Domanda
Buongiorno dottore,
sono molto disperata non so come fermare mia figlia che sta traumatizzndo la sua bambina di 10 mesi.
Dal primo giorno di nascita fino al 31 marzo 2013 io assistevo la bambina giorno e notte. Mia figlia passava pochissimo tempo con la picola ogni tanto la bambina si svegliava la notte io mi alzavo e spesso la portavo ad allattare da mia figlia: ho messo tanto impegno perchè mia figlia allattasse.
Dal primo di aprile mia figlia è andata a casa sua e ha cominciato a sperimentare sulla neonata un certo programma che “addestra a dormire” da sola nel suo lettino. Voglio precisare che dalla nascita io mettevo la picola a dormire già nel suo lettino, solo che prima la facevo adormentare coccolandola, cullandola tra le mie braccia e cantandole una ninna-nanna.
Ho scoperto per caso questo metodo perche il 9 aprile mi ha riportato la bambina avvisando che si ferma per la notte, dicendomi che sta applicando questo metodo e che la bambina piangerà ma io non devo assolutamente entrare nella stanza, dice che avrebbe pianto 15 minuti e poi avrebbe smesso.
Quello che io osservato è stato orribile: la bimba continuava pingere con strilli disperati. Io non riuscivo a sopprtare e ho cominciato a piangere pregando lei di prendere la picola.
Lei si è arrabiata con me, accusandomi di aver interrotto il suo metodo, ha preso la picola è se n’è andata a casa sua.
Da quattro notti non riesco a dormire. Sono sicura che sbaglia ma non so come fermarla e nemmeno quali consequenze potrà avere sullo sviluppo psico-emotivo della bambina.
Per favore mi puo dare la sua oppinione, agari fa bene come dice mia figlia: io certamente non posso credere perche mia figlia sia poco sensibile.
Spero tanto che la sua risposta magari mi auti ad avere le idee piu chiare.
Cordiali saluti.
Nonna – Mamma disperata
Risposta
Cara Nonna e mamma disperata, la sua mail mi ha emozionato per la sensibilità e l’angoscia che contiene.
L’argomento sonno è uno dei più difficili da affrontare per i genitori e, di conseguenza, anche per i nonni. L’addormentamento dei bambini è sempre un motivo di discussione tra madre e figlia e tra nonni e genitori in genere. I nonni hanno già terminato il loro ruolo educativo con i figli e, sui nipoti, tendono a riversare il lato più tenero senza preoccupazioni educative spinte. Questo però non significa che i nonni non debbano essere ascoltati e interpellati, specie se a loro sono affidati i bambini per l’assenza lavorativa dei genitori.
Francesco Torcetta dice
Care tutte, è bello leggere le varie opinioni. Opinioni ma non verità assolute, questo è il punto della situazione. Ogni bambino è diverso da un altro come esattamente ogni adulto lo è dall’altro. La variabilità individuale è la fortuna della specie umana e la capacità che ci permette di evolvere. Sull’argomento sonno si è scritto tutto e il contrario di tutto; va benissimo leggere e provare a conoscere ma è anche correttissimo avere un approccio naturale secondo il proprio carattere e la propria attitudine. La medicina è una scienza non perfettamente esatta già nella sua parte organica. In questi argomenti l’esattezza non esiste. Concludo quindi come mi capita di fare durante le giornate di lavoro: cercate di capire i figli e non seguire pedissequamente delle regole; adattate ciò che leggete. Vostro figlio e vostra figlia sono individui unici e come tali vanno trattati con approccio individualizzato. Questo è ormai l’approccio dalla prematurità estrema in poi.
Francesco Torcetta
arianna dice
Io proporrei gli stessi testi che hai citato. Proporrei di ascoltare la mamma di questa bambina. Vuole applicare il metodo Estivill perchè non ce la fa più? E’ solo molto stanca? E’ stata consigliata da qualcuno? Una bambina di 10 mesi ha dei risvegli che sono assolutamente fisiologici, ma mi piacerebbe tanto sentire la sua voce, credo sia fondamentale.
mammaimperfetta dice
Grazie per le vostre opinioni.
