Ci sono storie che meritano di essere raccontate e progetti a cui ti appassioni più di altri. Questo è uno di quelli. Si chiama Kinder+Sport ed è il progetto di responsabilità sociale del Gruppo Ferrero, sviluppato in collaborazione con le principali Federazioni Sportive Nazionali, il CONI e il MIUR, che ha portato quasi 60.000 bambini e ragazzi ad avvicinarsi alla pratica sportiva durante le ore scolastiche.
A raccontarlo alle #mammepiusport a Expo, all’interno della magica cornice del padiglione, sono state 16 medaglie d’oro, ambassador delle società sportive coinvolte: Fiona May, Valerio Aspromonte, Andrea Lucchetta, Massimiliano Rosolino, Carlton Myers e Alessandra Sensini.
La Settimana Europea dello Sport, che ha l’obiettivo di promuovere la pratica sportiva e ispirare le persone a seguire stili di vita attivi, è stata l’occasione per conoscere da vicino sia i progetti scuola, sia le storie personali dei campioni che le hanno raccontate. Abbiamo scoperto, ad esempio, che Larissa (ve la ricordate?) sta praticando atletica, che i figli da Carlton Mayer hanno seguito la passione del papà, che Massimiliano Rosolino vive in simbiosi della sua borsa del nuoto e che Valerio Aspromonte ha iniziato a fare scherma per puro caso quando a scuola ha potuto avvicinarsi a questa pratica.
I racconti degli ambassador e dei rappresentati delle società sportive ne hanno mostrato ampiamente la portata: 23.000 ragazzi coinvolti nella School of Athletics, 10.000 nella Scuola di Scherma, 80.000 nel progetto Easybasket, 23.000 ragazzi si sono avvicinati al nuoto grazie al progetto Acquamica Nuoto Anch’io, ben 47.000 hanno preso confidenza con la vela grazie a VelAscuola e 400.000 ragazzi si sono avvicinati alla pallavolo con il progetto S3. Più di 8.600 i kit distribuiti nelle scuole contenenti il necessario alle diverse pratiche sportive: disco, asticella, coni, palla medica, palle da volley e da basket, maschera e fioretto, canestri, cuffie e altro materiale.
Un patrimonio per la vita, perché, come suggeriva Italbasket: “dobbiamo aiutare bambini e ragazzi ad appassionarsi a ciò che per loro è indispensabile”.
Chi mi segue conosce la mia sensibilità riguardo all’avvicinamento di bambini e ragazzi alla pratica sportiva e ai corretti stili di vita. I miei figli, che hanno 11 e 9 anni, praticano Judo e nuoto praticamente da 2/3 della loro vita. Per questo mi colpiscono tanto i numeri: 3,7 milioni i ragazzi coinvolti a livello mondiale in ben 22 discipline sportive. E mi colpiscono perché, chi pratica e ha praticato sport nella sua vita sa molto bene, come spiegava Rosolino, che fare sport non è solo “imparare la tecnica, ma imparare la condivisione e il rispetto”: sport come paradigma.
I bambini e i ragazzi delle #mammepiusport, si sono scatenati nei 3.600 mq del padiglione, assistiti dalla #joyofmoving degli ambassador delle federazioni. Matteo, si è buttato sul basket e poi entrambi si sono divertiti con Rosolino e Fiona nel lancio del peso.
Del padiglione avevo già parlato qui: è magico, anche per gli adulti. Uno spazio destinato al gioco con postazioni interattive e multimediali, ma soprattutto l’Active Arena, un campo sportivo vero e proprio, uno spazio accogliente in cui avvicinarsi alle diverse discipline sportive anche attraverso giochi motorizzati, sviluppati da una Commissione Scientifica per lo sviluppo delle abilità sociali. Ce n’è per tutte le passioni e curiosità: pallavolo, pallacanestro, vela, climbing, jumping, equitazione, surf, atletica, bike, tutto pensato per valorizzare anche l’autonomia dei bambini.
In famiglia pratichiamo tutti sport perché io credo che davvero la sana pratica sportiva sia un paradigma etico. E contribuisca a creare ragazzi e futuri adulti consapevoli.
Quanto bisogno sentite di un po’ di fair play?
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In collaborzione con Kinder+Sport
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