È il tempo di fare tutto quello che “non ho più tempo”. Tipo scrivere.
Era bello vivere nelle sfumature dell’arbitrarietà. Eppure non lo facevamo sempre consapevoli di quanto ci facesse sentire vivi. Abbiamo bisogno di socialità, anche le persone più schive. Un caffè alla macchinetta, due parole con il fornaio, un vaffanculo al collega, un trekking in compagnia, la domenica dai nonni, l’aperitivo del venerdì, le chiacchiere dal parrucchiere.
Mi rendo conto che tutto questo frenetico affannarsi quotidiano ha spesso e quasi sempre un duplice scopo: riempire vuoti e amare.
Era bello anche non avere voglia di vivere nelle sfumature di questo frenetico affannarsi. Divano, Just Eat e Netflix. Quante volte lo abbiamo detto o sentito dire? Tanto domani ci vediamo. Dopo il lavoro, dopo la palestra, dopo la spesa. Tanto ci si vede un altro giorno. E invece no.
Stiamo entrando nei libri di storia e i passaggi storici sono sempre dolorosi, faticosi e si portano dietro morti e feriti. Sono strappi. Nessuno di noi si sarebbe mai immaginato di dover attraversare un passaggio storico epocale come questo. Forse ci saremmo aspettati più una guerra. Ma un’epidemia che ci riporta direttamente al capitolo XXXI de I Promessi Sposi, no.
Questa è la nostra quarta settimana SENZA.
Senza scuole, senza amici, senza parenti, senza relazioni. Ciascuno nella sua cella. Oggi è il primo giorno anche senza lavoro. Abbiamo chiuso 150 ristoranti, prima del decreto. Non c’è molto digital marketing da fare quando l’attività è sospesa. Se non scrivere il post più difficile della tua vita. Farlo con il cuore e le mani che tremano.
Tutti stiamo riflettendo moltissimo. Lo sento. VI SENTO.
Vedo tanta frenesia sui social. Chi mette a disposizione il suo sapere. Chi le sue competenze. Chi spiega come si pulisce il bagno e chi il significato di “aumento esponenziale”.
C’è molto DONO nell’aria.
È l’altra faccia della medaglia, che sono certa ci farà evolvere verso una vita meno superficiale. Ci stiamo rendendo tutti conto di quello per cui vale la pena essere stati messi al mondo. E non sono gli aperitivi.
C’è anche molto chiasso. Una bulimia social pazzesca. Io apro Instagram la notte, quando le dirette dormono e le storie stanno svanendo. Sono di natura abbastanza silenziosa, anche se faccio molto rumore. Sto imparando ad esserlo ancora di più. Abbiamo da imparare tanto. Che i rami secchi vanno potati perché la vita è preziosa e dobbiamo tendere alla serenità. Che la felicità è forse troppo. Ma la serenità va cercata seriamente. Per vedere in fondo a una scatola piena, devi fare spazio e togliere. Che gli affetti vanno custoditi sempre, anche quando nella frenesia quotidiana ti sembra di non avere nemmeno il tempo per un respiro. Che convivere non è affatto semplice. Di solito lo facciamo in ferie, al mare, con il Negroni in mano e nell’altra la crema solare. Pensiamo di convivere quando in realtà siamo in ferie dalla convivenza. Penso alle coppie in crisi in questi giorni e sono felice di essere in una condizione nuova.
Come vi ho raccontato in questo post, è stato per me un anno rivoluzionario. Mi sono separata e mi sono innamorata. Questo significa che in questi giorni, sono sola in casa con i ragazzi. Tutto il giorno, tutti i giorni tranne uno in cui vanno dal papà. Non avevo mai riflettuto su come sia faticoso in momenti di difficoltà non poter scambiare una parola adulta quando ti va. Quando hai paura. Quando non dormi la notte. Le coppie che vivono in case diverse, non sono famiglie in questi giorni. Sono coppie. Anche questo fa pensare.
Poi ci sono loro che mi fanno tenerezza. Passata l’euforia iniziale, ora alla quarta settimana sono smarriti e anche un po’ tristi. Hanno capito che non sono vacanze.
E allora grazie a tutti i bambini, le bambine, le ragazze e i ragazzi che stanno rinunciando momentaneamente alla loro vita sociale nell’età più esplosiva.
Grazie per la serietà. Lo state facendo per tutta l’Italia.
La situazione storica che stiamo vivendo non si era mai vista. Non è una semplice crisi a cui si reagirà con domanda-offerta. È una situazione per uscire dalla quale andrà ripensato il nostro vivere. Non ci sarà chi offre e chi chiede. Ci sarà solo da ricostruire insieme.
Ora siamo su un tapis roulant, poi saremo fuori, a correre in salita. Alleniamoci bene, tra le nostre quattro mura, perché poi ci sarà una bella Maratona da correre insieme.
Per ora una cosa l’abbiamo capita: siamo più felici quando non siamo soli.
