La mia avventura tra gli eventi di #Restate2016, il ricchissimo cartellone estivo del Comune di Reggio Emilia non poteva che concludersi qui, alla “Reggia” di Rivalta o al “Palazzone” (come i reggiani chiamano da sempre la Villa Ducale) ai piedi del cedro del Libano sotto i quali sono cresciuta.
Dietro ai resti della Reggia, costruita agli inizi del Settecento come residenza dei duchi d’Este sul modello della reggia di Versailles, sono passata dall’infanzia all’adolescenza e dall’adolescenza alla maturità. Se qualcuno dovesse chiedermi di scegliere un solo luogo “del cuore” non avrei alcun dubbio: questo. Qui si declina tutta la storia e l’identità di una comunità vivace e attenta, ma anche un percorso di rigenerazione urbana prezioso non tanto in sé, quanto perché partecipato. Partecipato dagli abitanti della zona, in maniera del tutto volontaria. Come già ho avuto modo di raccontare in questo post sul quartiere Orologio, il volontariato non solo una delle anime di Reggio Emilia ma è ciò rende la mia città così umanamente generosa. È solo grazie a loro, ai volontari dell’associazione Insieme per Rivalta, oltre che al sostegno dell’amministrazione Comunale, che questo progetto di partecipazione ha potuto decollare e offrire la ricchezza, la memoria e la passione che si respira soltanto lì dove le persone entrano in relazione profonda attorno a obiettivi e progetti di convivenza e coesione.
Essere parte attiva in una comunità non è sempre e solo questione politica. O forse sì, laddove però il termine “politico” si riappropria del significato aristotelico: spazio pubblico di partecipazione.
Ed è proprio grazie ai numerosissimi volontari, tra cui anche tanti bambini i e ragazzi, che la notte di San Lorenzo, la Reggia si è trasformata, per il secondo anno, in uno scenario suggestivo e fuori dal tempo, ricco di intrecci, passioni e abilità diverse.
Letture
Anche l’associazione BookCrossing Rivalta è puro volontariato. E il loro angolo ai piedi della Reggia, incantevole. Libri appesi a rami, cassette stracolme di romanzi liberati da qualcuno, che a loro volta, liberereranno qualcun altro. Un angolo allestito con cura e sapiente utilizzo di materiali riciclati che ha richiamato anche molti bambini, trasformandosi in un luogo di scambio, relazione e contaminazioni.
BookCrossing, significa letteralmente “incrocio di libri” e il concetto è tanto semplice quanto meravigliosamente comunitario: prendere uno dei tanti libri che abbiamo a casa e liberarlo, lasciandolo in un qualche luogo, affinché possa passare di mano in mano e seminare. Lasciarlo dove? O nel punto di BookCrossing più vicino oppure sul treno, al bar, in un parco, in spiaggia, etichettandolo e registrandolo prima sul sito nazionale del BookCrossing attraverso il quale seguire i percorsi dei libri liberati diventa uno spettacolare viaggio sociologico.
Burattini e narrazioni
Dopo una buona dose di tortelli della duchessa, ottimi, a dire il vero, il testimone della serata è passato allo spettacolo L’Albero dei segreti, a cura del Teatro Laboratorio del Mago organizzato in collaborazione con l’associazione 5T nell’ambito del festival “Baracca e Burattini”, che da più di 10 anni porta nelle piazze e nei parchi di Reggio Emilia incantevoli produzioni di teatro di figura. Pupazzi, narrazioni, marionette e teatro d’attore, ecco cosa è stato lo spettacolo che ha letteralmente incollato alle sedie persone di ogni età. Un solo scenario, pochissimi oggetti e un burattino solista d’eccezione.
È così che si è presentato Fagiolino, l’eroe del teatro dei burattini alle prese con una principessa addormentata nella Foresta Nera, vittima di una strega. Storie di draghi buoni, quelli con le ali, principesse e situazioni intricate: rapimenti, maghi cattivi e bastonate. Bambini entusiasti e adulti con loro.
Storia e rievocazioni
E ancora i figuranti hanno accompagnato grandi e piccini in una passeggiata per la corte insieme all’associazione“Insieme per Rivalta” in collaborazione con il gruppo storico della Guardia civica reggiana 1796, corpo militare in servizio a fine Settecento nella difesa della Repubblica Reggiana contro le truppe austriache: vivere i luoghi della storia per stimolare la conoscenza e risvegliare curiosità, ecco il lavoro prezioso dei tanti volontari.
Giochi di luci
Non poteva che concludersi con un trionfo di luci, la serata più romantica dell’anno. Eccola qui, la Reggia, in tutto lo splendore della magia di giochi di luci e suoni che hanno illuminato tutta la meravigliosa campagna circostante, oltre che gli occhi attenti delle centinaia di persone presenti.
La speranza e l’augurio è che nei prossimi anni questo luogo possa essere reso fruibile al grande pubblico, non solo ai reggiani, ed entrare così a far parte a pieno titolo di un percorso storico-culturale delle regge nobiliari di campagna, unitamente all’originario complesso che comprendeva anche la Villa di Rivaltella e a Villa D’Este (Vasca di Corbelli), bacino artificiale che alimentava il sistema delle fontane del parco.
Per approfondire:
- Villa Ducale di Rivalta – Wikipedia
- Immagini storiche della Reggia
- Associazione “Insieme per Rivalta”
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