Domada
Buongiorno, mia figlia ha quasi 5 anni e da circa 2 anni ha un problema: quando vede che io e mio marito ci diamo un bacio o un abbraccio, esplode in crisi di rabbia e pianti in quanto dice che non vuole vederci fare le coccole perché è gelosa. Vorrei sapere quale può essere la causa di ciò.
E’ una bimba sveglia e molto attiva, a scuola non ha problemi (frequenta la scuola dell’infanzia), anche se la maestra mi ha riferito di vederla a volte arrabbiata e “musona” con le amichette per piccoli screzi relativi al gioco. Si arrabbia infatti con facilità anche a casa, esplode in attacchi di rabbia e pianti per delle piccolezze. Per il resto, è comunque socievole e rispettosa delle regole.
Un dettaglio da non sottovalutare, a mio avviso, è il disturbo del padre: mio marito soffre infatti di episodi depressivi con tratti bipolari, è in cura dal neurologo, e spesso non riesce a stabilire un contatto pacifico con la bimba. Non vorrei che questa cosa disturbasse profondamente nostra figlia. Come si può fare per capire da dove provengono i suoi eclatanti comportamenti di rabbia e stizza? Grazie.
Risposta
Carissima,
se conosci il miei articoli non ti stupirà che io cominci riformulando una tua frase. Non “tua figlia”, ma “voi” avete un problema.
Questo lieve spostamento d’accento apre ad una visione completamente diversa quando si analizzano le situazioni.
Quando ci si sente respons-abili in una situazione, si assume la capacità (abilità) di trovare soluzioni (risposte).
In una famiglia, a mio avviso, non ci sono mai individui problematici ma situazioni da superare insieme.
Questo per dirti che gelosia, malumore, irritabilità, non sono “colpe” della bambina, del suo carattere, ma piuttosto segnali di qualcosa che lei non esprime a parole (è piccola, non può) riguardo alle proprie relazioni.
I bambini spesso esprimono “sintomi” per dire qualcosa che non riescono a formulare con le parole. Persino gli adulti lo fanno!
La rabbia e la stizza sono sicuramente un messaggio per voi genitori.
Tu, come madre, stai istintivamente provando a dar voce a questo comportamento, chiedendo aiuto, cercando nessi causa-effetto.
Sarebbe molto utile trovare uno psicoterapeuta che possa aiutarti a fare lo stesso lavoro congiuntamente a tuo marito, analizzando la situazione da entrambi i punti di vista.
La gelosia si nutre di unicità. Perché un bimbo arrivi a pensare di poter essere l’unico deve sussistere un difetto di definizione dei ruoli.
In una prospettiva triadica (padre, madre e figlio sono, infatti, in tre sin dal momento in cui il figlio è pensato e concepito) ciascuno occupa un ruolo in relazione all’altro.
In altri termini, non esiste un bambino senza quella madre e quel padre, e nello stesso modo la relazione tra madre e padre è influenzata dalla presenza del bambino.
Secondo le prospettive più recenti, il padre non è più una figura secondaria che si intromette nella diade madre-figlio per separarla da una fusione idilliaca, ma una presenza continua. In ogni gesto del mio essere madre esiste la presenza di un padre, e viceversa. Non ci sono figure che possono essere “estromesse” o manifestazioni d’affetto che non possono essere tollerate.
In questo senso, la gelosia non passa da sola.
E’ importante esaminare gli stati d’animo di tutti e tre per comprendere in che modo la gelosia può essere superata in favore di una struttura affettiva più matura.
Alcuni bambini manifestano comportamenti aggressivi per il timore di prendere l’esclusività nel rapporto con uno o entrambi i genitori.
Altre volte la gelosia è funzionale: tenta di proteggere qualcuno, qualcosa, o tutti voi. Solo attraverso l’empatia con vostra figlia potrete trovare le parole per spiegarle con dolcezza che certi modi di fare non possono da voi essere accettati, trovando la fermezza per non lasciarvi tiranneggiare da una richiesta di amore esclusivo.
Si tratta di trovare la forza di non essere né sorpresi né impauriti da quello che vostra figlia prova, e nello stesso tempo aver ben presente quali echi riverbera in voi genitori il suo comportamento, ovvero cosa voi stessi provate.
Senza il vostro amore reciproco, del resto, lei non sarebbe lì: è attraverso questo che potrà essere possibile rassicurarla sul bene che provate per lei.
Dal momento che mi accenni anche ad un disturbo di cui soffre il padre, ti inviterei a consultare un terapeuta esperto che possa aiutarvi a comprendere quale peso questo abbia in relazione alla gelosia della bambina, come possa essere affrontata la relazione tra lei e il papà, e in che modo voi possiate unire le vostre risorse di genitori per rassicurare la piccola e ripristinare dei vissuti di serenità.
Spero di esserti stata utile, e ti faccio i miei migliori auguri.
Gianluca Campobasso dice
buon giorno ho anchio un grosso problema in famiglia e chiedo realmente un aiuto non so che fare. sono una persona che soffro di ansia e attacchi di panico e prendo ansiolitici e antidepressivi ho un bambino di sette anni che dorme ancora nel letto tra me e la mia compagna e molto gelosa della mamma non posso avvicinarmi a lei e non posso neanche chiamarla amore ha detto che è sua. negli ultimi 6 anni tra me e mia moglie ci sono stati sempre litigi causa della mia gelosia perché poi la maltratto l’ultima lite due mesi fa e lei mi ha detto che non prova piu nulla viviamo insieme usciamo insieme lei fa casa e lavoro ma ni dice che se la tocco la irrito e non vuole piu saperne di me. i miei problemi sono due mio figlio e la mia compagna. come posso fare a ristabilire la famiglia perché mio figlio si comporta cosi e con lei e veramente tutto finito lei mi ha chiesto tempo per riflettere. grazie