Domanda
Gentile dottoressa,
le scrivo perché sono un po’ preoccupata per mio figlio che ha 7 anni e che da circa 9 mesi ha iniziato a toccarsi le parti intime. La cosa è coincisa con l’ingresso alla scuola primaria. La pediatra ci ha detto di non dirgli nulla e che era un fatto del tutto normale che sarebbe probabilmente scemato col tempo. Per alcuni mesi ha continuato a farlo solo davanti alla TV quando guardava i cartoni, a volte tutti i giorni, a volte 2/3 volte a settimana. Noi abbiamo seguito il consiglio della pediatra ed effettivamente dopo circa 4 mesi sembrava non lo facesse più o soltanto sporadicamente.
Nel frattempo è nato il fratellino, ma non ha avuto particolari problemi ad accettarlo, almeno apparentemente. Ora da circa una decina di giorni (il fratellino ha 3 mesi) ha ricominciato a farlo tutti i giorni, dapprima davanti alla TV, ma da qualche giorno se ci siamo io o il padre nella stessa stanza cambia camera e dice che vuole stare da solo.
Lo fa anche nei momenti di noia. Io ed il papà cerchiamo di distrarlo proponendogli dei giochi da fare, ma appena terminati torna a fare quello che aveva iniziato prima.
Anche se facciamo venire un amichetto a casa e quindi passa una bella giornata divertente, dopo, appena si trova a riposo, ricomincia. Inizio un po’ a preoccuparmi perché non vorrei diventasse una fissazione. Potrei capire se lo facesse magari quando è in bagno da solo od ogni tanto davanti alla tv, ma possibile che subito dopo aver fatto un’attività divertente con noi o con gli amici torni subito a pensare a quello? E’ poi possibile che se lo ha già fatto 2/3 volte nella giornata ne abbia ancora bisogno in serata?
Devo preoccuparmi?
Noi facciamo finta di non vederlo, è corretto il nostro atteggiamento? Lui comunque quando entriamo in stanza si ferma subito, ma poi continua non appena usciamo. Siamo genitori molto affettuosi e presenti anche se il tempo a nostra disposizione è poco.
Lui la mattina è a scuola e il pomeriggio al doposcuola fino alle 18.00. Va volentieri in entrambi i posti. L’inserimento a scuola è stato facile indolore e al doposcuola ha tre amichetti con cui ha legato molto. Inoltre ha anche un’amichetta del cuore dall’età di tre anni, le vuole tanto bene e noi cerchiamo di farli frequentare anche se non sono nella stessa classe.
Purtroppo non fa sport un po’ per nostra mancanza di tempo, ma molto perché lui rifiuta qualsiasi sport perché soffre nella competizione e comunque non ama neanche andare in bici o giocare a pallone con gli amichetti. Ama invece molto i giochi di fantasia ed è un bambino molto sensibile, intelligentissimo, che esprime molto apertamente con noi genitori i suoi sentimenti e le sue emozioni, ma con il mondo esterno è sempre stato un po’ timido anche se le maestre mi dicono che non ha nessun problema di socializzazione, anzi si è aperto molto negli ultimi mesi.
A scuola ha un buonissimo profitto…insomma sembra non avere problemi. Fino ad un anno fa era un po’ morboso con me, ma negli ultimi mesi si è legato molto al papà, ancor prima che nascesse il fratellino e infatti questo legame è stato d’aiuto in questi ultimi tre mesi in cui io sono stata molto impegnata col fratellino.
Pensa che questa aumentata frequenza nella masturbazione sia dovuta a questo? Oppure non c’entra nulla? Cosa possiamo fare noi genitori? È il caso di farlo vedere da uno specialista o questo potrebbe ingigantire il problema e peggiorare la situazione?
Mi scusi se sono stata troppo prolissa, ma sono un po’ angosciata. È il mio bambino e forse non sono pronta ancora ad affrontare questo suo cambiamento…forse è più un mio problema che suo.
Pensavo che tutto ciò sarebbe avvenuto molto più tardi.
Grazie per una sua gentile risposta.
Risposta
Cara mamma,
quest’anno suo figlio ha sperimentato molte cose estremamente importanti: la scuola primaria, i nuovi compagni, le maestre, la nascita di un fratellino e tutti i cambiamenti familiari a esso correlati.
Insomma, un anno impegnativo a cui dobbiamo aggiungere l’intelligenza e la sensibilità del suo bambino e -non ultima- la sua tendenza a vivere le emozioni in modo introspettivo più che a trasformarli in movimento e gioco.
Probabilmente l’interesse e l’esplorazione delle sue parti intime è stata la risposta a questo periodo di fatica, un momento ludico e piacevole ma che al tempo stesso riuscisse ad attirare l’attenzione su di lui e sul suo comportamento.
Da quello che scrive e osserva mi sembra che questi comportamenti siano nascosti proprio per essere guardati, proprio perché voi lo guardiate.
Posso ipotizzare che questo sia il modo che ha trovato il suo figlio maggiore di farsi notare senza avere le parole per spiegare il suo disagio: per quanto sensibile e intelligente è pur sempre un bambino di 7 anni che può aver bisogno di essere aiutato a esprimere le sue sensazioni ed emozioni. Senza conoscere voi e il bambino queste rimangono ipotesi teoriche, un po’ poco considerata la vostra preoccupazione.
Sono certa che uno sguardo esterno possa aiutarvi a capire il senso di questi comportamenti e a trovare una strategia efficace per aiutare il vostro bambino a trovare un nuovo canale di espressione che gli faccia anche scoprire in pieno il suo corpo, che sia attraverso lo sport, la sperimentazione motoria, la psicomotricità. Tutte attività che gli possano permettere di scoprire come provare piacere senza nascondersi.
Sicuramente potrebbe aiutare voi adulti parlare delle vostre preoccupazioni con uno specialista in psicoterapia infantile, forse non sarà neppure necessario un incontro con il bambino. Il confronto tra adulti – che nel caso di minori è sempre necessario – potrà aiutare voi a capire come gestire questa situazione e valutare se e come coinvolgere anche il bambino.
Non credo che questi segnali siano di per sé particolarmente preoccupanti ma possono, come tutte le risposte spontanee che diventano in breve automatiche, innescare delle ripetizioni che si rinforzano e che possono poi diventare fissazioni.
Un caro saluto.
Lascia un commento