Da piccola volevo studiare veterinaria. Ho tenuto fede al mio sogno per una decina di anni. Da quando ho trovato un cucciolo grande come un palmo ad aspettarmi in una scatolina sul tavolo della cucina. Era il mio sesto compleanno.
L’ho chiamata Virgola. Prima in casa c’era Flutti, un meticcio intelligentissimo che però stava più a zonzo per il paese che in casa con me. Dopo Virgola è arrivata un’altra Virgola. E poi Camilla, un Beagle che è stato con noi 17 anni (e ci ha regalato 5 meravigliosi cuccioli). 23 anni complessivi di compagnia, condivisione, affetto. Quando mi sentivo triste, la facevo salire (di nascosto) sul letto e mi facevo riempire il viso di “baci”. Era il mio rifugio. Lei c’era sempre.
Vi ricordate la Dottoressa Peluche? Ecco, in casa mia i ruoli erano invertiti. Era il cane che “curava” me. Ma forse non solo a casa mia, proviamo a pensare a come la co-terapia con gli animali (per therapy) sia in grado di migliorare lo stato fisico, emotivo e cognitivo di alcune persone.
Poi il mio sogno di diventare veterinaria si è scontrato con la realtà: il piano di studi. Ma si sa, non si fanno i conti in tasca ai sogni quando si è piccoli.
Da sempre gli animali affascinano i bambini e ne influenzano la vita: il 43 % dei possessori di animali afferma che avere un amico a 4 zampe porta serenità e gioia, allegria e divertimento (36%), pace e serenità (16%) e sicurezza (6%). Forse è per questo che spesso chi ha animali in casa ha come sogno “adulto” quello di diventare veterinario. Per me è stato proprio così. Volevo fare la veterinaria perché immaginare la mia vita senza animali domestici non era possibile.
Ecco, avrei dovuto parlarvi di che cosa significhi essere un “buon padrone” e sono finita a raccontarvi i miei sogni di bambina. Forse perché, per me, c’è solo un modo per essere buoni proprietari di un cane: volergli bene. Tutto il resto viene da sé e si impara nel tempo, perché, non esiste un cane uguale all’altro e di conseguenza, non esiste il “format” giusto. Io mi sentivo “perfetta” quando tornando da scuola, la vedevo mettersi a pancia in su e aspettare le coccole. Anzi, più che una perfetta padrona, sapevo di amarla perfettamente.
C’è un ma. In realtà, non basta l’amore. Gli animali hanno bisogno anche di tanta dedizione. Sono impegnativi e hanno esigenze che vanno capite e rispettate. Vanno portati fuori, fatti muovere, alimentati nel modo corretto, seguiti da un punto di vista di profilassi, vanno tenuti puliti e in ordine. Occorre valutare attentamente i ritmi di vita famigliari prima di decidere se e quale cane prendere e alla stessa maniera anche le disponibilità economiche non solo per l’acquisto (i canili sono pieni di cagnetti che aspettano un padrone) ma anche per il mantenimento: ci sono cani che arrivano a mangiare un chilo di cibo al giorno!
Io ho sempre avuto cani, ma penso che lo stesso valga per tutti gli animali domestici: importante è anche valutare il carattere della razza che si decide di tenere in casa. Non sono tutte uguali e, tenendo in relazione il carattere del bambino e il tipo di cane, occorre valutarne la possibilità di convivenza. È vero altresì che non esiste un carattere standard per ciascuna razza, poiché il carattere si forma anche a seconda dell’ambiente in cui vivono, però diciamo che se avete un bambino vivace è più facile vedergli accanto un Labrador o un Border collie, piuttosto che qualche altra razza più esuberante.
Nei nuovi episodi di Dottoressa Peluche, in onda dal 28 settembre alle 19 su Disney Junior, i piccoli aspiranti veterinari potranno vedere la protagonista Dottie alle prese con le cure dei suoi nuovi amici animali: l’allegro cagnolino, il tenero gattino, la simpatica capretta e il dolce coniglietto, trasmettendo ai bimbi l’importanza della cura di se stessi, degli altri e degli amici a quattro zampe.
Buon divertimento!
In collaborazione con #disneyjuniorit
Davvero sono ricominciate? Non vedevamo l’ora!