Mi chiamo C. e ho 39 anni.
Il mio cucciolo è nato nel 2012. Un bimbo voluto e una gravidanza abbastanza buona fino all’ottavo mese. Cioè fino a quando non mi si alza la pressione (avevo solo quel sintomo) e la mia ginecologa senza tatto mi fa passare un mese nel terrore più completo. Che sia giusto tenere sotto controllo la situazione non lo metto in dubbio ma che mi si dica che il bimbo rischia l’infarto…? Poi mi fa seguire come gravidanza a rischio: un calvario caratterizzato da 3 induzioni, notte e giorno in piedi senza dormire, mangiare e, nonostante questo, mi hanno fatto partorire naturalmente. Non so nemmeno io dove ho trovato la forza.
Che emozione vedere il mio cucciolo.
Il bimbo ha un mese e una notte sentiamo le scosse del terremoto in Emilia Romagna. Io abito un’altra regione, ma l’abbiamo sentita. Era notte ed io da quel momento, ho vissuto nella paura. Il terrore che venisse un’altra scossa e sarebbe successo qualcosa a me e al bambino.
Alla mattina uscivo presto con il bimbo per paura di altre scosse. Lo cambiavo e tremavo dalla paura. Decido di chiedere aiuto. Psicologa e psichiatra. Inizio la cura. Il terremoto è stata la causa scatenante di qualcosa che era dentro di me. Una cosa così bella come un figlio ha “tirato” fuori Il passato. Il passato ha creato la paura della felicità. Io che ho un cucciolo meraviglioso? Allora mi deve succedere qualcosa di brutto.
Io felice ? Nooo! Infatti iniziano altre angosce. Paura di ammalarmi e di morire all’ improvviso. Perché io posso essere tranquilla e ci sono mamme e bimbi che stanno male? Ora sto meglio ma ogniqualvolta sento delle brutte notizie…
C’è un’altra cosa che mi fa sentire una mamma imperfetta. Fin da piccola mi sono sentita sola e anche durante la gravidanza non mi sono sentita tanto coccolata. Soprattutto nell’ultimo mese. Poi nasce il mio cucciolo è tutti si fanno vivi anche chi prima non mi considerava (rancore).
Io amo il mio cucciolo, è la mia vita.
C.
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