Domanda
Egregio Avv. Solignani.
Mi chiamo Mauro e sono un padre separato dal 2004. La separazione dalla mia ex coniuge è stata consensuale e tutt’ora godiamo di un ottimo rapporto nonostante entrambi ci siamo rifatti una vita. Dalla nostra unione, nel 2000 è nato nostro figlio. Ho provveduto al suo mantenimento fino al 12 maggio del 2012, momento in cui il minore ha deciso di voler vivere con me ( dove tutt’ora vive ). Io e la madre, che è detentrice dell’affidamento, abbiamo regolato con scrittura privata che l’assegno che dovevo versare a lei come mantenimento del minore venisse sospeso fin tanto che nostr ofiglio fosse voluto rimanere con me, credendo che la situazione sarebbe stata temporanea. La situazione lavorativa ha poi portato la madre a trasferirsi a 70 kilometri da noi (premetto che nostro figlio va a scuola nel paese vicino al mio, vive con me, la mia compagna ed il suo fratellastro di 3 anni nella casa in cui anche lui stesso è nato).
Ora nostro figlio, quattordicenne da maggio, ha manifestato il desiderio di stabilirsi definitivamente da me, anche se, a livello pratico ci abita già da più di 2 anni. Quello che manca a me è l’affidamento a questo punto. Con la revisione di affido e il possibile cambio di residenza, potrei usufruire di servizi quali: pullmino scolastico, scontistica sui libri e risulterebbe nel mio stato di famiglia facendomi quindi percepire gli assegni al nucleo famigliare anche per lui. Non so però come comportarmi con la madre. Lei partecipa veramente di rado alle spese del minore, che mi sobbarco più che volentieri e sono ormai più di due anni che lo vede una volta ogni 2 o 3 settimane in qualche sporadico week end.
Nostro figlio dice di trovarsi bene con me, la mia compagna e suo fratello, inoltre nel nostro paese ha la sua compagnia, la ragazzina e fa attività sportive. Cosa posso fare, contando che noi ci siamo separati consensualmente ( ma non siamo ancora divorziati ) un decennio fa, per poter soddisfare la richiesta di nostro figlio? Come posso andare incontro alla sua volontà di vivere con me a titolo definitivo? E soprattutto, cosa cambierebbe al lato economico, considerando che io da sua madre non voglio nulla, se non l’affidamento per il bene del minore stesso?
Risposta
Dal punto di vista giuridico, la materia è indisponibile, cioè significa che non è regolabile per scrittura privata, come avete fatto voi, formando un documento che, al riguardo, non ha purtroppo nessun valore.
Per sistemare le cose legalmente, dovete o depositare un ricorso per modifica delle condizioni o, se sono già maturati i termini, per divorzio, in modo da fare contemporaneamente anche quello.
Entrambi i ricorsi possono essere di tipo consensuale o congiunto, cioè firmati da entrambi sulla base di un apposito accordo, cosa che rappresenta sempre la soluzione di gran lunga migliore, oppure giudiziale, ma in questo ultimo caso le cose si complicherebbero parecchio e sotto diversi profili, tra cui quello delle spese legali.
Il suggerimento è quello di dialogare con la tua ex moglie, per vedere come la pensa sul tema, non facendo però da solo ma invitandola ad un ciclo di sedute presso un mediatore familiare, che potrà aiutarvi a comunicare con molta più efficacia. Valutando poi man mano a seconda della situazione che emerge, ovviamente.
Ti lascio alcuni link per approfondire:
- Modifica delle condizioni di separazione o divorzio
- Schede pratiche – Il divorzio
- Mediazione famigliare
- Guida legale alla separazione e al divorzio
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