Domanda
Buongiorno dottoressa,
le scrivo per chiederle un consiglio per Emma 5 anni. Sono un po’ al limite, anzi sono proprio al limite: mi ritrovo a piangere in auto colpevolizzandomi di non essere più una buona mamma.
Emma è sempre stata una bambina serena, un po introversa e pensierosa (io sono molto spigliata ed ho semrpe cercato di trattenermi di non darle fastidio), però ha sempre avuto le sue amicizie, non è una bimba di quelle che chiedono le cose agli estranei, ma riesce a relazionarsi, anche se molto selettiva, frequenta il secondo anno di asilo, le sue compagne di classe sono molto diverse, con caratteri forti, esuberanti. Ssono 7 bimbe su 28 bambini, si è legata molto a bimbe più grandi non di classe.
Tutto è cominciato con pianti per andare all’asilo. Ho pensato alla classica stanchezza da fine scuola, adesso comincia la mattina alle 5 a piangere, ho indagato un po’ con le maestre e mi dicono che poi si tranquillizza, anche se una vera amichetta non ce l’ha. Prima però al di fuori dell’asilo era serena. Adesso tutto si complica: vedo che vuole esasperarmi anche solo nell’infilarsi una scarpa. La rimette 10 volte perché sente qualcosa, poi mi segnala diversi malesseri, io le ho creduto, l’ho fatta visitare, ma ogni momento ce n’è una nuova: ho un’altra figlia di 2 anni e mezzo con un carattere diverso, si amano e si odiano come tutte le sorelle, ultimamente sto dedicando più tempo a Emma perché mi implora di prenderla prima dall’asilo, e io spesso lo faccio.
Non sono più la mamma che ero, ho persino alzato le mani, le dico cose con rabbia, litighiamo tutti, io e mio marito gia siamo tesi per le difficoltà economiche, anche se io cerco sempre di essere serena ed ottimista su questo, ma molti suoi comportamenti sono esasperanti. Ho cercato di dire esprimere la stanchezza, ci ho parlato, l’ho abbracciata, ma va sempre peggio, non mi ascolta, va per la sua strada, stamani per esempio ha pianto 40 minuti ripetendo ch evoleva dormnire due minuti in più.
Risposta
Cara Elena,
comincerei col cercare un sostegno per te. È inequivocabile, infatti, che quando non siamo sereni, nemmeno le cose intorno a noi possono procedere serenamente.
Sono fermamente convinta che non esista sempre un modo di risolvere i problemi, ma esiste un modo con cui si decide si affrontarli, ed è proprio quello a determinare le soluzioni, positive o negative.
Spesso non ce ne rendiamo conto, ma il nostro umore influenza “l’aria di casa”, il clima che si respira, e tutto ciò che esso include.
Con questo non voglio dirti che stai sbagliando, perpetuando il tuo senso di colpa, ma che al contrario è proprio questo senso di colpa di cui è necessario liberarti. Se pretendi da te stessa la perfezione, sarà facile cercarla anche nelle cose e nelle persone intorno a te, incluse le tue figlie.
Regalati il permesso di essere esattamente come sei, e con questo permetterai alle tue figlie di esprimere la loro unicità, anche quando non sono come tu te le aspetteresti. È facile, infatti, avere delle aspettative sui propri figli, puntualmente spiazzate dal fatto che ciascuno di loro è una persona unica, con il suo carattere, le sue inclinazioni, i suoi limiti e le sue risorse.
Io vedo nella descrizione di Emma tante risorse. È una bimba che prova a chiederti aiuto, che sa relazionarsi a bimbi anche diversi dal suo contesto di classe (cosa non da tutti), che cerca sostegno nelle compagne più grandi, ma che nello stesso tempo ha bisogno di uno sguardo da parte tua che probabilmente non è ancora arrivato (ma che sono sicura possa arrivare facilmente).
Prova a consultare un terapeuta che possa alleggerire il tuo carico di tensione, e che possa guidarti alla scoperta delle soluzioni migliori per la vostra famiglia.
Spero che essere più clemente con te stessa ti aiuti ad attivare quelle risorse già presenti in te che faranno automaticamente migliorare la situazione in casa.
Ti faccio i miei migliori auguri.
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