Domanda
Gentile dott. Lopalco,
le scrivo in merito al vaccino contro la varicella. Mio figlio di due anni ha fatto tutti i vaccini raccomandati, compreso quello MPR. Ho cercato quante più informazioni possibili al fine di fare una valutazione più o meno consapevole rischi/benefici. In questo la pediatra non mi è stata particolarmente d’aiuto, liquidandomi con un “il vaccino contro la varicella si fa insieme a quello dello pneumococco ” (mi pare…).
Alla fine insieme al mio compagno e rispetto a quanto letto, abbiamo deciso di non fare il vaccino contro la varicella, in quanto le possibili conseguenze della malattia non sembrano minimamente comparabili a quelle del morbillo. Ora l’ASL mi ha appositamente contattato per chiedermi una sorta di assunzione di responsabilità scritta per non avere effettuato il vaccino, in quanto sarebbe diventato obbligatorio.
Le mie domande sono le seguenti:
a) è vero che il vaccino suddetto è diventato obbligatorio? Quando ero incinta avevo partecipato a un incontro sulle vaccinazioni e il pediatra che lo teneva ci aveva detto che le vaccinazioni son tutte “raccomandate” e non obbligatorie.
b) sulla base delle sue conoscenze ed esperienza, consiglia ai suoi pazienti il vaccino contro la varicella?
Grazie
Sara
Risposta
Rispondo subito alla sua prima domanda: no, il vaccino contro la varicella non è obbligatorio, ma cade nella lista dei vaccini raccomandati dal Ministero della Salute e quindi è inclusa nel calendario vaccinale dell’infanzia. Ecco perché la sua ASL offre attivamente questa vaccinazione, alla stessa stregua del MPR. Richiedere l’assunzione di responsabilità scritta è una forma, diciamo, persuasiva per spingere i genitori dubbiosi ad aderire al calendario ufficiale della ASL.
Venendo alla seconda domanda, sì, il vaccino è estremamente efficace e presenta un ottimo profilo di tollerabilità. Non sono stati mai segnalati effetti avversi severi, se escludiamo rari casi di febbre alta. Sono d’accordo con voi sul fatto che le complicazioni della varicella sono estremamente rare (attenzione, rare ma non assenti) e comunque è una malattia assai fastidiosa che non auguro a nessuno. Come ho già scritto, io non feci in tempo a vaccinare i miei due figli; il vaccino sarebbe stato disponibile da lì a poco e uno dopo l’altro ad una distanza implacabilmente precisa di due settimane presero la varicella. In assenza di vaccinazione, la probabilità di prendere la varicella nel corso della vita è prossima al 100%: è solo una questione di tempo.
Spero di averle diradato qualche dubbio e le auguro di fare la sua scelta in assoluta serenità.
Un caro saluto.
Luciano Foschini dice
La ringrazio per questa sua campagna di delucidazione a tanti genitori sulla necessità di vaccinare i figli, una campagna, purtroppo alla quale non si dedicano con convinzione i giornali e gli altri mezzi di informazione. Oggi io sono in pensione ma, essendo sempre favorevole alle vaccinazioni, come appassionato di scienza da qualche anno ho ripreso a ri-aggiornarmi anche sui libri di genetica e credo che questa materia dovrebbe essere inclusa nella scuola d’obbligo altrimenti – contro i cultori della “medicina alternativa” (compresa nella diffusa superstizione della “scienza alternativa”). La sola soluzione è la CULTURA e occorrerebbe costruire una campagna nazionale con TUTTE le categorie professionali del giornalismo e dei mass-media, per un impegno generale poiché comprendo come i direttori rispondano prudentemente ai lettori omeopatici nel timore di perdere un qualche . anche minimo numero di esemplari in vendita; Se però tutti gli editori aderissero ad un accordo in tal senso eviterebbero anche questo pericolo che consiglia loro di non affrontare di petto almeno altre 4 o cinque argomenti considerati imprudenti.
Per ora Le invio distinti saluti
Roma 21 marzo 2020