Domanda
Buongiorno Dott.ssa, sono la zia di A. di quasi 9 anni che ha appena cominciato la IV elementare. Questa estate è stato iscritto al campoe stivo per una settimana, ma ogni mattina quando doveva uscire si faceva venire il vomito e così mia sorella non l’ha più mandato. Ora, che ha da pochi giorni ha ricominciato la scuola, abbiamo lo stesso problema: vomita prima di andare a scuola, poi ci va ed è sereno, tranquillo come se niente fosse.
Premetto che il bambino a scuola è sempre andato volentieri e ancora oggi se gli si chiede se ci sono problemi a scuola o altro, lui dice assolutamente di no e che non sa spiegare perchè si fa venire questo vomito.
Di notte poi il bambino non dorme bene e al mattino alle 6 è già sveglio. Aggiungo che mia sorella è molto ansiosa, paurosa delle malattie, pretenziosa nei sui doveri scolastici (se prende 8 a scuola lei lo castiga perchè deve prendere 10).
Lui è un bambino molto sensibile e morbosamente attaccato alla mamma.
Mi scusi se mi sono dilungata, ma io sono troppo preoccupata, sono la zia e non ho figli e quindi i miei due nipoti sono tutta la mia vita. A. è molto attaccato anche a me che sono molto presente in famiglia e gioco con lui appena posso.
La prego di darmi una risposta in breve, perché vorrei poterlo aiutare in ogni modo.
Grazie in anticipo per la sua disponibilità.
Risposta
Ciao Cinzia, non ci sono dubbi sul fatto che chi va aiutata in primis é sua sorella.
È assolutamente sbagliato l’atteggiamento della madre verso il figlio.
I bambini vanno premiati, incoraggiati, ascoltati e mai, dico MAI, puniti senza un serio motivo.
È chiaro che A., con il suo comportamento, sta dicendo che non è sereno e non sa spiegarsi il perché del suo vomito, lui sicuramente assorbe tutta l’ansia della madre e forse il vomito che si procura è un modo per dire “c’è qualcosa che non va”, ma poi passa.
Se la mamma si distendesse, se imparasse a scaricare le proprie ansie in altro modo e non sui figli, sicuramente i suoi nipotini crescerebbero in modo più sano e sereno.
E’ molto bello che una zia sia attenta e premurosa verso i propri nipoti, tante volte i genitori non si accorgono dei danni che con il loro comportamento procurano nelle giovani vite di bimbi indifesi, che amano i loro genitori, anche se questo amore è fonte di sofferenza. Provi a parlare con sua sorella, le faccia notare come le punizioni che dà ad A. sono assolutamente infondate e provocano danni psicologici.
Se sua sorella cambiasse atteggiamento sono certa che il vomito scomparirebbe, tornando a fare sonni più tranquilli.
Quando A. riporta un bel voto va lodato, premiato, coccolato, abbracciato e non punito perchè non ha preso il massimo.
Se il bambino riceve incoraggiamento e sostegno, sarà un bambino che si sentirà amato per quello che è e non per il suo rendimento scolastico.
Provi e mi faccia sapere.
Le mando un abbraccio energizzante.
Angela Del Casale – Pedagogista
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