Trasparelena dice
“È l’altra faccia della medaglia, che sono certa ci farà evolvere verso una vita meno superficiale. Ci stiamo rendendo tutti conto di quello per cui vale la pena essere stati messi al mondo. E non sono gli aperitivi.”
speriamo che sia vero. Ce ne sarebbe proprio tanto bisogno.
abbracci virtuali
Trasparelena dice
“È l’altra faccia della medaglia, che sono certa ci farà evolvere verso una vita meno superficiale. Ci stiamo rendendo tutti conto di quello per cui vale la pena essere stati messi al mondo. E non sono gli aperitivi.”
speriamo che sia vero. Ce ne sarebbe proprio tanto bisogno.
Andrea dice
Incredibile come sai accogliere. Mai giudicante, tanto bella.
Questa è la tua unicità. Solo tu sei capace di questo in tutto il web.
Ti prego continua a scrivere.
Andrea – marito di Arianna 🙂
Mammaimperfetta dice
Ciao marito!
Grazie per queste parole che in questa fase danno ancor di più la spinta per salire ed evolversi.
Non so se continuerò a scrivere, ma so che leggervi mi fa bene.
Non è scontato che sui blog ci siano ancora commenti così.
Un abbraccio.
Arianna dice
Cara Silvia, rileggerti è sempre un’emozione.
Questo post dice tutto. Empatia, coraggio, fiducia.
Solo tu potevi scrivere per ringraziare “bambine, bambini, ragazze e ragazzi”.
Hai una declinazione dell’empatia che non vede a forzature sceniche ma che è davvero potente.
Grazie.
Mammaimperfetta dice
Ciao Ari,
sono commossa. <3
Matteo :-) dice
“Tanto domani ci vediamo”… è diventato oggi un lusso, non più possibile a tanti. Può col tempo diventare scontato a meno che, già prima di questo maledetto virus, non si siano già vissute esperienze che fanno capire che ogni giorno è guadagnato, che ogni ora è guadagnata, che ogni sguardo, ogni sorriso della persona che si ama, SIA GUADAGNATO E NON SIA MAI SCONTATO.
Lo si capisce, lo si apprezza a maggior ragione quando la Vita ti da una seconda occasione che capisci essere più importante e BELLA della prima, quando capisci che questa seconda occasione è un DONO.
Certo, la lontananza forzata, il non avere più possibilità di fare “quello che si faceva prima”, il dover fare SENZA, fa pensare, fa riflettere.
Poi è un periodo di paure, di notti se non insonni, agitate. Si pensa ai propri cari, ai genitori, ai nonni, alle persone care. Si deve pensare anche a se stessi, perchè potremmo essere noi, il veicolo di questo stronzo virus. E così ci si “vuole più bene”. Lo si fa per se ma lo si fa anche per gli altri, per le persone a cui si vuole bene.
Silvia, dobbiamo si tendere alla serenità, ma anche e soprattutto alla FELICITA’, perchè non è troppo. E’ possibile. Ne sono fermamente convinto. So che ci possiamo arrivare, che ci arriveremo alla FELICITA’, che passa da quest’anno rivoluzionario, in cui INNAMORARSI è stato un DONO.
Le coppie che in questi giorni vivono in case diverse, sanno e capiscono ancora di più quanto è bello, quanto è stato un DONO essersi trovati, essersi innamorati. E la mancanza, fa vedere veramente quanto è BELLO stare insieme, per un caffè, per un Negroni, per una cena, per una notte, per tutta la VITA.
Mammaimperfetta dice
L’altra metà della famiglia. 🙂
Non è facile percepirsi “separati” sul nascere. Ma è necessario. Quel che conta è SEMPRE la percezione del dono di una vita affettiva che rinasce nella seconda parte di vita.
Certo, le riflessioni sono necessarie.
Ciao Koala! :-*
Marzia dice
Ciao Silvia ,
Hai saputo ,come sempre , centrare il punto …anzi i singoli punti , uniti dal filo del tuo narrare .
Sarà la volta che dovremo lanciare davvero il cuore oltre l’ostacolo …non so come sarà , ma di certo per alcuni non sarà più lo stesso.
Come dicesti qualche post fa , la distanza aiuta a riconsiderare le priorità ….sicuramente non pensavi a questo , ma tant’è ..ognuno di noi dovrà farci i conti .
Teniamoci stretti , tutti.
Mammaimperfetta dice
Marzia <3
Mi fa impressione rileggervi qui dopo 10 anni.
E' proprio così, stiamo prendendo distanza da tutti e da tutto. In particolare da tutto.
Ne parlavo stamattina con Barbara (Mammafelice) e ragionavamo sul fatto che in questa fase molte persone si stanno accorgendo che, tolto questo tutto, la loro vita non li soddisfa. O meglio, che c'è da lavorare per riempirla di valori.
Un grande abbraccio.
Cristina Muzi dice
Buonasera Silvia , io e Lorenzo in cucina tra un film ,l’odore di polpette in cottura , il cuore gonfio , forse troppo, ( ho come l’impressione che possa esplodere da un minuto all’altro perché non ce la fa a contenere tanto..) vorrei abbracciarti e dirti Grazie . Cristina
Mammaimperfetta dice
Ciao Cristina!
Che bello leggerti qui. Mi emoziona.
Un abbraccio a te e Lorenzo. Mi sembra si sentire il profumo di polpette.
Ci abbracceremo prima o poi.