Intanto, vi linko qui la Pagina dedicata al sonno di questo blog
https://www.mammaimperfetta.it/2009/03/07/il-sonno-dei-bambini/
Io credo che il modo migliore per parlare a questa nonna sia quello di proporre alternative valide a Estivill, in modo che a sua volta possa portarle a sua figlia.
E’ solo così che si crea un circolo virtuoso di sostegno.
Da parte mia, io potrei consigliare queste letteure, per me illuminanti:
– Bésame Mucho di Carlos González
– Genitori di giorno e… di notte di William Sears
– E se poi prende il vizio di Alessandra Bortolotti
– Facciamo la nanna di Grazia Honegger Fresco
Voi cosa consigliate?
valeriascrive dice
mi correggo: mia figlia ha due ANNI. non due mesi 🙂
valeriascrive dice
applicato con mia figlia a 4 mesi, dopo un mese e mezzo di notti praticamente insonni.
ha pianto tre sere, la prima dieci minuti e le altre due e’ andata a diminuire.
Ha funzionato, dorme tutta la notte, noi genitori anche.
Ora ha 2 mesi, e’ una bambina serena che si addormenta da sola.
Non e’ stato cosi’ traumatico come mi aspettavo ne’ come tutti pensano.
Credo che ognuo debba trovare la propria via, se la mamma e il papa’ sentono che e’ giusto alzarsi di notte tutte le volte che il figlio piange, che lo facciano. Io sentivo che avrei potuto dare di matto. Per me di notte si dorme. E le ho insegnato a dormire.
E non per questo mi sento una cattiva madre. Amo mia figlia, ma per continuare ad essere una brava mamma devo dormire. Io ho ragionato cosi’.
Silvia dice
Salve!
Anch io all inizio ho cercato di adottare dei metodi per abituarlo a dormire nel lettino ma senza riuscita. Sono andata avanti mesi così e alla fine ho ceduto.
I bimbi sono tutti diversi, cambiano idea velocemente….il mio ha dormito per mesi con noi e poi a 18 mesi è andato nel suo letto in camera sua a dormire senza problemi.
I bimbi non possono essere addestrati al sonno,hanno i loro tempi e poi tutto si risolverà.
Bisogna avere pazienza ma farli addormentare sfiniti dalle lacrime non mi sembra un ottima idea!
Non penso assoceranno il sonno a qualcosa di positivo.
Silvia dice
Salve.
Io, ho un bimbo di 20 mesi.
All inizio dal 4mese ho provato a farlo dormire nel suo lettino con dolcezza senza riprenderlo in braccio quando piangeva ma parlandogli, facendomi sentire vicina…sono andata avanti così per mesi ma la situazione non migliorava anzi peggiorava ed io, cominciavo ad essere isterica per la stanchezza.
Ad un certo punto ho fatto di testa mia e ho messo il piccolo a dormire in mezzo a noi.
Vi dirò ero spaventata da questo passo azzardato e pochi mesi fa gli abbiamo comprato un lettino da Ikea di quelli bassi e Andrea ora è passato dal nostro letto al suo senza problemi.
Questo per dirvi di lasciar stare metodi scritti da pediatri,pedagogisti o altro, fate quello che sentite senza pretendere di addestrarli al sonno ….i bimbi cambiano continuamente idea! ; )
Silvana dice
Suggerisco una lettura che fornisce un punto di vista molto diverso rispetto a quello proposto da Estivill: “E se poi prende il vizio?” di Alessandra Bortolotti. Poi ognuno tragga le conclusioni che ritiene.
silvia dice
sono mamma di due bambini: martina (7 anni) e alessio (5 anni), entrambi con problemi di nanna…grossi problemi: da uscire matti!!!
