Quando sei incinta non ti senti mai sola: esiste un dono più prezioso di questo?
Guardate che carino questo video. 😉
E tu? Racconta la tua storia QUI, pochi minuti e aiuterai chi aiuta.
ARTICOLO SPONSORIZZATO
Lascia un commento