Domanda
Gentile dottoressa,
le scrivo per conoscere i fiori australiani solitamente usati nella depressione.
Dopo la nascita del mio secondo figlio, avvenuta otto anni fa, ho sofferto di crisi depressive attualmente sotto controllo e in modo soddisfacente con un antidepressivo.
Siccome per problemi di nervosismo ho provato crowea e ho avuto degli ottimi risultati volevo capire se introducendo un fiore australiano per la depressione può aiutarmi visto che ora sto scalando la dose del farmaco chimico . Tutto questo ovviamente sotto controllo medico.
Grazie per l’attenzione, cordiali saluti.
H.
Risposta
Cara H.,
Sicuramente i fiori sono un ottimo complemento per le terapie farmacologiche.
Come lei ben afferma, se effettuata sotto controllo medico, la decisione di scalare il farmaco può essere accompagnata dall’uso dei rimedi dei repertori floreali, per gestire al meglio gli stati emotivi che comunque accompagnano qualsiasi cambiamento.
Ma i fiori possono benissimo essere utilizzati anche in corso di terapia farmacologica, perché agiscono su aspetti differenti rispetto al medicinale. Come ho detto più volte in altre risposte, il principio di azione dei rimedi floriterapici è vibrazionale, non molecolare come per i farmaci, per cui non esiste alcuna sovrapposizione di effetti. Mentre l’antidepressivo ha un efficacia dovuta all’azione chimica sui recettori per particolari sostanze (ad es. serotonina) i rimedi floriterapici agiscono sull’emozione disarmonica che si manifesta come squilibrio vibrazionale dell’organismo, non incidendo affatto sul versante chimico.
Venendo alla sua domanda, è difficile definire un “fiore per…” (nel suo caso la depressione), perché i fiori vengono individuati in base alla persona e non alla problematica. È in base a come la persona vive la sua depressione che si usa un fiore e non un altro, per cui le indicherò qui sotto alcune alternative spiegandole gli stati d’animo corrispondenti, di modo che lei possa identificarsi e scegliere il rimedio più adatto, dato che dalla sua richiesta posso cogliere pochi elementi descrittivi.
Nella scelta dei fiori, avrò un occhio di riguardo al contesto in cui è emerso lo stato depressivo, ovvero la nascita del secondo figlio.
Intanto segnalo che nel repertorio degli australiani si trovano miscele già pronte all’uso che racchiudono fiori che lavorano su tematiche comuni. In questo caso, l’essenza combinata potrebbe essere quella che si chiama “Ottimismo” la quale riesce a rimuovere lo scoraggiamento, promuove l’energia della trasformazione verso obiettivi futuri, lasciando il passato doloroso alle spalle.
Oppure, senta se uno di questi rimedi le risuona col suo stato d’animo:
Alpine mint bush – per chi si prende cura di qualcuno in maniera costante e impegnativa ma la responsabilità rischia di diventare un peso, dal quale ci si sente schiacciati e si finisce per sentirsi depressi e incapaci di reagire.
Fringed Violet – quando c’è stato un evento o uno shock improvviso, per cui la persona fa fatica a rielaborare il vissuto che lo accompagna. Utile per chi si lascia svuotare dagli altri e assorbe stati d’animo altrui facendoli propri
Waratah – è il rimedio per la profonda disperazione, per quando non si riesce a vedere via d’uscita a una situazione emozionale che mette duramente alla prova. Per gli stati di tristezza profonda e depressione in atto, esaurimento psico-fisico e scoraggiamento. Aiuta a ritrovare la speranza e rinnovare l’istinto di sopravvivenza.
Illawarra Flame Tree – per le persone oppresse dalle responsabilità, si vivono inadeguate e questo può portare a stati emotivi di emarginazione, auto esclusione e senso di inadeguatezza. Sa cosa deve fare ma è spaventata dal carico di impegno e energie necessarie per svolgere quel compito.
Kapok bush – per chi si scoraggia facilmente, si abbatte e si rassegna di fronte a situazioni in cui è richiesto un notevole sforzo, che li porta a essere apatici, tristi e depressi.
Sunshine wattle – per chi vive la vita come difficoltosa, facendo fatica a godere delle gioie presenti e con la sensazione di dover sempre lottare per ottenere. Fatalisti e pessimisti, troppo attaccati al passato e ai suoi eventi negativi.
Questi i fiori fra i quali poter scegliere quello che sente più vicino al suo stato d’animo, fermo restando che, nel caso abbia ulteriori precisazioni, può scrivermi.
Del rimedio prescelto ne prenda 7 gocce al mattino + 7 gocce alla sera.
Le auguro una serena trasformazione.
valeria menta dice
Sto prendendo sensuality ho letto che può dare problemi in caso di tiroidite?
valeria dice
Sono venuta a conoscenza dei fiori australiani leggendone alcune informazioni su sorgentenatura però non ho ben capito in cosa differiscono con quelli di Bach. Vorrei comunque chiedere per forti stati di ansia quali sono i più consigliati. Grazie mille
Raffaella Giannini dice
Secondo me nel caso di una sensazione di rifìuto da parte dei genitori il fiore australiano più indicato è tall yellow top, per cominciare. Per affrontare il rapporto con la madre è indicato bottlebrush, con il padre red helmet orchid.
Cordiali saluti,
Raffaella Giannini
(architetto, ma sono una bushflower-trotter molto appassionata)
Georgya dice
Gentile Dottoressa Cioni,
mi chiedevo quali fiori australiani fossero più adatti nel caso in cui la depressione fosse causata dal cattivo rapporto con i propri genitori (persone “indifferenti” con mentalità chiusa, negativa ,materialista, arrabbiati con tutto il mondo e non aggiungo altro….)
Ho letto un pò i fiori : Sunflower e Mariposa Lily che sono proprio legati al rapporto con i propri genitori e Red Grevillea con Waratah per la disperazione e la sensazione di non riuscire ad avere la forza di andare avanti e realizzare i miei progetti.
Non so se ci siano fiori più adatti al mio caso anche perchè ho visto che i fiori Australiani, a differenza di quelli di Bach, sono tanti perciò mi riesce un pò difficile scegliere senza chiedere il parere di una persona esperta.
Grazie per la Sua Cortese attenzione,
Cordiali Saluti