Domanda
Buongiorno,
vorrei porle alcune domande riguardo l’alimentazione di mia figlia di 18 mesi.
Nell’ultimo periodo, durante la cena (generalmente a orario fisso in quanto vogliamo dare una continuità nelle sue abitudini) la bambina inizia a lamentarsi e a fare capricci appena la mettiamo nel suo seggiolone. Gira la testa, dice “no” e non vuole mangiare. Sia io che mio marito abbiamo più volte insistito, e riusciamo a farla mangiare solo con escamotages divertenti (aeroplanini, giochini etc..), ma dopo poco la bambina si innervosisce di nuovo e piange. Ha sempre mangiato e si comporta così solo da un paio di mesi. Reagisce male indipendentemente se le piaccia il piatto o meno, sembra quasi lo faccia per dispetto.
Devo essere sincera dicendo che entrambi, mio marito ed io, lavoriamo e la sera arriviamo stanchi e la pazienza va anch’essa scemando a fine giornata. Esistono dei metodi che può consigliarci? Non si tratta di alimenti nello specifico, perché la bimba non fa i capricci tanto sulla qualità di quello che ha nel piatto, quanto piuttosto nell’atto in sé del mangiare. Cosa dobbiamo fare per “ri-abituarla” all’educazione a tavola e soprattutto ad una corretta alimentazione?
La ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Risposta
Gentile Signora,
la bambina mangia a tavola con voi?
Se si verosimilmente la piccola coglie la tensione e la stanchezza e, soprattutto, in qualche modo richiama attenzione usando il momento di riunione di tutta la famiglia attorno al tavolo.
Il fatto che mangi tutti gli alimenti senza distinzione evidenzia che la bambina non ha assolutamente alcun problema alimentare in sè ma usi
l’alimentazione e il cibo per dire che lei c’è e che merita le attenzioni che desidera dai genitori.
Purtroppo il cibo e la tavola hanno spesso questo aspetto di richiamo di attenzione anche perché questo è uno dei modi più evidenti per
manifestare un malessere del bambino.
Qui non c’è da abituare di nuovo una bambina alla tavola o alla corretta alimentazione ma c’è da riprendere il filo di un rapporto tra tutti voi che, evidentemente, negli ultimi tempi soffre un poco.
Forse il cominciare magari a rientrare un pò prima e fare partecipare la bambina anche al momento della preparazione del cibo con i genitori potrebbe essere un buon inizio.
Coinvolgerla nei preparativi con piccole cose e giocare con lei prima del pasto servirebbe già a ricreare un poco di
armonia che evidentemente si è persa. Mettersi tutti insieme a tavola chiacchierando anche con lei in modo che lei non veda il momento come
una tensione di dovere fare tutto bene e perfettamente.
Lei, con il suo comportamento, sta chiedendo attenzione e è questa che noi dobbiamo darle, non la punizione o il continuo richiamo.
In quel modo produciamo un effetto amplificante e a catena che non porta a nulla di buono.
Il consiglio è quello di avere pazienza anche se so che questo potrà sembrare banale.
Francesco Torcetta – Pediatra
Sui bambini a tavola leggi anche:
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- Due anni e rifiuta i cibi solidi
Gloria dice
Ciao a questa mamma. Due consgili, se posso permettermi: elimina completamente i giochi e le distrazioni, mangiare deve essere un atto volontario, non il risultato di escamotage di ogni tipo. Questa e’ educazione alimentare, fargli fare qualcosa che non vuole fare utilizzando “trucchetti” lo e’? E prova a togliere di mezzo il seggiolone 🙂 a 18 mesi e’ probabilissimo che voglia sedersi sulla sedfia e sia stanca di essere “relegata” in uno spazio diverso da quello degli altri membri della famiglia. UN alzasedia potrebbe fare al caso vostro, o una seggiolina alta. Non c’e’ niente che non va nel comportamento della tua bimba, sta solo crescendo e giustamente vuole fare dei passi avanti.
E se non lo fate gia’… mangiare tutti insieme, la stessa cose.
Come dice Francesco Torcetta, la bimba sta comunicando delle esigenze, prova ad ascoltarla e seguire il frusso invece di opportici 🙂
In bocca al lupo!