Carta, matite, pastelli, pennarelli e colori, tanti colori. Illustrazioni, disegni e fumetti. Adulti, bambini, artisti, artigiani. Libri e letture. È il Picnic festival, alla sua 9ª edizione: colazione, pranzo e merenda in compagnia di 21 autori di libri illustrati e a fumetti.
I miei figli avevano 1 e 3 anni quando abbiamo partecipato per caso alla prima edizione del Picnic festival. E non l’abbiamo più mollato: da allora è diventato un appuntamento fisso che segna l’inizio dell’estate e delle vacanze.
E, a proposito di estate, quest’anno si sta facendo desiderare così tanto da portare il Picninc festival al chiuso, causa pioggia battente. Un’iniziativa nata e cresciuta in un parco che, per la prima volta si trasferisce indoor. Qualsiasi altro evento sarebbe stato un flop. Ma non il Picninc festival. Perché qui si parla agli appassionati e con gli appassionati. E la passione certo non si ferma per un po’ pioggia monsonica.
E parlando proprio di sole che si è aperta questa 9ª edizione del fesival, con Il sole col singhiozzo, splendida narrazioe con oggetti di Pina Irace attrice e scrittrice, realizzata dall’associazione Le invenzioni inutili e ispirata al libro edito dalla mia casa editrice per bambini preferita: la reggianissima ZOOlibri.
Abbiamo creato un taumatropio! Non sapete cos’è? Strano! Tutti sanno cos’è un “taumatropio”! 😉
Questo appuntamento di teatro ha aperto la rassegna per bambini e ragazzi curata dall’Associazione culturale 5T, che in questa #Restate2016 (non sai cos’è #Restate?) riempirà piazze, strade e parchi di Reggio Emilia.
Picnic festival è la festa di tutti. All’ombra degli alberi del Parco o delle Caprette, fin da piccolissimi, i miei figli hanno sempre trovato il modo di scoprire e imparare qualcosa da questi “giocolieri” della matita. Ora, che sono cresciuti, l’attenzione si è spostata dal disegno in sé alla passione che li anima. Tratti che diventano espressioni, colori che si intrecciano, forme che prendono vita tra le dita di giovani che spesso ne hanno fatto un mestiere: inseguire le proprie passioni si può.
Fumettisti, illustratori e artisti come demiurghi, danno vita a capolavori che comunicano e raccontano una storia. La loro storia di disegnatori.
Come quella di Alice Lotti, classe 1985, Torinese laureata in comunicazione visiva e progettazione grafica per l’editoria. Dalle sue mani nascono figure lineari e colorate, un mondo popolato da animali e scenari naturalistici. “Io amo gli animali -mi racconta- a volte in modo ossessivo. Cerco in ogni cosa e in ogni luogo ciò che di essi ne ricordi i tratti”.
Julia Neuhaus, l’ospite internazionale, arriva da Amburgo. Freelance da 8 anni, ama creare capolavori per bambini con tecniche miste come il collage combinato con pittura e fotografia.
“L’ultimo grande progetto che ho fatto – racconta Julia- è un libro crossmediale creato assieme a mio marito che è autore e animatore. Una combinazione tra libro illustrato e film animato”. Un mix di tecnica pittorica e collage, il suo, che lascia veramente incantati.
“Nella mia matita c’è sempre la parte più profonda e sincera di me” racconta Ilaria Urbinati, che illustra dal 2007 e ha cominciato il suo precorso professionale come carachter designer e colorista nel cinema di animazione. Il suo blog si chiama “In a Pencil” ed è semplicemente incantevole. Chissà, come starebbe una sua illustrazione nell’header del mio blog?
Un video pubblicato da mammaimperfetta (@mammaimperfetta) in data:
I numeri del Picnic festival
Ecco cosa abbiamo trovato in questa ricchissima 9ª edizione:
- Decine di tovaglie a quadretti
- 21 illustratori e fumettisti italiani e stranieri
- 6 giovani designer che hanno venduto le loro creazioni
- 5 creativi della cucina, a km zero, che nello spazio “Fuorimenù” hanno sfamato grandi e piccini
- 2 biblioteche
- 1 libreria
- 1 angolo “giovani matite” in cui i bambini hanno disegnato
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