tanto che ho “approcciato” anche io il metodo estevill (consigliatomi da alcune mie amiche), nella speranza che facesse il miracolo…solo “approcciato”, perchè non mi piaceva e non mi piace neanche ora: insegnare ai bambini a dormire perchè sfiniti da pianto e rassegnazione non è secondo me un metodo che trasmette segnali positivi, e neanche secondo il mio pediatra, che ha “sgranato” gli occhi quando gliene ho parlato e mi ha invitato a tenere duro, e a seguire la mia naturalezza nella gestione del sonno.
concordo quindi con la nonna disperata, seppur con profondo rispetto per la mamma: non è facile, e lo so bene, accompagnare i bimbi verso una nanna serena, ma penso che l’istinto di ogni mamma sia “infallibile” con il proprio cucciolo!
buona fortuna
Stefania dice
Scusate, io non sono medico e potrei sbagliare, ma ho sempre pensato che, se proprio si vuole applicare il metodo Estivill, lo si dovrebbe fare su bambini grandicelli, perché la fisiologia del sonno di un bambino di 10 mesi è tutt’altra cosa rispetto a quella di un bambino di 2 anni.
Vorrei anche segnalare che Estivill stesso, in una intervita a “El paìs” del 27 settembre 2012, ha ritrattato le sue posizioni, spiegando che il metodo non può essere applicato a bambini al di sotto dei tre anni.
Ecco un estratto dell’intervista:
“Le regole spiegate in ‘ Fate la nanna’ valevano per i bambini a partire dai tre anni che soffrivano della cosiddetta insonnia infantile per abitudini scorrette’. Tali norme non possono essere applicate con i bambini più piccoli a causa dell’immaturità del loro orologio biologico. Occorre praticare altre routine, rispettando l’allattamento materno a richiesta per insegnare a questo orologio biologico a sincronizzarsi con l’ambiente”.
Questo è l’articolo originale:
http://www.elpais.com/edigitales/entrevista.html?id=9446
Aggiungo, ma questo è assolutamente parere mio, che l’unica abitudine che può prendere un bimbo di 10 mesi, se fatto piangere ininterrottamente per 15 minuti (un tempo avvertito come eterno da un bimbo di quell’età ), senza intervenire in alcun modo, è di non piangere più. Questo non perché abbia imparato a dormire, ma perché si è rassegnato al fatto che le sue richieste non siano ascoltate.
Cordiali saluti
cindy dice
pure Estivill ha detto di essersi sbagliato!!! falle leggere questo http://paternamente.blogspot.it/2012/09/incredibile-estivill-un-passo-indietro.html
Non credo nuocerà alla crescita psicologica della piccola, ma il metodo va preso con le inze(x me è una vaccata…, ma tant’è!!!)
roberta dice
Il metodo “Fate la nanna”, non dice di non entrare nella camera del bambino, ma, al contrario, di entrare, farsi vedere e rassicurare il bambino con voce tranquilla ma decisa. Io l’ho applicato con entrambi i miei figli, e ha migliorato in maniera indescrivibile la qualità di vita sia nostra che dei nostri bambini ( è normale, se si dorme e si è riposati si affronta tutto con serenità, cosa che non si può dire di chi non dorme per più di 2 ore consecutive ogni notte per mesi). Per quanto mi riguarda darei il Nobel al sig. Estivill,
Roberta
stefania dice
Lo stesso Estivill ha ritrattato la sua tesi (dopo aver venduto milioni di copie con il suo libro):
http://paternamente.blogspot.it/2012/09/incredibile-estivill-un-passo-indietro.html e qui leggi l’intervista in cui ritratta: http://www.elpais.com/edigitales/entrevista.html?id=9446). Adesso, il signore in questione, ha pubblicato un altro libro con cui farà ancora tantissimi soldi…
Il metodo Estivill non solo è sbagliato, ma pericoloso e se funziona con alcuni bimbi non vuol dire che è un metodo universale.
Liviana dice
….che tristezza………….