Domanda
Gent.ma Dott.ssa Cioni,
sono una mamma di due bellissime bambine, la prima di 11 anni e la piccola di 11 mesi.
La piccola sin dalla nascita ha sofferto di reflusso gastroesofageo con esofagite curato con i farmaci tradizionali, purtroppo però da ben 11 mesi non dorme la notte, con continui risvegli, a volte anche piangendo e cercandomi, agitandosi nel lettino, sbattendo le gambine sul materasso.
Ultimamente la bambina è anche tanto impaziente e nervosetta di giorno, io non so più cosa provare.
Ho ripreso il lavoro e sono avvilita, ansiosa e preoccupata, la piccola non ha ancora nessun dentino ma gattona e si alza in piedi sostenendosi, vorrebbe sempre stare in braccio a me e con me.
Gentilmente potrebbe consigliarmi qualche rimedio?
Grazie A.
Risposta
Cara A.
sicuramente il problema di reflusso ed esofagite può aver contribuito ad alterare il ritmo fisiologico del sonno della sua bambina, costituendo una causa di disagio fisico che viene manifestata con l’unico linguaggio che un neonato conosce: il pianto.
Come ho rilevato anche altre volte, i risvegli notturni sono normali, soprattutto se ci sono problematiche fisiche in corso, ma a volte il bisogno del bambino è proprio di avere un contatto rassicurante con la sua mamma, come lei ben nota quando mi dice che la cerca agitandosi nel lettino e vorrebbe sempre stare in braccio a me e con me.
I fiori possono essere un valido supporto di accompagnamento in periodi critici, ma niente come la vicinanza fisica ed emotiva con la mamma può rasserenare l’animo dei piccolini.
Nella sua richiesta non mi dice quali modalità permettono alla sua bambina di riaddormentarsi, ma le suggerisco di leggere anche il mio articolo sul rilassamento prima della nanna per avere qualche suggerimento nel creare un contatto nutriente e rassicurante che le permetta di nuovo di abbandonarsi al sonno.
Nella mia esperienza, noto che i continui risvegli mettono più alla prova i genitori che i bambini: questo porta mamme e papà a interpretare i loro segnali di nervosismo diurno come dovuti a carenze di sonno (secondo gli effetti di una logica adulta), ma non è sempre così. Può essere – provando a immaginare – che sua figlia nell’ultimo periodo senta di più la sua mancanza, visto che è rientrata al lavoro, oppure che necessiti di maggiore sostegno proprio ora che sta cominciando a esplorare il mondo da un altro punto di vista…
In questi momenti di sconforto e scoraggiamento, mi capita di sostenere di più i genitori attraverso la floriterapia, perché una volta che la nube nera del pessimismo si allontana, le mamme riescono a vivere i fisiologici momenti di alti e bassi con nuove energie e risorse.
Anche questa volta quindi suggerisco una miscela per lei:
- Gorse – nelle situazioni come la sua che durano da tanto tempo e mettono alla prova, per recuperare fiducia nella possibilità del cambiamento, che le cose si sistemino e tutto proceda al meglio.
- Red Chestnut – per la preoccupazione per la salute e il benessere della sua bambina.
- Elm – per recuperare fiducia nelle proprie capacità, quando tutto sembra sopraffare.
Può prendere la miscela 4 gocce per 4 volte al giorno.
Se vuole può usare per la bimba il Chamomile del repertorio Californiano, che va a coprire l’intero spettro delle emozioni di irritabilità e nervosismo, diluito in acqua, sempre 4 gocce per 4 volte al giorno, ma anche poche gocce al bisogno nel caso di episodi di crisi acuta.
Vi auguro un sereno recupero di ritmi armoniosi.
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